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Arthur Rothstein (17 luglio 1915 – 11 novembre 1985) è stato un importante fotoreporter americano.
Il suo lavoro ha affrontato diverse tematiche: dalle questioni sociali alla politica, dalla vita quotidiana agli scenari di guerra, informando e intrattenendo milioni di lettori negli Stati Uniti.
Nel 1940 Arthur Rothstein si arruolò nell’esercito degli Stati Uniti come fotografo nei Signal Corps.
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Il suo incarico militare lo portò in Asia.
Dopo essere stato dimesso dall’esercito nel 1945, rimase in Cina lavorando come capo fotografo per United Nations Relief and Rehabilitation Administration.
Documentò i sopravvissuti dell’Olocausto nel ghetto di Hong Kong di Shanghai e della Grande Carestia.
Gli ebrei dall’Europa emigrarono a Shanghai tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40 fuggendo dalla Germania nazista. Shanghai non aveva restrizioni sull’immigrazione e alcuni diplomatici cinesi come Ho Feng Shan hanno rilasciato passaporti “protettivi”.
Fotografie con Signal Corps
Bambini sorridenti escono da una scuola nella provincia a del Jiangsu o dello Yunnan (Arthur Rothstein) Il passaggio delle truppe in una via cittadina (Arthur Rothstein) (Arthur Rothstein) (Arthur Rothstein) Distribuzione del riso in un villaggio nella provincia dello Yunnan o del Jiangsu. (Arthur Rothstein) (Arthur Rothstein) (Arthur Rothstein) Una vittima della carestia in Cina (Arthur Rothstein) Vittima della carestia in Cina. (Arthur Rothstein)
I Rifugiati ebrei a Shanghai
Arthur Rothstein con una Rolleiflex Camera. Dopo la seconda guerra mondiale, Arthur Rothstein lavorò con l’ONU Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA). (Arthur Rothstein) I rifugiati leggono un proclama che ordina loro di evacuare le loro case. Anche dopo la fine della guerra, i rifugiati a Shanghai hanno lottato per mantenere un’esistenza dignitosa. (Arthur Rothstein) Il cortile tra gli edifici serviva da lavanderia e cucina per le famiglie dei rifugiati. Sebbene le condizioni fossero difficili, i piatti tradizionali tedeschi e austriaci venivano preparati su stufe improvvisate usando razioni in eccedenza dell’esercito americano. (Arthur Rothstein) Una casa comune gestita da agenzie di soccorso internazionali per rifugiati ebrei a Shanghai. Gli allorri erano angusti, e sporchi. (Arthur Rothstein) I rifugiati cercano negli elenchi parenti e amici che potrebbero essere sopravvissuti all’Olocausto. (Arthur Rothstein) Molti bambini di rifugiati ebrei nacquero in Cina. Tutti questi bambini parlavano tedesco e inglese, ma pochi impararono il cinese. (Arthur Rothstein)
Fonte: American Library of Congress, Wikipedia, International Center of Photography, cbc.ca via The Photographic Work of Arthur Rothstein in China

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