La polizia cinese comincia a schedare le impronte digitali degli stranieri ai checkpoint di frontiera

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Le nuove modalità verranno dapprima implementate in alcuni checkpoint di un gruppo ristretto di località selezionate come Shenzhen già da venerdì, poi la procedura verrà estesa anche ad altri punti di entrata.

Secondo alcune indicazioni della “Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla gestione delle entrate e delle uscite”, approvata dal Consiglio di Stato, il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese tramite una nota rilasciata il 29 gennaio 2017 ha deciso di richiedere e di archiviare le impronte digitali degli stranieri tra i 14 e i 70 anni (compresi) ed altre informazioni biometriche in tutti i checkpoint di frontiera, fatta eccezione per personale dotato di passaporto diplomatico.

Stati Uniti, Taiwan, Corea del Sud ed altri paesi già hanno adottato soluzioni simili per quanto riguarda l’archiviazione delle impronte digitali degli stranieri in visita.

Fonte: legaldaily.com.cn

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