Intervista a Shanghai Pride: I diritti LGBTQ a Shanghai

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Diritti LGBTQ a Shanghai

SHANGHAI PRIDE (上海骄傲节) è un evento annuale di orgoglio LGBT che si svolge a Shanghai, in Cina.

Si è tenuto per la prima volta nel 2009 ed è un momento importante in quanto è stata la prima volta che un evento LGBT di massa si è svolto nella Cina continentale. Il festival ha visto eventi come una mostra d’arte e proiezioni di film. Una grande festa ospitata da un locale privato ha allietato l’atmosfera. Tremila persone provenienti dalla Cina e da altri paesi hanno partecipato al festival. Il festival è organizzato interamente da volontari con il supporto di media, aziende, privati e consolati stranieri.

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Intervista di Dominique Musorrafiti

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CinaOggi: Quando avete avuto l’idea per il festival del cinema LGBTQ di Shanghai? Cosa vi ha ispirato a crearlo?

Shanghai PRIDE: Dalla nostra fondazione nel 2009, la proiezione dei film è un elemento importante all’interno di ShanghaiPRIDE. La maggior parte dei film LGBTQ proviene dall’occidente e sono in numero minore le produzioni cinesi. Quindi enfatizziamo i film cinesi, brevi o caratteristici. In questo modo la consapevolezza ha iniziato a crescere e anche altre produzioni locali sono emerse. Abbiamo iniziato la nostra prima categoria di cortometraggi cinesi nel 2014, poi, da allora, nel 2015 abbiamo rinominato le nostre serate cinematografiche allo ShanghaiPRIDE Film Festival con i Chinese Short Film Awards. Per noi è importante mostrare le storie LGBTQ attraverso i film in quanto è un mezzo adatto a molte persone ed i temi sono molto diversi. Lavoriamo anche con consolati stranieri a Shanghai per fare uno scambio culturale, introducendo anche nuovi film internazionali all’avanguardia per ShPFF.

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ShanghaiPRIDE ha lo scopo di aumentare la consapevolezza e la visibilità e promuovere l’auto-accettazione e accettazione per la comunità LGBTQ attraverso attività sportive, culturali e sociali

Quali sono state le maggiori sfide per il vostro festival del cinema LGBTQ in Cina? Le state attualmente affrontando?

I film LGBTQ sono banditi dai cinema pubblici in maniera non ufficiale e non abbiamo mai sentito di film di fama internazionale che abbiano sorpassato la censura, pertanto non siamo in grado di proiettarli nei cinema. Mostriamo i nostri film durante gli eventi in spazi privati, con un numero limitato di posti a sedere. Dal momento che desideriamo di più guardarli, anche il nostro stato attuale è accogliente e cerchiamo di creare un ambiente intimo per discussioni e scambi. Tutte le nostre proiezioni sono gratuite, quindi abbiamo bisogno di partner per fornire spazi e finanziamenti per i diritti cinematografici e gli oratori ospiti.

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Qual è il messaggio più importante del vostro festival del cinema LGBTQ a Shanghai?

Sarebbe quello di sperimentare la diversità tra di noi. I film LGBTQ non sono solo gay e lesbiche e storie tristi, ci sono molti altri su genere, esplorazione, queer, transgender, famiglia, giovani, disabilità, ecc. In generale, i film sono finestre sulle vite della comunità LGBTQ.

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Come si è sviluppato il festival nel corso degli anni? Quanto è cambiato da quando avete iniziato?

È iniziato in un bar e dal 2012 abbiamo collaborato con consolati stranieri che hanno sedi nella zona e, negli ultimi anni, abbiamo ambienti per eventi che possono offrire anche spazi più grandi. Per quanto riguarda le selezioni di film, collaboriamo con il Queer Film Festival di Pechino dal momento che ci sono più registi indipendenti, quindi i consolati stranieri raccomandano i film della loro cineteca e dal 2015 abbiamo raggiunto più film e collaboriamo con i festival del cinema LGBTQ in tutto il mondo, per scambiare film e ottenere consigli.

ShanghaiPRIDE incoraggia la comunità e i partner a sostenere progetti e iniziative LGBTQ, celebrando la diversità

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Qual è la situazione LGBTQ a Shanghai? È diverso dalla situazione di altre città cinesi?

Shanghai è relativamente più aperta e consapevole sulla comunità LGBTQ rispetto ad altre città. È una delle tante metropoli e spesso la vetrina della Cina. Ci sono anche molti espatriati stranieri qui. Quindi la comunità LGBTQ di Shanghai è molto varia e vivace. Mentre altre città potrebbero essere più locali e in generale, più timide ad uscire e partecipare agli eventi LGBTQ. La consapevolezza nelle città di primo livello come Shanghai, Pechino, Guangzhou e Shenzhen potrebbe essere più alta, ma il resto non lo è. ShanghaiPRIDE collabora costantemente con le organizzazioni locali per creare consapevolezza e promuovere l’accettazione.

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Che cosa avete ottenuto per la comunità LGBTQ con il vostro festival?

ShanghaiPRIDE è cresciuto da una manciata di organizzatori, fino ad averne oggi più di 30, con oltre 30 eventi durante l’anno. I partecipanti sono aumentati da 3000 a 7000 per gli eventi durante l’arco di una settimana. Sebbene i progressi siano lenti rispetto a quelli occidentali, siamo contenti di avere più persone, aziende, media desiderosi di fare “come out” e sostenerci.

Nel 2014, il team ShanghaiPRIDE è stato premiato con “Shanghai Hero” dalla rivista Time Out Shanghai

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Quanto è difficile per un cineasta ottenere finanziamenti per film con temi LGBTQ in Cina?

Molto difficile in quanto non vi sono garanzie che venga proiettato nel cinema pubblicamente e commercializzato. La maggior parte dei film LGBTQ cinesi sono progetti indipendenti e vanno ai festival cinematografici. Il più delle volte, i registi sono appassionati del tema e vorrebbero contribuire ed esplorarlo.

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Alcuni film rivelano i pregiudizi affrontati dalla comunità LGBTQ in Asia. È ancora così lungo il percorso per superare il muro moralmente conservatore?

È così. La comunità LGBTQ o l’autoidentità sono spesso questioni familiari o personali. Quando si tratta di questo, è un tabù uscire e difenderlo. Fare coming out rimane il problema principale affrontato dalla comunità LGBTQ in Cina o forse dall’Asia come in generale, la società qui è più conservatrice e non verbale come l’Occidente. Ed anche la società asiatica, viene cresciuta con l’impostazione per seguire la volontà dei genitori ed andare contro, è considerata una cosa irrispettosa. Ma siamo abbastanza ottimisti che le cose possanno cambiare e cambieranno per un futuro migliore.

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Avete qualche consiglio da dare?

ShanghaiPRIDE festeggerà solo il decimo anno e anche se i movimenti LGBTQ in Cina potrebbero essere leggermente più grandi sono ancora nella fase dell’infanzia rispetto ai 30 o 40 anni nell’occidente. Non possiamo davvero confrontare i progressi o spingere la comunità qui per comparare i risultati o le realizzazioni. Il tutto richiede più educazione e consapevolezza, ma ci stiamo arrivando.

Foto cortesemente concesse da Shanghai PRIDE

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