Il riscaldamento dell’Artico e la Niña sono responsabili d’inverni sempre più freddi in Cina (e nel mondo)

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Effetti del cambiamento climatico in Cina

Uno studio pubblicato da Advances in Atmospheric Sciences il 12 febbraio ha provato a spiegare perché alcuni paesi dell’Emisfero Settentrionale siano interessati sempre più spesso da eventi climatici estremamente freddi e di come il riscaldamento globale ne sia il responsabile. Il caso studio scelto è il rigido inverno cinese del 2020-21.

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Nella prima metà dell’inverno 2020/21, la Cina ha vissuto un periodo estremamente freddo sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali, registrando temperature minime da record in molte stazioni del paese.

Il co-autore, il Prof. Zheng Fei dell’International Center for Climate and Environment Science (ICCES), l’Istituto di fisica atmosferica (IAP) dell’Accademia cinese delle scienze (CAS), ha riferito che due sono gli eventi responsabili: il riscaldamento dell’Artico, e il fenomeno della Niña che causa il raffreddamento del Pacifico tropicale.

Il riscaldamento dell’Artico provoca lo scioglimento dei ghiacci, sconvolgendo le temperature della superficie e dell’oceano. La Niña, la fase fredda dei cicli climatici estremi del Pacifico tropicale, fa scendere le temperature degli oceani fino a -5 gradi Celsius influenzando la circolazione dei venti atmosferici e globali.

Che cos’è la Niña?

La Niña è un fenomeno climatico periodico. Durante questi periodi la temperatura della superficie del mare nella parte equatoriale orientale dell’Oceano Pacifico centrale si abbassa di 3-5 °C.

Gli effetti combinati dal caldo dell’Artico, principalmente indotto dal riscaldamento globale, e del raffreddamento del Pacifico tropicale, causato da La Niña, hanno intensificato le intrusioni di aria fredda dalle regioni polari alle latitudini medio-alte, che hanno ulteriormente influenzato le condizioni di freddo in Cina durante la prima metà dell’inverno 2020-21. Questo effetto sinergico può essere considerato come una condizione necessaria per innescare le ondate di freddo che invadono la maggior parte dei paesi in Asia orientale e Nord America”.

Per prevedere l’evoluzione di La Niña in particolare, i ricercatori hanno utilizzato il sistema di previsione ensemble sviluppato all’Istituto di fisica atmosferica e dall’Accademia cinese delle scienze. Il sistema valuta gli ultimi 20 anni di un evento climatico selezionato e offre una previsione fino a un anno su come questo evento potrebbe evolvere.

L’effetto sinergico degli eventi climatici estremi continuerà a essere oggetto di ricerca tramite l’osservazione, la simulazione del clima e l’assimilazione dei dati. L’obiettivo è quello di potere offrire uno strumento più affidabile per migliorare le previsioni stagionali per i paesi dell’emisfero settentrionale.

Argomento: cambiamento climatico in Cina, perché gli inverni sono sempre più freddi

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