Joshua Wong riarrestato per avere violato la legge sulla sicurezza nazionale voluta da Beijing

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La mossa delle autorità di Hong Kong arriva il giorno dopo l’arresto di massa di 53 esponenti democratici.

L’attivista pro-democratico Joshua Wong è stato arrestato in carcere per avere violato la controversa legge sulla sicurezza nazionale ad Hong Kong imposta lo scorso giugno dal governo cinese.

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Joshua Wong, che si trovava già in prigione per scontare una sentenza di 13 mesi per avere organizzato ed avere partecipato in proposta non autorizzata nel 2019, è stato prelevato per rispondere ad altre imputazioni a suo carico, secondo quanto riportato sulla sua pagina di Facebook.

Anche un altro attivista, Tam Tak-chi, è stato arrestato per avere pronunciato “parole sediziose”.

Mercoledì 53 attivisti e membri del partito democratico sono stati arrestati per avere organizzato e partecipato nelle primarie non ufficiali per le elezioni, poi rimandate, che si sarebbero dovute tenere lo scorso Luglio, per l’elezione del Consiglio Legislativo.

Secondo la nuova legge sulla sicurezza nazionale, gli atti di secessione, terrorismo e collusione con forze straniere possono essere punite anche con il carcere a vita.

La legge è stata oggetto di forti critiche a livello internazionale, accusata di essere un martello brandito per stroncare il dissenso interno.

Uno degli arrestati è l’avvocato americano per i diritti umani John Clancey, che lavora presso lo studio Ho Tse Wai and Partners.

Gli è stata concessa la libertà provvisoria su cauzione giovedì, ha detto un suo socio.

L’ex membro del consiglio legislativo Au Nok-hin è stato rilasciato su cauzione mercoledì, mentre era in quarantena per COVID-19 quando è stato arrestato, ha riferito NOW TV.

Il resto del gruppo dovrebbe essere rilasciato su cauzione giovedì senza accuse – per il momento – ma alla maggior parte di loro è stato confiscato il passaporto, ha dichiarato una fonte anonima al South China Morning Post.

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