Guerra commerciale: La distanza tra Stati Uniti e Cina aumenta dopo il fallimento del vertice dell’APEC

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I leader di APEC non sono riusciti a concordare un comunicato congiunto per la prima volta.

L’APEC, ovvero l’Asia-Pacific Economic Cooperation, istituito nel 1989, è un forum intergovernativo che comprende 21 nazioni che si affacciano sul Pacifico e molte delle principali economie mondiali, tra cui Stati Uniti, Cina, Australia, Giappone, Russia e Corea, che promuove il libero commercio nella regione.

L’APEC fu creato in risposta alla crescente interdipendenza delle economie dell’Asia-Pacifico e all’avvento di blocchi commerciali regionali in altre parti del mondo.

Durante l’ultimo summit tenutosi in Papua Nuova Guinea domenica, i leader delle nazioni per la prima volta non sono riusciti a concordare un comunicato congiunto a causa delle divisioni tra Stati Uniti e Cina sul commercio.

La competizione con gli Stati Uniti e i suoi alleati è anche stata esaltata dal progetto economico e geopolitico cinese della Belt and Road Initiative (la Nuova Via della Seta).

Secondo il primo ministro della Papua Nuova Guinea, Peter O’Neill, che presiedeva il summit, i leader si sarebbero divisi sul menzionare o meno nella Dichiarazione dei Leader, possibili riforme del World Trade Organization.

Una Dichiarazione dei Leader è sempre stata rilasciata dopo ogni incontro annuale dell’APEC, dal 1993.

Assenti al meeting Donald Trump, sostituito da Mike Pence e Vladimir Putin.

Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato martedì.

Venerdì Xi aveva suscitato preoccupazione tra i leader occidentali quando ha incontrato i leader delle isole del Pacifico per lanciare la sua iniziativa Belt and Road.

Gli Stati Uniti e i suoi alleati, Giappone, Australia e Nuova Zelanda si sono incontrati domenica per sostenere un progetto alternativo a quello cinese da 1,7 miliardi di dollari per portare l’elettricità e internet in tutta la Papua Nuova Guinea.

La maggior parte dei membri ha affermato il proprio impegno a preservare il sistema commerciale multilaterale affermando di voler sostenere un’Organizzazione Mondiale del Commercio solida e ben funzionante, ha detto Wang Xiaolong, un ufficiale economico della delegazione cinese all’APEC.

Secondo Reuters, un diplomatico coinvolto nelle negoziazioni ha affermato che le tensioni tra Stati Uniti e Cina sono durate per tutta la settimana, fino a quando non sono del tutto esplose nella giornata di venerdì, quando Wang Yi, il ministro degli esteri cinese, si è opposto a due paragrafi di una bozza del documento, uno riguardante “pratiche di commercio sleali” e il WTO ed una seconda riguardante lo sviluppo sostenibile.

Il documento dunque avrebbe causato l’ira della Cina perché il riferimento al WTO condannava un paese specifico (la Cina …) per pratiche commerciali scorrette.

Pence sabato ha affermato che non ci sarà alcuno stop delle tariffe americane sui prodotti cinesi fino a che la Cina non cambierà atteggiamento.

Le questioni sul tavolo sono molte: libertà di navigazione nei mari, le questioni sui diritti umani, tariffe, dazi, pratiche di commercio sleali, i furti di proprietà intellettuale, trasferimenti obbligatori di tecnologia, etc.

FONTE: CNBC

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