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Il nuovo film di Hu Guan, regista di Mr Six, The Eight Hundred è stato rimosso come proiezione d’apertura al Shanghai Film Festival.
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Un episodio simile era accaduto a Febbraio quando One Second di Zhang Yimou, ambientato nella decade della Rivoluzione Culturale, era stato rimosso all’ultimo secondo dal festival di Berlino.
La pellicola di Hu Guan è stata sostituita da una proiezione di Midnight Cowboy.
The Eight Hundred racconta la storia di 800 soldati cinesi durante un’assedio in un magazzino nel mezzo del campo di battaglia metropolitano di Shanghai, circondati dalle truppe giapponesi.
Secondo alcuni osservatori, il film, raccontando le eroiche gesta di un manipolo di soldati del KMT, il partito nazionalista cinese, contro le forze di occupazioni giapponesi, potrebbe essere stato incompatibile con le celebrazioni del settantesimo anniversario della vittoria del Partito Comunista Cinese proprio contro il KMT, anniversario che cadrà ad ottobre.
I censori cinesi hanno già provveduto a bonificare la rete da altre tematiche ritenute sensibili, come l’anniversario di Tiananmen del 4 giugno.
Jia Zhangke, regista cinese di spicco, ha commentato sui social dopo l’accaduto: “L’industria cinematografica cinese non può essere gestita in questo modo”.

Un altro anonimo commentatore, come riferisce il Financial Times, ha aggiunto: “è stato un colpo di avvertimento da parte dei regolatori”.
Lo scorso anno il principale ente di regolamentazione del cinema cinese si è fuso con il dipartimento di propaganda del partito comunista al potere, una mossa che diversi dirigenti del settore cinematografico hanno detto hanno provocato un inasprimento della censura cinematografica già restrittiva della Cina.

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