La classifica dei paesi dove la Cina investe di più: investimenti a livello globale in calo nel 2018

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Investimenti Cina.

Nonostante l’ambizioso progetto della Via della Seta, gli investimenti infrastrutturali cinesi all’estero nel 2018 sono scesi di 100 miliardi di dollari, secondo i dati forniti da American Enterprise Institute’s China Global Investment Tracker.

Gli investimenti cinesi globali sono nettamente diminuiti nel 2018. Il declino è stato più evidente nelle imprese controllate dallo stato.

Queste compagnie hanno anche ridotto il numero dei progetti in cui sono coinvolte.

Paesi che hanno ricevuto i maggiori investimenti cinesi (dal 2005 al 2018, le stime sono in miliardi di dollari)

  1. Stati Uniti 179.9
  2. Australia 94,5
  3. Regno Unito 80,8
  4. Svizzera 60,9
  5. Brasile 57,0
  6. Canada 53,6
  7. Germania 41,2
  8. Singapore 33,0
  9. Russia 29,2
  10. Francia 25,5

Paesi dove la Cina si è attivata maggiormente per infrastrutture (dal 2005 al 2018, le stime sono in miliardi di dollari)

  1. Pakistan 40,6
  2. Nigeria 36,4
  3. Arabia Saudita 30,5
  4. Indonesia 27,7
  5. Malaysia 25,7
  6. Algeria 23,0
  7. Etiopia 22,5
  8. Iran 21,6
  9. Bangladesh 21,3

La portata mondiale della Cina (investimenti e progetti strutturali combinati) per regione

  • Europa 385,1
  • America del Nord (Canada+Messico) 69,8
  • Stati Uniti 182,6
  • Asia Occidentale 275,1
  • Asia Orientale 266,4
  • America del Sud 169,4
  • Africa Sub-sahariana 299,1
  • Medio Oriente ed Africa del Nord (182,2)
  • Australia 111,6

Settore investimenti

SettoreInvestimentiInfrastruttureInvestimenti problematici
Energia365.0329.2135.6
Trasporti113.4249.948.7
Metalli139.935.676.0
Real Estate99.683.518.9
Finanza82.442.8
Agricoltura82.017.611.0
Tecnologia60.116.128.5
Turismo40.28.87.4
Intrattenimento46.52.51.6
Logistica32.85.11.8
Salute17.33.40.4
Altro58.750.97.8
Totale1,137.9802.6381.0

I paesi che ricevono maggiori investimenti dalla Cina, sono anche i paesi con il maggiore numero di transazioni problematiche.

Questa particolare classifica è guidata dagli Stati Uniti, con 71.5 miliardi di dollari, Australia (59,4), Iran (25,2), Germania (15,7), Russia (14,3), Libia (12,7) e Nigeria (11,5).

Gli Stati Uniti hanno inoltre già sbarrato la strada ad una serie di settori tecnologici, ora più che mai. L’Australia è certamente più accogliente degli Stati Uniti da questo punto di vista, ma risulta diffidente perché è consapevole del diverso ordine di grandezza tra Australia e Cina, la Germania e l’Iran appaiono nella classifica per questioni passate, mentre la Russia e la Nigeria hanno avuto delle battute d’arresto più recenti.

Tutte le regioni del mondo hanno visto una diminuzione negli investimenti cinesi nel 2018, tranne una, ovvero il Medio Oriente e l’Africa del Nord (che vengono indicate con l’acronimo MENA).

Negli ultimi tre anni una serie di progetti in questo settore ha di fatto reso questa regione  un partner chiave a livello geo politico.

Nel solo 2018, gli investimenti nell’area sono cresciuti così tanto da avere trasformato rapidamente la regione come la seconda destinazione degli investimenti cinesi, dopo l’Europa, con un investimento di 28,11 miliardi di dollari.

Degli investimenti nella regione, quasi tre quarti sono stati destinati all’Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita. Questi tre paesi fano anche parte del “gruppo dei 20 miliardi” ovvero di un gruppo di stati con più di 20 miliardi di investimenti cinesi dal 2005.

La regione, va da sé, acquisisce un’importanza strategica per via delle trivellazioni petrolifere, con l’eccezione dell’Egitto.

Tra i progetti in Egitto si prefigura persino la possibilità dell’edificazione da parte cinese di una nuova capitale accanto al Cairo dove dovrebbero vivere 5 milioni di persone, non senza problemi, e dei progetti inerenti il canale di Suez, che ha già attratto forti investimenti russi.

Un nuovo hub per le merci cinesi verrà inoltre edificato nel porto di Jebel Ali a Dubai, con un progetto da 3,4 miliardi di dollari.

Altri importanti nodi commerciali per la Cina nella regione sono Israele (12,19 miliardi di dollari) e Qatar (7,27 miliardi di dollari), secondo i dati analizzati dall‘American Enterprise Institute’s China Global Investment Tracker.

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