La curiosa storia di Alfred Raquez, un francese in fuga in Estremo Oriente all’inizio del secolo scorso

Alfred Raquez‘ era lo pseudonimo di Joseph Gervais, un avvocato francese in bancarotta che fuggì in Estremo Oriente ed ebbe accesso ad importanti circoli nell’Indocina francese.

Scrisse molto di Cina e Indocina, scattò alcune delle prime fotografie del Laos e registrò alcune tra le prime registrazioni sonore nella regione. Morì in circostanze misteriose a Marsiglia nel 1907.

William L. Gibson è uno scrittore californiano, ricercatore e artista del suono occasionale con base nel sud est asiatico. Paul Bruthiaux è un prolifico autore accademico ed editore di origini francesi e vive in Thailandia. Se lo desiderate, potete acquistare una copia del libro presso il sito della casa editrice.

Intervista con William L. Gibson e Paul Bruthiaux

Come avete scoperto la storia di “Alfred Raquez”-Joseph Gervais?

William è venuto per la prima volta a contatto con il lavoro di Raquez attraverso un set di CD di riproduzioni di dischi a 78 giri del sud est asiatico (potete trovare maggiori informazioni qui). Il set era accompagnato da un sontuoso libro illustrato con delle cartoline del periodo. Cercando di rintracciare l’origine di queste cartoline, William ha cominciato a scoprire questa storia incredibile, e da qui, ha cominciato a leggere i libri di Raquez in francese, che sono stati digitalizzati e sono disponibili online dal momento che sono di pubblico dominio.

Ma le conoscenze linguistiche del francese di William non erano sufficienti per tradurre interamente i libri, così ha contattato il suo vecchio amico ed ex collega a Singapore, Paul Bruthiaux. Dopo aver letto il lavoro di Raquez, Paul ha compreso che quello che si trovava tra le loro mani, era un tesoro ancora da scoprire. Si misero d’accordo sul produrre una traduzione con annotazioni del primo lavoro di Raquez, In the Land of Pagodas (Nella terra delle pagode), e fortunatamente sono stati selezionati da NIAS Press!

Un gruppo di donne dell'etnia Miao
Un gruppo di donne dell’etnia Miao

Potete raccontarci qualcosa sulla sua affascinante ed incredibile storia?

Se aveste inventato questo personaggio per un romanzo, gli editori vi avrebbero detto che non era credibile. Da quello che abbiamo scoperto finora, Joseph Gervais era un avvocato che viveva nella città francese di Lille. Era sposato e molto attivo nelle organizzazioni cattoliche laiche locali. Gervais si trovò travolto dai debiti, e creò un’ elaborata truffa per guadagnare soldi. Deve aver passato la maggior parte del suo tempo a Parigi perché conosceva benissimo la vivace vita notturna del periodo … quelli erano i giorni del Moulin Rouge! Alla fine, le sue truffe vennero smascherate, fu dichiarato in bancarotta, e un mandato venne firmato per il suo arresto. Ma era scomparso!

Mesi dopo ricomparse nella zona del delta del Mekong usando il nome di “Raquez” e nella decade successiva, scrisse tre libri e centinaia di articoli di giornale, e pubblicò centinaia di fotografie dell’Indocina, sempre utilizzando questo pseudonimo. Circolò liberamente tra gli ambienti più importanti della concessione francese a Shanghai, così come in Indocina, e nel 1906, fu onorato con una medaglia d’onore dal ministero francese della guerra … tutte le volte usando il nome “Alfred Raquez”. Le indicazioni ci dicono che quando morì all’inizio del 1907, tutti ancora lo conoscevano con questo nome.

La copertina originale del libro

Tutto questo apre ad ogni sorta di intriganti speculazioni su chi sapesse cosa e quando e se fu mai aiutato a mantenere segreta la sua identità dalla macchina della propaganda francese coloniale dell’epoca, in cambio dei contributi alla causa o se semplicemente li avesse giocati tutti. Anche la sua morte è avvenuta in circostanze misteriose. Ufficialmente, morì di tubercolosi, e in effetti all’epoca Marsiglia era stata colpita da un’epidemia di tubercolosi. Ma vi sono voci che parlavano di suicidio. La moglie lo riconobbe e lo confrontò? O un vecchio creditore minacciò di rivelare la sua identità? Non lo sappiamo, e probabilmente non lo sapremo mai. E’ un intrigo dalle tinte oscure di un film noir, solo nella vita reale!

Qual è l’eredità di Alfred Raquez?

Non molto. Il suo libro di viaggio sul Laos, Pages Laotiennes, pubblicato nel 1902 (stiamo al momento lavorando sulla traduzione per NIAS Press), talvolta viene citato in alcuni studi sull’Indocina francese, ma altrimenti, i suoi scritti sono praticamente dimenticati. Questo è in particolar modo vero per il suo primo libro dei suoi viaggi attraverso la Cina. Oggi è più conosciuto per le sue quasi 200 cartoline del Laos che ha prodotto per l’Esposizione Coloniale a Marsiglia del 1906. Sono pezzi molto ricercati dai collezionisti, ed è proprio grazie ai collezionisti di cartoline che è giunto a noi il suo nome.

Un ponte di pietra nel Guizhou
Un ponte di pietra nel Guizhou

Potete dirci qualcosa sul suo stile di scrittura?

I lettori troveranno che lo stile di Raquez è incredibilmente moderno. Nelle pubblicità per gli abbonamenti al libro, il suo stile viene descritto sia come “erudito” che “umoristico”, e molte di queste informazioni e umorismo ancora risplendono nel libro. Il suo uso dell’ironia è degno di nota per un libro di viaggi del periodo. Era anche un grande collezionista di cose effimere come ritagli di giornale, menu e le disposizioni dei posti a sedere ai banchetti, così come di fotografie e le storie e gli aneddoti delle persone che incontrava. Il suo stile è coinciso, spesso con paragrafi da una sola frase che dimostravano la sua attenzione per i dettagli. Enfasi viene data sulle sue esperienze personali. Descrive le sue sensazioni, comprese quelle corporee e le reazioni emotive all’ambiente, che contribuiscono a dare un senso di immediatezza e dinamismo ai suoi scritti che non si trova nei lavori dei suoi contemporanei. Raquez è bravissimo a sintetizzare tutto questo materiale in un discorso narrativo dal ritmo serrato che però ancora riesce a rivelare dettagli dei suoi viaggi.

La sua identità segreta è mai stata sul punto di essere rivelata?

Le prove che abbiamo suggeriscono che solo dopo la morte la sua vera identità è diventata nota, sebbene alcuni suoi colleghi nel sud est asiatico fossero consci che nel suo passato in Francia si celavano delle ombre. Queste informazioni vennero presto dimenticate (o ignorate), e passò alla storia con il nome di Alfred Raquez. Vi è solo un riferimento al fatto che Alfred Raquez fosse effettivamente uno pseudonimo in un libro pubblicato negli anni 30, per cui certamente alcuni ne erano consapevoli, ma fino a che William non ha scoperto la vera identità qualche anno fa, nessuno sapeva esattamente chi fosse. Circola anche una teoria piuttosto folle nell’ambiente dei collezionisti di cartoline del periodo coloniale francese, ovvero che fosse un farmacista omosessuale, ma questa ipotesi non si avvicina minimamente alla realtà.

Un matrimonio tradizionale cinese
Un matrimonio tradizionale cinese

Che luoghi ha visitato in Cina?

Il libro è diviso in tre parti, con la prima parte incentrata sui suoi viaggi lungo la costa, tra Canton, Hong Kong e Macao. Il secondo si svolge prevalentemente a Shanghai, dove le vivide descrizioni della concessione francese a volte scorrono come in un romanzo, e l’ultima parte che invece lo vede viaggiare lungo il fiume Yuan, fino a Guiyang e poi addentrarsi nel paese dei Miao, che oggi corrisponde all’odierno Guizhou. Non vi sono molte descrizioni di questa parte del sud est cinese in questo periodo, così questa parte del libro è di particolare valore.

Quali tracce sono lasciate dai suoi viaggi nel paese?

Non molto. Ho passato una settimana nella biblioteca Zikawei a Shanghai recentemente per trovare alcune vecchie copie de L’Écho de Chine, un quotidiano francese a Shanghai dell’epoca, per scoprire alcune tracce, e vi sono alcuni indizi intriganti, ma altrimenti, così come accaduto per altri stranieri, il suo passaggio non ha lasciato molte tracce … eccetto che nei suoi scritti.

Alfred Raquez visse in tempi tumultuosi ma fondamentali per la storia moderna della Cina. Il paese stava affrontando ribellioni e minacce esterne, ma anche nuove idee e spinte modernizzatrici. Questi fattori sono percepibili nei suoi scritti?

Assolutamente! Nell’introduzione, descriviamo come il suo libro trasporti i lettori nel cuore del colonialismo francese del tempo nella sua versione “soft”. I grandi eventi storici vengono commentati così come si svelano: a un certo punto, dice che i residenti di Shanghai non sanno nemmeno se l’Imperatore cinese sia ancora in vita! Ma i lettori vedranno anche le tensioni tra la cultura cinese tradizionale e le impressioni ricevute dalla tecnologia occidentale su queste tradizioni. Ancora più intrigante è il viaggio che lo porta lungo il fiume Yuan per ispezionare alcune miniere di mercurio. Gli europei erano in Cina per le materie prime, e molta della tecnologia introdotta era proprio per estrarre queste risorse naturali per il loro beneficio, ma naturalmente, finirono anche per aiutare le élite locali e gli intermediari. Le implicazioni di queste macchinazioni sono descritte nel libro con dettagli crudi che riportano in vita questo periodo tumultuoso della storia cinese.

Che equipaggiamento audio-video ha utilizzato?

Raquez ci dice in questo libro e in altre fonti che usava una macchina fotografica Vérascope Richard dotata di una lente Zeiss. Le Vérascope Richard sono delle piccole macchine, maneggevoli, che scattano immagini stereoscopiche sia su lastre di vetro che su carta. La qualità era piuttosto sgranata, e i controlli per l’esposizione erano limitati rispetto ad altre macchine del periodo, ma era maneggevole e la sua portabilità andava a colmare le evidenti limitazioni.

In Cina, per quanto ne sappiamo, non effettuò alcuna registrazione, ma dal 1904, fece, disse, almeno 300 registrazioni sul campo in Laos usando una Pathé No. 3, o il fonografo “Le Français”, dal 1902 al 1903. Gli esperti sono d’accordo nel ritenere queste registrazioni sul campo come le prime effettuate in Laos.

Sia le immagini su lastra di vetro della Vérascope Richard che le registrazioni audio erano a disposizione dei visitatori della Esposizione Coloniale del 1906 a Marsiglia, per la quale Raquez organizzò i materiali e il personale laotiano. Sfortunatamente, le registrazioni sono andate perdute, sebbene alcune lastre di tanto in tanto riaffiorino sulle cartoline che produsse, molto ricercate dai collezionisti.

Intervista di Matteo Damiani

In inglese: The curious case of mr Alfred Raquez, a Parisian fugitive on the run in the Far East

Previous

Una compagnia cinese utilizza robot per smaltire fino a 200.000 pacchi al giorno

Presentata la 19ma edizione del Far East Film Festival: i film da Cina e Hong Kong

Next

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.