La Cina critica l’Australia per la cancellazione dell’accordo sulla Belt and Road

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L’Australia cancella l’accordo con la Cina sulla Belt and Road, la Cina non la prende bene

L’ambasciata cinese a Canberra ha criticato la mossa del ministro degli esteri australiano Marise Payne che ha posto il veto a due accordi firmati dallo stato di Victoria.

La mossa è stata definita “provocatoria” dall’ambasciata cinese che ha aggiunto che danneggerà ulteriormente i rapporti tra i due paesi:”Si tratta di un’altra mossa irragionevole e provocatoria presa da parte australiana contro la Cina. Dimostra ulteriormente che il governo australiano non ha alcuna sincerità nel migliorare le relazioni Cina-Australia – è destinato a portare ulteriori danni alle relazioni bilaterali, e finirà solo per danneggiare se stesso”.

Le relazioni diplomatiche tra Australia e Cina sono peggiorate da quando il governo di Canberra ha chiesto un’inchiesta internazionale sulle origini del coronavirus, provocando rappresaglie commerciali da Pechino.

Il governo australiano ha cancellato due accordi commerciali tra lo stato di Victoria e la Cina per quanto riguarda l’ambizioso progetto di sviluppo cinese Belt and Road Initiative ovvero la controversa Nuova Via della Seta.

Payne martedì ha specificato che l’Australia è una federazione e gli stati che stipulano accordi con i governi stranieri sono ora tenuti a consultare il governo federale.

“Questo schema è focalizzato sull’interesse nazionale dell’Australia. Si tratta di assicurare coerenza alle nostre relazioni estere in tutta l’Australia e non è certamente rivolto a un solo paese”, ha detto al programma AM della radio ABC.

Pechino era stata informata della decisione prima che fosse resa pubblica mercoledì sera.

Parlando ai giornalisti in Nuova Zelanda dopo l’incontro con la sua controparte Nanaia Mahuta, Payne ha detto che l’Australia sta cercando di intessere relazioni pratiche e chiare con la Cina, in particolare da quando il mondo è uscito da COVID-19.

La Cina è il più grande partner commerciale della Nuova Zelanda e dell’Australia.

Mahuta giovedì dopo aver detto che la Nuova Zelanda apprezza l’alleanza di sicurezza Five Eyes – che comprende anche Australia, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti – ha messo in dubbio che fosse la piattaforma giusta per la Nuova Zelanda per parlare di questioni di diritti umani.

Payne ha detto che i Cinque Occhi sono un’alleanza strategica vitale e che l’Australia ha cercato di approfondire la cooperazione con i suoi partner, che sono democrazie liberali.

In una dichiarazione scritta congiunta che non menziona la Cina, Payne e Mahuta hanno detto di aver “riaffermato la loro intenzione di lavorare insieme per preservare l’ordine internazionale liberale che ha sostenuto la stabilità e la prosperità nella regione, e per promuovere un equilibrio regionale sostenibile dove tutti i paesi – grandi e piccoli – possono liberamente perseguire i loro legittimi interessi”.

Hanno anche concordato sulla necessità di un’azione regionale e globale coordinata sui diritti umani e sul cambiamento climatico, secondo la dichiarazione.

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