Italiani di Cina: milioni, vittorie e flop da Lippi e Cannavaro fino a Eder e Pellè

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La grande risonanza che il calcio cinese sta avendo nel mondo è fin qui dovuta più alle cifre iperboliche spese per convincere giocatori e allenatori, quasi sempre stranieri, a trasferirsi nella terra del dragone che a quanto fatto vedere in campo.

Il culmine, infatti, è stato toccato dal Guangzhou Evergrande, vincitore della Champions League asiatica nel 2013 e 2015, che diede per la prima volta la possibilità a una società cinese di partecipare alla Coppa del Mondo per club.

Insomma, a spese pazze non hanno fatto da contraltare risultati sportivi troppo degni di nota, con un movimento calcistico nazionale che è rimasto alla stregua delle nazionali più quotate d’oriente, nonostante la grande passione dei locali per il football.

A beneficiare dei grossi investimenti sono stati anche atleti e tecnici italiani, richiamati in Cina esclusivamente dal ricco stipendio garantitogli.

Un rapporto nato e cresciuto anche dal grande fascino che il made in Italy esercita in Cina.

Attualmente la Chinese Super League può annoverare tre portacolori italiani in campo: Graziano Pellé, Eder e Gabriel Paletta, anche se sono i due allenatori Fabio Cannavaro e Marcello Lippi a dare maggior lustro al tricolore.

Quest’ultimo è stato l’apripista per i rappresentanti italiani in Cina, sposando nell’oramai calcisticamente lontano 2012 il progetto del Guangzhou Evergrande.

Gli basterà appena un anno per arrivare sul gradino più alto d’Asia, vincendo la Champions League in finale contro i sud coreani dell’FC Seoul.

Il tutto condito da un memorabile tris in campionato, con trionfi in serie dal 2012 al 2014.

Risultati che lo riportano a un passo dal ritorno in Italia, nel ruolo di direttore tecnico della nazionale.

Un’avventura che però non comincerà mai e che lo condurrà di nuovo in Cina sempre alla corte del Guangzhou Evergrande, per cui rivestirà le mansioni di d.t. prima di cominciare l’incarico da commissario tecnico della selezione cinese.

Un’investitura che dal 2016 ad oggi gli ha garantito circa 20 milioni di euro all’anno, ma durante la quale non è riuscito a centrare la qualificazione ai Mondiali del 2018. Fallendo così il grande obiettivo per cui era stato ingaggiato.

italia-calcio-cina

Strettamente legata a Lippi è la storia di Cannavaro.

L’ex pallone d’oro fu chiamato dal suo mentore proprio sulla panchina del Guangzhou Evergrande nel 2014, per poi essere incredibilmente esonerato un anno dopo nonostante il primo posto in classifica.

Il tecnico partenopeo tornerà però in Cina un anno dopo, ripartendo dalla Serie B alla guida del Tianjin Quanjian, portandolo alla promozione dopo una clamorosa rimonta.

Cannavaro al primo anno in massima categoria riesce addirittura a qualificarsi per la Champions piazzandosi al terzo posto.

Risultati molto positivi che lo condurranno di nuovo al Guangzhou Evergrande dove ha appena concluso la stagione al secondo posto.

Attualmente Cannavaro è tra i più pagati allenatori del mondo con ben 12 milioni annui.

Un ingaggio che dovrà giustificare anche nella prossima stagione in cui oltre al campionato dovrà cercare di vincere pure la Champions per assicurarsi un posto nel Mondiale per club.

Competizione in corso di svolgimento negli Emirati Arabi Uniti e per la quale Betway vede nettamente favorito il Real Madrid per l’approdo in finale, quotando le merengues a 1.22, a scapito della vittoria deli Kashima Antlers a 10.00 e di un pareggio a 6.50. (quote al 17 dicembre 2018).

calciatori italiani in cina

Pellè, Eder e Paletta sono invece, come detto, i tre rappresentanti italiani che calcano i campi della Chinese Super League.

A far scalpore nel 2016 fu proprio il passaggio di Pellè dal Southampton allo Shandong Luneng.

Non tanto per la cifra del trasferimento (circa 15 milioni), quanto per il contratto garantito al giocatore: 16 milioni all’anno.

Una cifra assolutamente fuori mercato, per un attaccante che pareva oramai aver imboccato la parabola discendente della propria carriera dopo un Europeo macchiato dalla figuraccia ai rigori contro la Germania.

L’impatto del pugliese sul calcio cinese non è stato subito di quelli indimenticabili, con le due prime stagioni da 12 gol in 27 presenze.

Ben diversa, invece, quella appena terminata in cui il centravanti ha realizzato 16 reti 26 gare, trascinando i suoi al terzo posto che vale lo spareggio per accedere alla prossima Champions.

Il suo contratto scade a fine 2018 e chissà che i tanti gol segnati in campionato non gli valgano un ricco rinnovo.

Condividono la stessa casacca Eder e Paletta, impegnati con la maglia del Jiangsu Suning. Un nome oramai noto anche dalle nostre parti perché la proprietà detiene il pacchetto di maggioranza pure dell’Inter.

La squadra allenata dal rumeno Cosmin Olaroiu ha chiuso il campionato al quinto posto e ha visto nell’italo-brasiliano uno dei grandi protagonisti.

L’ex Inter infatti è riuscito a segnare da agosto ad oggi ben 11 gol in 16 apparizioni.

Un ruolo da titolae è riuscito a ritagliarselo anche Paletta che è riuscito a rigenerarsi al Jiangsu indossando per ben 24 volte la maglia da titolare.

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