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“The Sound of Dali” è un documentario da ascoltare, una sinfonia audiovisiva, dove l’immagine è un elemento complementare ed ausiliario nella relazione con il suono.
Questo film documentario è il secondo della trilogia di Dali diretta da Zhang Yang, dopo “Up the Mountain”.
A Dali, vediamo trascorrere tutte le stagioni, rappresentate dal ciclo della vita degli animali, delle piante, il tutto in un unico splendido scenario che unendosi crea una magica ed affascinante sinfonia della natura.
I paesaggi naturali ed umani di Dali nello Yunnan sono parte di un fantastico e simbiotico ritmo. I suoni della natura, come pure quelli delle persone che vivono nella zona, sono riorganizzati in modo tale da creare un’armonia sinfonica di origini naturali ed umane. Tutti i suoni partecipano alla composizione musicale.
Il regista si trasforma in un direttore d’orchestra per dirigere i vari suoni come il fischio del vento, i battiti d’ali degli uccelli o il loro cinguettio, alternandosi con i ritmi sonori dei lavoratori che costruiscono le tipiche case della zona, gli strumenti musicali, l’arte e l’artigianato, i batik, il lavoro nei campi, la società rurale, la vita quotidiana dei contadini, i mercati etc …
“Voglio riflettere la vita rurale attraverso l’obiettivo e registrare i cambiamenti in un piccolo villaggio da una prospettiva antropologica e sociologica”
Nel concerto umano c’è spazio sonoro per le feste locali, i rituali tradizionali, ma anche per le voci delle diverse religioni, i concerti tradizionali e moderni, l’integrazione culturale, le gite nella natura, lo sport, gli studenti che vanno a scuola etc …
Vediamo e sentiamo anche i suoni della modernità: il centro turistico con i locali notturni le attrazioni culinarie e lo svago giovanile. Le uniche note stonate sono quelle del nuovo rumoroso cantiere che con le ruspe sembra minacciare la pace armonica che si è creata negli anni tra uomo e natura.
Zhang Yang riprende il tema uomo natura fede. Il regista aiuta lo spettatore ad immergersi perfettamente nella musicalità di Dali, in un viaggio completo nello spazio e nel tempo. Il concetto di suono viene espresso in maniera universale, ma allo stesso tempo Dali appare in un’aurea unica e particolare. La zona dove abitano i Bai, è un ambiente dove vi è armonia e spazio per tutto e tutti: un luogo spirituale unico nel suo genere per la Cina, per l’Asia ed addirittura per l’intero pianeta.
The Sound Of Dali è stato selezionato per il premio per il miglior documentario al 22° Shanghai International Film Festival
Il film è stato girato da una squadra di 20 persone per un anno intero. I montaggi paralleli mostrano l’amplio panorama del mondo locale, la bellezza della natura e le splendide immagini sottolineano la profonda connessione dell’uomo con il mondo della natura attraverso il suono, che è un elemento comune della vita in ogni sua forma.
Il suono delle nuvole che ballano, porta quasi a chiedersi quando sia stata l’ultima volta che si ha avuto la possibilità di vedere un cielo così bello. Chi ha avuto la fortuna di visitare lo Yunnan conosce questi scorci, mentre chi si affaccia per la prima volta attraverso l’obiettivo del regista, potrebbe sentire il desiderio di vedere con i propri occhi questa meravigliosa vastità.
The Sound of Dali è un documentario che esamina la bellezza naturale che circonda Dali nella provincia dello Yunnan
La fluidità di camera e l’utilizzo di droni anche per le riprese dall’alto permettono di entrare perfettamente dentro i luoghi e le scene nell’immediato momento in cui accadono gli eventi, agevolando la fruizione del cambiamento e la trasformazione armonica della natura.
Un ringraziamento a Fortissimo Films

Ciao! My name is Dominique. I’m Italian and I’m proud to be a mix. My father was an Italian chemical engineer and high school teacher, with Greek and Polish heritage. My mother is Haitian, she was high school language teacher, with Dominican, Spanish, French, Portuguese, African and Native American heritage. Being a mix makes me appreciate to want to understand different cultures and lifestyles. I grew up in Italy, lived few years in Haiti, travel around main European capitals, lived seven years in China, six in Spain and UK. Traveling makes me feel that we can learn something from every situation in every part of the world.