Macao la Las Vegas cinese dove c’è spazio per la Torre Eiffel e una piccola Venezia

  1. Casa
  2. /
  3. Blog
  4. /
  5. Intrattenimento
  6. /
  7. Macao la Las Vegas...

Se scriviamo “Macao” su un qualsiasi motore di ricerca per immagini… beh, lo spettacolo che ci troviamo di fronte agli occhi ha dell’incredibile.

Scordiamoci l’Estremo Oriente così come lo conosciamo oppure fantastichiamo. Anzi, il puntatore del mouse finisce col ritrovarsi sopra una Torre Eiffel tappezzata di luci gialle e rosse, prima, e su uno scorcio di Venezia (con tanto di canali, gondolieri e campanile di San Marco), poi. Ecco quindi una carrellata di grattacieli, moderni palazzi lussuosi, torri che ricordano certe architetture degli States.

Questa è Macao oggi.

O meglio, quella sua parte che ormai tutto il mondo conosce con l’appellativo di “Las Vegas cinese” e che niente ha a che spartire con la città vecchia.

Poco meno di 30 chilometri quadrati abitati da 600 mila individui circa, che ne fanno quindi una delle zone più densamente popolate del pianeta, Macao è stata per 442 anni una colonia portoghese. Il dominio lusitano cominciò alla metà del XVI secolo per interrompersi solo alla mezzanotte del 20 dicembre 1999, quando il territorio tornò sotto la sovranità della confinante Cina. A una condizione però: per un altro mezzo secolo, fino al 2049, avrebbe mantenuto un elevato livello di autonomia.

Ecco perché nonostante il gioco d’azzardo sia illegale nella Repubblica Popolare Cinese, a Macao risulta essere uno dei fattori trainanti.

Fortemente legata al turismo, è fra le venti mete più gettonate al mondo, Macao ha sempre ospitato luoghi dove giocare d’azzardo, ma dal 2002 in poi con l’avvio del processo di liberalizzazione la crescita è stata senza precedenti. Al momento in cui scriviamo il numero di casinò presenti sul suo territorio sfiora i quaranta, mentre la forza lavoro impiegata in questo settore si aggira sulle 80 mila unità.

Per concludere, due dati che fotografano ancora meglio il quadro della situazione: la metà del prodotto interno lordo di Macao è frutto delle attività di turismo e gioco d’azzardo assieme, attività che contribuiscono con il 70 per centro alle entrate del governo locale.

Tanto che spesso i turisti vengono classificati come “mass market”, abitudinari del gioco d’azzardo, “casual”, alle prime esperienze, “VIP”, dei veri big spender che finiscono con l’essere coccolati dagli stessi proprietari dei casinò con limousine, jet privati, eccetera.

Insomma, anche a Macao è stato replicato quel modello americano riassumibile nel motto: “Good food, good whiskey, good gamble”. Che tradotto in italiano suona più o meno così: “Buon cibo, buon whiskey, buon gioco”. Non a caso era lo slogan della famiglia Binion, per intenderci colei che riuscì a portare le World Series of Poker (WSOP) a Las Vegas, facendone un torneo di successo in grado di richiamare giocatori da ogni angolo del mondo.

Qualche consiglio prima di volare a Macao per turismo?

Intanto qualche indicazione utile al viaggio.

Non esistono voli diretti per Macao. Ma non è detto che in futuro la situazione cambi. La soluzione più ovvia è l’arrivo in Cina oppure a Hong Kong.

Prima di imbarcarci sull’aereo ricordiamo di spostare le lancette dell’orologio 7 ore avanti (6 quando in Italia è in vigore l’ora legale).

Controlliamo che il passaporto sia ancora in regola. In caso di sosta inferiore ai trenta giorni dovrà avere almeno 2 mesi di validità residua dal giorno della nostra partenza per il rientro a casa. Per soggiorni di durata superiore è richiesta una validità residua di almeno 6 mesi.

La moneta locale è la Pataca, ma gli esercizi commerciali tendono ad accettare anche il Dollaro di Hong Kong.

Le lingue parlate sono per lo più il cantonese e, in minima parte, il portoghese.

Il periodo migliore per visitare Macao? Fra ottobre e dicembre, quando il clima dovrebbe essere più invitante, con un minore tasso di umidità e le probabilità di incappare in fastidiose giornate di pioggia sono basse.

Se poi vogliamo provare anche l’avventura del gioco d’azzardo e, in particolare, il poker è possibile prendere qualche ‘ripetizione’ prima di cominciare il viaggio. I casinò online autorizzati AAMS, l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stati, non mancano. E fra questi c’è anche PlanetWin365 di cui possiamo leggere un’ampia descrizione e trovare un codice promozionale per l’iscrizione su https://bonusreferrercode.com/codice-bonus-planetwin365/.

Chiudiamo con un paio di curiosità.

La prima: attenzione ai numeri! Sono, difatti, considerati di buon auspicio i numeri 8 e 9. Guai, invece, al numero 4, accostato il più delle volte alla cattiva sorte.

La seconda: messo piede in un casinò di Macao non pensiamo di trovarci a Las Vegas oppure in un’altra città occidentale. In questa parte del mondo a farla da padrone è il baccarat (o baccarà), un gioco in cui a sfidarsi sono giocatori e banco ma che, prima della distribuzione delle carte, prevede la raccolta di scommesse su chi risulterà vincitore, oppure se il testa a testa terminerà in pareggio.

Previous

Myanmar: “Inconcepibili” per Amnesty International le parole di Aung San Suu Kyi sulla crisi nello stato di Rakhine

Intervista esclusiva: Guo Ke, regista del documentario “Twenty-two” sulle ‘donne di conforto’ in Cina

Next

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.