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Qualcosa si sta muovendo, all’interno di uno dei paesi con le maggiori potenzialità di sviluppo del mercato dei videogiochi. Sembra infatti che, dopo ben 14 anni di divieti, ci sia finalmente uno spiraglio per poter aprire alla vendita di console anche in Cina.
Le limitazioni però sono ben chiare. Sembrerebbe infatti che i giovani videogiocatori potranno giocare solamente per un’ora al giorno durante i fine settimana e più precisamente dalle ore 20 alle 21, per un totale di 3 ore a settimana.
Certo, impensabile in paesi come l’Europa o gli Stati Uniti d’America, dove si stima che le ore settimanali siano in media 10. Un primo passo d’apertura, da parte del Governo di Pechino, ma ancora c’è parecchio da lavorare.
Fortnite ha chiuso i battenti
Fortnite: uno dei videogiochi più amati di sempre pare aver chiuso definitivamente i battenti, o almeno lo ha fatto il server cinese. Dal 15 novembre, e più precisamente dalle ore 10.12, in Cina è stato chiuso il server sul quale milioni di giocatori si davano battaglia (virtuale) fino al giorno prima.
Già dal 1 di novembre non era più possibile aprire un account e si stava iniziando a respirare aria di chiusura. Oltre al limite orario che si palesava attraverso delle chiare scritte sullo schermo, il Governo ha voluto dare un’altra stretta al mondo di Fortnite.
Vedremo se in futuro accadrà qualcosa del genere anche per i siti dei migliori casinò italiani, ma, il pubblico in questo caso un po’ più adulto, si augura sinceramente che ciò non avvenga.
Qual è la console più venduta?
Nonostante Playstation sia uno dei nomi più famosi in circolazione e anche la nuova Xbox si difenda piuttosto bene, la console più venduta in assoluto in Cina è la Nintendo Switch. Forse grazie ad una serie di giochi che possono essere ritenuti adatti a tutti, anche il Governo cinese ha pensato bene di promuovere la vendita di questo tipo di console.
A volte, quando si pensa a Nintendo, ci si focalizza su un tipo di console più adatta ai bambini, ma di certo non è così, almeno non nell’ultimo periodo. Infatti, la casa produttrice di videogiochi ha saputo adattare i suoi titoli anche ad un pubblico adulto, capace di divertirsi tanto quanto le giovani generazioni.
Forte di questa intesa multigenerazionale, vi è la possibilità di interagire tra videogiocatori che abitano anche in altre città, pur rispettando i limiti imposti dalle autorità.
Si possono usare le VPN?
Al momento, anche in Cina possono essere usate diverse VPN. Non tutte funzionano effettivamente, ma il mercato è ricco di titoli e ve ne sono davvero molte tra cui scegliere.
L’intenzione da parte del Governo è sicuramente quella di vietarle in un prossimo futuro. Il motivo è piuttosto semplice. Attraverso l’uso di una VPN si è in grado di aggirare le limitazioni imposte dalla legge e questo permetterebbe un uso di internet diverso da quello indicato.
Non è escluso che in un futuro prossimo non sarà più possibile usare questo tipo di software per la navigazione anonima, ma allo stato attuale delle cose, è ancora possibile navigare “Region-free” e, soprattutto, in maniera del tutto anonima.

Notizie interessanti sulla Cina.