La bizzarra storia della spia cinese Shi Pei Pu

Shi Pei Pu, cantante d’opera e spia ha avuto una relazione sessuale durata 20 anni con un impiegato dell’ambasciata francese fingendosi donna per raccogliere documenti segreti.

Shi Pei Pu (时佩璞, 1938-2009), nato nella provincia dello Shandong, è stato un cantante d’opera ed una spia cinese che è passato alla storia per avere raggirato Bernard Boursicot, un impiegato dell’ambasciata francese a Beijing, intrattenendo con lui una relazione durata 20 anni per ottenere documenti segreti. 

Shi convinse l’uomo di essere una donna, e di avere avuto un figlio dalla relazione. Nel 1986, quando la storia venne diffusa in Francia, attirò l’attenzione del pubblico e dei media. Boursicot e Shi furono processati e in seguito condannati a sei anni di reclusione.

Il padre di Shi era un professore universitario e sua madre un’insegnante. Il giovane aveva due sorelle più grandi. Shi crebbe a Kunming, nella provincia sud-occidentale dello Yunnan, dove imparò il francese frequentando l’Università dello Yunnan, laureandosi in lettere. A 17 anni, Shi divenne un attore e cantante ottenendo anche alcuni riconoscimenti. Ancora giovane, Shi scrisse alcune opere teatrali sui lavoratori.

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Bernard Boursicot, nato nel 1944, aveva frequentato vari collegi da giovane, dove aveva avuto diverse relazioni omosessuali con altri studenti; dopo la laurea, Boursicot divenne determinato a fare sesso con una donna per la prima volta, credendo che l’omosessualità istituzionalizzata tra gli studenti del collegio fosse solo un rito di passaggio. Giunse a Beijing a 20 anni, e qui  trovò lavoro come contabile presso l’ambasciata francese. A gennaio, il presidente francese Charles de Gaulle annunciò che il governo riconosceva il regime comunista. L’ambasciata era stata aperta nel 1964, ed era la prima missione occidentale in Cina dalla Guerra di Corea svoltasi pochi anni prima. Poco prima di Natale, fu invitato ad un ricevimento da Claude Chayet, il secondo ufficiale di grado più alto della sede diplomatica francese. Boursicot si recò alla festa accompagnato da una segretaria dell’ambasciata britannica. Al ricevimento incontrò Shi, allora 26enne, e in breve iniziarono una relazione. Durante la festa, Shi, in quel momento vestito da uomo, raccontò a Boursicot di essere in realtà una donna ma di vestirsi e di comportarsi da uomo per assecondare il desiderio del padre, che avrebbe sempre voluto un figlio maschio.

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Boursicot e Shi Dudu

La giornalista Joyce Wadler, autrice del libro Liaison su questa relazione, attribuì la convinzione di Boursicot che Shi fosse una donna alla capacità unica dell’uomo di ritrarre i propri testicoli, che, combinata con la manipolazione del proprio pene, creò l’illusione delle labbra labiali e di un clitoride consentendo una penetrazione superficiale.

Nel 1965, Shi affermò di essere incinta ed usò un bambino chiamato Shi Du Du (in seguito chiamato Bertrand da Boursicot e dalla sua famiglia) che era stato acquistato da un medico nella regione autonoma cinese dello Xinjiang. Nel decennio successivo, i due continuarono la loro relazione. 

In questo periodo Boursicot abbracciò la propria bisessualità, intrattenendo molteplici legami con donne mentre allo stesso tempo era impegnato in una relazione a lungo termine con un francese di nome Thierry, con il quale sperava un giorno di formare una famiglia che includesse anche Shi Pei Pu e Bertrand.

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Boursicot e Shi durante il processo in Francia

Boursicot in seguito dichiarò di aver iniziato a passare documenti a Shi quando la rivoluzione culturale cinese complicò la loro relazione. Venne avvicinato da Kang Sheng, un membro dei servizi segreti cinesi che gli offrì l’accesso a Shi in cambio di documenti. Boursicot lavorò per i servizi segreti presso l’ambasciata francese a Beijing dal ’69 al ’72 e in Mongolia dal ’77 al ’79.

Nel 1979 Boursicot ritornò in Francia e perse contatto con Shi. Nel 1982 riuscì a fare arrivare a Parigi Shi e il figlio, ormai sedicenne, dove iniziarono a vivere come una famiglia. Boursicot venne arrestato il 30 giugno del 1983 dagli agenti della Direction de la Surveillance du Territoire. Quando venne interrogato dalle autorità, confessò di aver passato a Shi almeno 150 documenti riservati. Nel 1986 i due vennero condannati a sei anni di reclusione per spionaggio. Dopo aver scoperto la verità sulla loro relazione, Boursicot tentò il suicidio in carcere tagliandosi la gola ma sopravvisse. L’anno successivo, il presidente francese  François Mitterrand concesse la grazia a Pu, in un tentativo di sciogliere le tensioni diplomatiche tra Cina e Francia. Anche Boursicot ottenne il perdono nell’agosto dello stesso anno. La divulgazione pubblica della vicenda rese ad ogni modo Boursicot oggetto di ilarità in Francia. Uscito di prigione, Shi tornò a dedicarsi all’opera cinese. Rimase in contatto con Boursicot, dichiarandosi ancora innamorato un mese prima di morire, a Parigi, all’età di settant’anni.

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Shi Peipu è morto in una casa di cura francese a Parigi, all’età di 70 anni, il 30 giugno 2009

Il film M. Butterfly girato da David Cronenberg nel 1993 e tratto da un’opera di David Henry Hwang, candidata al Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1988, con Jeremy Irons e John Lone è ispirato a questa vicenda.

Fonte: the story of the Chinese spy Shi Pei Pu

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Un fotogramma del film M Butterfly (1993) diretto da David Cronenberg

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