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Slow Food è un’organizzazione che crede che il cibo sia legato a molti altri aspetti della vita, tra cui cultura, politica, agricoltura e ambiente.
Il movimento si è esteso a livello mondiale a oltre 100.000 membri in 150 paesi. Slow Food Great China è stata fondata per preservare le culture e le tradizioni alimentari locali, contrastare l’ascesa della vita veloce e combattere l’interesse sempre minore delle persone nel cibo che mangiano, da dove proviene e in che modo le scelte alimentari influiscono sul mondo che ci circonda.
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Intervista di Dominique Musorrafiti

Uno speciale ringraziamento a Miss Zhang Lanying direttrice della Southwest University of Chongqing e direttrice del comitato scientifico di Slow Food Great China
Cina Oggi: Da quanto tempo opera Slow Food Great China?
Piero Kuang Sung Ling: Ha iniziato ad operare nel gennaio del 2015.
Quale crede sia il ruolo di Slow Food e come crede possa influenzare la cultura alimentare cinese?
Sia la Cina che l’Italia hanno una lunga storia e cultura del cibo, che si basa molto sulla diversità del proprio sistema agricolo e su abbondanti materie prime alimentari per fornire una dieta sana. C’è una tendenza in Cina che porta le persone della classe media, nelle città, ad essere desiderose di cercare del cibo salutare e sicuro, Slow Food Great China può creare una piattaforma di scambio per promuovere un sistema alimentare sostenibile e la protezione della biodiversità attraverso lo scambio culturale alimentare.
“I problemi che la nostra generazione non riesce a risolvere passeranno alla prossima, e se nessuno è disposto a fare sacrifici e pronto a prendere l’iniziativa, i problemi non saranno mai risolti.” SLOWFOOD
C O: Ha notato un cambiamento nelle abitudini alimentari delle persone negli ultimi anni?
Le abitudini alimentari cinesi hanno subito una massiccia rivoluzione negli ultimi due decenni. Uno degli indicatori chiave è il consumo di carne. Le giovani generazioni mangiano più carne rispetto ai loro genitori. Nel frattempo, c’è anche un gruppo di persone che sono diventate vegetariane. Molte famiglie a reddito medio sono desiderose di avere una dieta equilibrata e richiedono cibo sano e sicuro.
La Cina è incredibilmente ricca di cibo. Non ce n’è mancanza. Piuttosto, ci possono essere problemi di distribuzione, qualità, inquinamento e rifiuti. In che modo i sistemi agricoli industrializzati hanno cambiato la Cina negli ultimi anni? Quali ritiene siano le maggiori sfide per Slow Food Great China?
Considerando il successo della Cina – che non deve affrontare i problemi della fame per 1,4 miliardi di abitanti, potrebbe essere più facile capire perché tutti i tipi di sistemi di produzione agricola coesistano in Cina. Con lo sviluppo di sistemi agricoli industrializzati in Cina, abbiamo prodotto abbastanza cibo. Esiste anche un movimento comunitario di sostegno all’agricoltura (CSA) in Cina, con l’obiettivo di produrre alimenti salutari sicuri per le persone della città. Lo spreco alimentare come problema era stato riconosciuto e per questo motivo una campagna di Clear Up Plate è stata lanciata diversi anni fa e ha risposto a molte persone. La politica nazionale del 2018 ha anche sottolineato l’importanza della qualità del cibo, piuttosto che della quantità. Quindi la Cina sta passando dalla produzione di quantità a quella di qualità. Inoltre, è diminuiti l’utilizzo di pesticidi chimici in quanto è anche scritto nella politica nazionale.
“Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food, ha detto che era desideroso che i cinesi assorbissero la filosofia dell’organizzazione rallentando il loro stile di vita.” South China Morning Post
Slow Food Great China ha lanciato diverse iniziative, in particolare Slow Village Movement. In questa iniziativa, l’agricoltura sostenibile, la conservazione della biodiversità e l’educazione alla cultura alimentare sono tutte componenti importanti per perseguire una vita di buona qualità con alimenti sani, ambiente sicuro e comunità culturale. La più grande sfida per Slow Food Great China è quella di costruire una forte convergenza per perseguire questo obiettivo.

La Cina, così come l’Italia, ha un forte rapporto d’identità regionale con il cibo. Al giorno d’oggi la biodiversità alimentare e l’accesso a cibi sani e freschi sono molto importanti. Quanto è complesso trovare una soluzione diversa per ogni regione cinese per adattarsi localmente al territorio ed al clima?
La Cina ha i suoi sistemi di produzione tradizionali, altamente diversificati, integrati e riciclabili per le risorse, adattati a varie località. La difficoltà è rendersi conto del suo valore e adattarsi ai cambiamenti climatici.
Slow Food è un movimento promosso per preservare la cucina tradizionale e regionale e incoraggiare l’allevamento di bestiame e la crescita di piante, semi e caratteristiche dell’ecosistema locale
Slow Food parte dal cibo per aiutare a ricostruzione aree rurali e renderle un luogo sostenibile per fermare il cambiamento climatico. Quali sono le regioni cinesi che hanno delle necessita piu urgenti rispetto ad altre?
Con il cambiamento climatico, al giorno d’oggi spesso viviamo un clima imprevisto. Le regioni del sud-ovest e del nord-ovest della Cina sono più vulnerabili ai cambiamenti climatici e hanno bisogno di maggiore sostegno.
Slow Food immagina un mondo in cui tutte le persone possano accedere e gustare il cibo che è buono per loro, buono per chi lo coltiva e buono per il pianeta. Slow Food Great China rappresenta un passo significativo nella volontà di cambiamento e nel creare un cibo di qualità per tutti
Il cibo ha un ruolo importante nella vita di tutti i giorni. Come educare e migliorare ad abitudini alimentari sane? Avete dei programmi di collaborazione con le scuole per i bambini?
L’educazione è la chiave. Iniziare con i bambini sarà la massima priorità in quanto l’educazione agricola nel sistema scolastico è obbligatoria in base alla politica nazionale. Molti partner di Slow Food Great China hanno lavorato in scuole sperimentando progetti sulla semina del riso, preparare la torta di riso e comprendere i 24 cicli celestiali, ecc.
Foto cortesemente concesse da Piero Kuang Sung Ling e Slow Food Great China

Ciao! My name is Dominique. I’m Italian and I’m proud to be a mix. My father was an Italian chemical engineer and high school teacher, with Greek and Polish heritage. My mother is Haitian, she was high school language teacher, with Dominican, Spanish, French, Portuguese, African and Native American heritage. Being a mix makes me appreciate to want to understand different cultures and lifestyles. I grew up in Italy, lived few years in Haiti, travel around main European capitals, lived seven years in China, six in Spain and UK. Traveling makes me feel that we can learn something from every situation in every part of the world.