Giornata Mondiale della Musica 2023: La Storia, il Significato e Come Celebrarla

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World Music Day 2023, un tributo al potere della musica.

Leggi le nostre interviste esclusive con 18 prominenti band, cantanti, musicisti cinesi e professionisti del suono in questo articolo.

Oggi si celebra la Giornata mondiale della musica: “Fête de la Musique“, nome originale dell’evento, svoltosi per la prima volta in Francia nel 1982. Da allora ricorre in tutto il mondo il 21 giugno di ogni anno. La festa, che cade il giorno del solstizio di mezza estate, prevede concerti ed eventi gratuiti, accessibili a tutti. Questo significa che la musica viene portata in strada e che nei locali e nei negozi si incoraggia a contribuire organizzando performances. Questa giornata vuole ricordare a tutti quanto la musica sia importante per la vita degli esseri umani. La musica è un ‘arte ed un fondamentale linguaggio delle emozioni che permette di far fluire all’esterno tutti i sentimenti interiori. Ha la capacità di comunicare, elaborare e creare sensazioni. La musica fa arrivare a chi ascolta nel cuore e nell’anima suoni che si trasformano in uno specchio, una fotografia o un ritratto dei sentimenti. La musica è l’essenza della vita. La musica arriva dove le parole non riescono. Per questo motivo vogliamo condividere alcune interviste fatte a musicisti, gruppi musicali e cantanti che hanno condiviso la loro passione e le proprie storie.

Leggi le nostre interviste esclusive a gruppi e cantanti cinesi

Qual è la storia della giornata mondiale della musica? Come nasce questa ricorrenza?

La Giornata mondiale della musica nasce originariamente da un’idea dell’americano Jl Cohen nel 1976. Mentre lavorava per la stazione radiofonica France-Musique, la sera del 21 giugno, volle che si ascoltasse musica dal vivo per dare il benvenuto al primo giorno d’estate, concependo i “Saturnali della Musica”, ovvero invitando tutti i musicisti, professionisti e dilettanti, a scendere nelle strade e suonare spontaneamente.. Nell’ottobre 1981, Maurice Fleuret divenne direttore della musica e della danza presso il Ministero della Cultura francese presieduto da Jack Lang. Fleuret iniziò a pensare ad un modo per portare la gente in strada e beneficiare del piacere della musica: “la musica ovunque ed il concerto da nessuna parte”. Questa iniziativa fu motivata dai risultati di uno studio sulle abitudini culturali dei francesi, dove emergeva che cinque milioni di persone, ovvero un giovane su due, suonava uno strumento musicale e la popolazione possedeva più di quattro milioni di strumenti musicali. Quindi il 21 giugno 1982 per la prima volta a Parigi si celebrò la Fête de la Musique. Da allora questa giornata è diventata un fenomeno internazionale, celebrato lo stesso giorno in più di 1000 città in più di 120 paesi. Nel 1985, in occasione dell’anno europeo della musica, la festa è diventata un vero e proprio fenomeno sociale conosciuto anche al di fuori dei confini francesi. L’evento prende un vero respiro internazionale a partire dal 1995, ed il 28 febbraio 1997 viene istituita a Budapest, da 9 municipalità europee e da altrettanti organizzatori, una vera e propria Carta Europea della Festa della musica, al fine di testimoniare, attraverso dei principi comuni, la volontà di favorire una migliore conoscenza delle realtà artistiche nei vari Paesi aderenti e di rinforzare gli scambi multilaterali tra musicisti europei. Berlino, Budapest, Barcellona, Istanbul, Liverpool, Lussemburgo, Roma, Napoli, Praga, la comunità francese in Belgio, e Santa Maria da Feira firmarono la “Carta Dei Principi Costitutivi”, in cui, viene sancita la gratuità della festa e la data uguale per tutti, il 21 giugno. Il 21 giugno è stato scelto perché coincide con il solstizio d’estate che simboleggia il trionfo della natura, il giorno più lungo dell’anno, di cui spesso si dimentica l’intrinseca importanza avuta nella storia, fin dalle civiltà antiche. Questo giorno festivo, infatti fin dall’antichità fu dedicato alle feste pagane e/o ai raccolti (tra cui le feste di San Giovanni e altre feste popolari, dove veniva acceso un grande fuoco).

Lo scopo della Fête de la Musique è quello di promuovere la musica attraverso musicisti che vengono incoraggiati ad esibirsi per le strade, sotto lo slogan “Faites de la musique” (“Fai musica”). Vengono organizzati numerosi concerti gratuiti, rendendo tutti i generi musicali raggiungibili al pubblico. Le aree pubbliche sono ricche di musica dal vivo ed opportunità di fare musica partecipativa, senza gerarchia di generi o di pratiche, a tutti viene permesso di suonare con i propri strumenti o di cantare, senza limiti.

Come celebrare la Giornata mondiale della musica?

Ogni anno in questo giorno si tengono concerti gratuiti in tutto il mondo allo scopo di rendere la musica disponibile al maggior numero possibile di persone. È l’occasione per diffondere la musica in qualsiasi luogo pubblico: strade, piazze, cortili, chiostri e anche luoghi solitamente non adibiti allo spettacolo, in una celebrazione di ogni genere musicale. Nelle scuole, nei musei e perfino negli aeroporti, la musica è protagonista di un forte messaggio di accessibilità universale, rivolto ad ogni popolo e cultura. Per questo motivo la Festa della musica si svolge anche in ospedali e carceri, e nei luoghi del disagio sociale dove la musica funge da veicolo di integrazione e coesione sociale. Attraverso la musica si diffonde la conoscenza anche del vasto patrimonio culturale: le persone sono invitate a suonare musica all’aperto nei loro quartieri o negli spazi pubblici e nei parchi.

La Giornata mondiale della musica celebra tutti i tipi di musica dal momento che c’è musica per ogni stato d’animo e ogni anima. Il World Music Day è l’occasione perfetta per provare a suonare uno strumento nuovo o ascoltare un tipo di musica che normalmente non si prende in considerazione. È una ricorrenza per incoraggiare tutti a pensare non solo al proprio genere musicale preferito, ma anche per scegliere di ascoltare altri generi o canzoni e condividerle con amici e/o chi si vuol bene. Riascoltare brani che non si sentono da anni o scoprirne di nuovi. Sentire le voci di persone che non sono più presenti ed apprezzare la nostalgia. In questa giornata di festa, inoltre, vengono incoraggiati bambini ed adulti ad approcciarsi agli strumenti musicali conoscerli, imparare la loro storia. Oppure, provare a creare i propri strumenti utilizzando una gamma di oggetti di uso quotidiano, fare esperimenti di musica e composizione con quello che si ha a portata di mano (matite, posate, bicchieri pentole etc …).

La Giornata mondiale della musica celebra la musica in tutte le sue forme e l’impatto che ha avuto sul mondo e sullo spirito umano. Infatti è un evento di celebrazione globale rivolto ad ogni individuo. La musica è un’avventura illimitata che esiste da quando l’umanità ha trovato la sua voce. La musica dà ritmo alla vita, unisce le persone, ha la capacità di far muovere, ballare, cantare, ma anche sognare, spronare, incoraggiare, rilassare, viaggiare verso terre lontane o in epoche diverse, conoscere, sbloccare ricordi o traumi, rallegrare. La musica ha la capacità di sollevare il morale e calmare. Magicamente trasformare tutto quello che “tocca”. La musica è un modo per esprimersi senza bisogno di parole. È una lingua che capiscono tutti. È un mondo a sé. La musica è potente, è preziosa e la vita è inimmaginabile senza di essa. La musica è come un sogno, dà un’anima all’universo, ali alla mente, volo all’immaginazione, è cibo dell’amore. La musica può toccare il cuore anche se non si capisce la lingua dellla canzone o non si riconoscono gli strumenti musicali o le scale. La musica entra nelle vite delle persone senza che nemmeno se ne accorgano. È estremamente importante per il fisico e la mente, ha effetti positivi sulla salute e sul benessere e può migliorare il sonno e ridurre i livelli di stress, infatti ha potere curativo. In questo giorno, noto anche come Make Music Day, si coglie l’occasione per ricordare quanto la musica sia importante per l’umanità. Sono tutti invitati a divertirsi e/o rilassarsi, oggi non si prende in considerazione esclusivamente il talento, ma si celebra anche la capacità dell’ascolto e di saper apprezzare la musica in tutte le sue forme, professionisti, dilettanti, appassionati e curiosi sono invitati a lasciarsi trasportare. Si può decidere di iniziare a ballare o chiudere gli occhi e sognare.

Foto immagine in evidenza: CinaOggi, Matteo Damiani

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