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Sceneggiatore e regista Song Wen è co-fondatore del Xining FIRST International Film Festival che, celebra i film indipendenti ed i registi emergenti.
Nel 2015 ha iniziato la sua carriera come produttore e regista. “The Enigma of Arrival” è il suo primo lungometraggio d’esordio.
Il film di Song Wen è stato prodotto dal veterano cineasta cinese Xie Fei.
Intervista di Dominique Musorrafiti
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CinaOggi: Punti di vista soggettivi, mancata comunicazione, decisioni sbagliate. Dove nasce l’idea della sceneggiatura di “The Enigma of Arrival”?
La storia si dipana attorno all’improvvisa scomparsa e alla morte di Li Dongdong e al modo con cui quattro amici affrontano questo incidente, coinvolgendoci nella storia, cercando di svelare i punti di vista dei vari protagonisti.
La morte di Dongdong nello Yangtze causata da Da Si, la trasforma in una sorta di eroina.Vi è alcuna soggettività nel suo gesto di spingerla? Questa è l’ambiguità del suo personaggio.
Naturalmente, il suo fato è quello di vivere un’esistenza angosciante e diventare depresso, una sorta di punizione.
Nel film, nutre numerosi pregiudizi nei confronti di Li Dongdong, pregiudizi che lo inducono a spingere nel fiume la ragazza. L’ispirazione centrale è che lungo il corso del tempo, anche un evento non intenzionale si può trasformare in profonda malignità.
Song Wen: Hai affrontato situazioni impreviste durante le riprese del film? Quali sono state alcune delle più grandi sfide del film?
Mentre stavamo girando la scena di Zhao Xiaolong che tiene sotto sequestro “Wuyi”, il protagonista maschile deve andare avanti e indietro per la stiva della nave numerose volte.
Una volta è accaduto che il protagonista abbia accidentalmente colpito con la testa una sbarra di ferro che gli ha causato un bernoccolo.
E’ una location fondamentale per la storia del film, la ferita non era grave, ma questo incidente mi ha fatto realizzare quanto importante sia la sicurezza dello staff mentre si gira, poiché può essere davvero pericoloso girare lungo le sponde dello Yangtze.
A causa dei costi limitati della produzione, ho cercato di ricreare lo stile e l’atmosfera delle città cinesi di terza fascia (città periferiche, NDR) degli anni ‘90, ma ho ancora qualche rimpianto.
Per esempio, i battelli che vediamo nello Yangtze sono più moderni e recenti di quelli dell’epoca. Ci siamo dovuti adattare a quello che avevamo.

“The Enigma of Arrival ha avuto la sua anteprima mondiale al Busan International Film Festival”
Capiamo i sentimenti di Xiaolong per Dongdong, dai suoi gesti e dal suo comportamento. Dopo la sua scomparsa, lui investiga e cerca la verità anche a distanza di anni. Dopo tanti anni le vite degli altri amici sono andate avanti. Mentre la vita di Xiaolong sembra essersi fermata per sempre a quella notte, quasi fosse rimasto intrappolato. Il suo è amore, o lei è diventata un’ossessione?
Nella versione originale che abbiamo girato, nelle scene di Xiaolong e Li Dongdong nel loro unico abbraccio e durante la scena di Dongdong con la collana a forma di drago, i loro sentimenti erano più espliciti.
Nel montaggio spero che le emozioni di Xiaolong e Li Dongdong sembrino più sfuggenti in modo tale che quando Dongdong realizza il servizio fotografico per salvare Xiaolong, questa situazione possa generare una maggiore carica emotiva. Xiaolong percepisce che anche il suo buon amico Fangyuan è attirato da Li Dongdong, ma allo stesso tempo si sente ostacolato dalle sue azioni, perché è conscio che Fangyuan è in qualche modo instabile.
Alcune voci hanno fatto sì che Xiaolong abbia nascosto i suoi sentimenti verso Li Dongdong. Xiaolong ama Dongdong dal profondo del suo cuore.
Dongdong, la protagonista femminile, è un personaggio positivo. Scende dal bus per loro. Addirittura rinuncia ai soldi guadagnati con un servizio fotografico, sperando di sistemare il guaio in cui questi si sono cacciati. Finisce per diventare una martire involontaria. La sua scomparsa provoca l’inizio della fine dell’amicizia dividendo i quattro. Lei è il perno che unisce, ma anche che divide. Viene guardata con desiderio, ma anche con sospetto e pregiudizio. Come mai hai deciso di delineare con questi tratti la sua figura?
Ricordo che per un certo periodo, ci fu nelle nostre vite una ragazza che da Shanghai, una metropoli, si era trasferita in una città di terza fascia, in una scuola per ragazzi figli di lavoratori migranti. A quel tempo, abbiamo vissuto numerosi momenti insieme, poi, ad un certo punto forse la ragazza è tornata a Shanghai, è scomparsa dalle nostre vite.
Ovviamente che la ragazza sia stata gettata nel fiume da un amico è solo un’espediente narrativo. Questa storia ci ricorda di come ognuno di noi possa avere detto delle menzogne nel corso della propria vita, e che queste menzogne sono come un fascio, che ci schiaccia e ci toglie il fiato. L’immagine della ragazza deriva quindi da un prototipo originale.
E questo prototipo nella nostra memoria è avvolto nel mistero, un frammento di memoria diventato piacevole. Spero un giorno di poter incontrare questo prototipo, sarà certamente un momento molto felice. Nutro un “senso di giustizia” verso le donne, e questa è una cosa molto importante per me.

Puoi condividere con noi una storia dal backstage del tuo film?
Originariamente il film doveva essere intitolato 《野蛮生长》. Ci sono volute quasi due settimane per girarlo e non avevo ancora ottenuto la licenza per girare il film. Mentre stavamo girando, ho pensato al destino del film. Sebbene il film abbia qualche possibilità di avere successo, non è stata una bella esperienza.
Vi è una scena dove vi sono numerosi giovani che guardano un film porno in un cinema, per rendere la performance più reale la nostra troupe ha ripreso la scena da un vetro rotto per mostrare l’atmosfera autentica del posto. Ma sfortunatamente la scena è stata montata parzialmente perché si intravedevano delle performance erotiche.
Ad ogni modo vi erano dei veri mascalzoni tra le comparse. Pensavano che questa possibilità che la troupe gli aveva proposto fosse un’occasione da non perdere, dal momento che in Cina non vi sono cinema porno, non avevano mai visto un film così stimolante sul grande schermo. Li avevano visti soltanto nei monitor dei computer.
“Song è cofondatore e presidente del FIRST International Film Festival, il più importante Festival del cinema indipendente cinese. Wong Kar Wai è stato tra i presidenti di giuria, in una delle passate edizioni”
I quattro amici protagonisti trascorrono abbastanza tempo assieme ma non hanno un rapporto di confidenza diretta e comunicazione. Questo li porta a non avere dei chiarimenti anche a distanza di molti anni. Questi adolescenti sono quelli dell’era predigitale. Quali credi siano le principali differenze nel campo emotivo con quelli di adesso nel vivere i propri sentimenti di amicizia ed amore?
Devo dire che vi sono numerosi punti principali della trama che sono stati variamente indeboliti. Per esempio, quando vi è una rissa nel fango delle campagne, questa scena che mostra i lati emotivi dei vari personaggi è stata editata per qualche ragione.
La differenza principale è che nel 1970 la gente non era controllata su internet ed esprimeva le proprie emozioni in maniera relativamente implicita.
Oggi, i giovani sono entusiasti dei mondi virtuali, e forse sono indifferenti nel mondo reale. Allo stesso tempo, sebbene non fossimo così formali da chiamarla “vita da fratelli”, abbiamo buttato via un sacco di tempo tra di noi.
Sei il cofondatore e il presidente di FIRST International Film Festival. Che cosa ti ha motivato ad iniziare questo progetto?
Amo moltissimo il cinema. I festival servono per dare voce ai nuovi film maker e per cercare la verità nella valutazione cinematografica.
Quando si gira un film, devo dire che è come mentire, e alcune bugie hanno dato vita a cattivi risultati.
Anche le relazioni semplici tra le persone diventano complicate, e questo può causare qualche genere di “crescita” oppure una rottura, questo rende le persone meno amabili.
Come si è evoluto il festival nel corso degli anni? Com’è cambiato dall’inizio? Puoi raccontarci qualcosa a riguardo di questa esperienza e che cosa ti ha portato?
Negli ultimi 13 anni FIRST ha continuato a scoprire i lavori d’esordio di giovani registi. Questo principio non è mutato.
Abbiamo tre sezioni principali: una dedicata ai film di alta qualità dei giovani artisti, presentandoli all’industria e ai fan; poi abbiamo un film market dove connettiamo le compagnie con sceneggiature e progetti di alta qualità, i publisher, i film festival, e così via per quanto riguarda film caratterizzati da bassi budget e che sono già stati prodotti.
Il terzo punto è l’educazione del pubblico, contiamo su questa strada attraverso sessioni di addestramento, festival del cortometraggio, laboratori, etc. dando anche la possibilità pratica di girare lungometraggi o cortometraggi.
La sfida più grande è che ci siamo evoluti gradualmente da film festival per cortometraggi e film a piattaforma per la scoperta, selezione e coltivazione dei giovani talenti.《八月》(Agosto) di Zhang Dalei,《暴裂无声》(Silenzio senza pause) di Qiankun, e《我不是药神》(Dying to Survive) di Wen Muye sono stati selezioni come scrittori rappresentativi di molti film cinesi.
Quali pensi siano le principali opportunità per i nuovi cineasti cinesi rispetto al passato? Credi che i social possano avvantaggiare gli autori emergenti?
Il vantaggio più grande dei social media è che permettono a lavori di un certo livello di raggiungere un grande numero di fan leali. I social media consentono di trovare i fan ideali per i nuovi autori, stabilire canali di comunicazione, velocizzando il processo.
Per trovare nuove audience, ma anche per le possibilità offerte ai loro lavori di creazione e al ciclo di proiezioni dei film.
Un ringraziamento a Fortissimo Films

Ciao! My name is Dominique. I’m Italian and I’m proud to be a mix. My father was an Italian chemical engineer and high school teacher, with Greek and Polish heritage. My mother is Haitian, she was high school language teacher, with Dominican, Spanish, French, Portuguese, African and Native American heritage. Being a mix makes me appreciate to want to understand different cultures and lifestyles. I grew up in Italy, lived few years in Haiti, travel around main European capitals, lived seven years in China, six in Spain and UK. Traveling makes me feel that we can learn something from every situation in every part of the world.