Shanghai chiude temporaneamente il sito di Marriott dopo una gaffe su questioni territoriali

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Le autorità di Shanghai martedì hanno chiuso il sito cinese di Marriott International Inc per una settimana, per avere indicato il Tibet e Taiwan come nazioni separate in un questionario rivolto ai propri clienti.

Secondo Reuters, la compagnia americana ha rilasciato una dichiarazione di scuse ufficiali per la gaffe, che ha attirato le ire cinesi, sempre molto sensibili alle questioni territoriali.

I netizen cinesi hanno lanciato immediatamente una campagna per boicottare Marriott International sui social dal momento che, secondo loro, manca di rispetto verso la sovranità cinese.

Il Tibet è stato ‘liberato’ dal governo cinese nel 1950. Taiwan rimane tuttora una nazione indipendente non riconosciuta ufficialmente da buona parte della comunità internazionale, ed è stata fondata in seguito alla fuga del governo nazionalista cinese nell’isola nel 1949.

La Shanghai Cyberspace Administration in una dichiarazione ha inoltre chiuso l’applicazione mobile di Marriott, per cercare di danneggiare le prenotazioni alberghiere.

Alcuni giorni fa, il sito in mandarino del gigante delle strutture alberghiere ha inviato un questionario ai suoi clienti indicando il Tibet, Hong Kong, Macao e Taiwan come nazioni separate.

La Cina reclama la sua sovranità su questi territori, sebbene Taiwan sia auto governata attraverso elezioni democratiche.

Il governo di Shanghai ha richiesto a Marriott di elimare tutto il contenuto incriminato, condurre un controllo su tutti i propri contenuti online e nelle app, al fine anche di potere eliminare altri errori di questo tipo, e rispondere alle preoccupazioni del pubblico.

Secondo alcune voci inoltre l’ufficio di supervisione del distretto affaristico di Huangpu ha lanciato una indagine su Marriott, sospettata di avere violato la sempre più ferrea cyber security law cinese.

L’anno scorso, il boicottaggio era invece toccato alle compagnie coreane, ree di ospitare il sistema difensivo THAAD sul suolo del paese, in funzione anti-nord coreana.

I coreani all’epoca avevano risposto con ironia alle lamentele del paese vicino.

Fonte: Reuters

Photo by Joi

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