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La Cina ha sospeso la costruzione di 85 centrali a carbone già pianificate dirottando gli investimenti in fonti di energia rinnovabile.
Ricordiamo che la Cina è flagellata dall’inquinamento che ha trasformato le sue metropoli, specie nello Hebei e dintorni, in scenari da incubo.
Secondo Greenpeace, la National Energy Administration (NEA) ha annunciato la cessazione dei lavori come era previsto dall’ultimo Piano Quinquennale.
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Nel report, nel capitolo dedicato al discorso energetico, Beijing ha abbassato le richieste a 1,100 GW. Le nuove centrali lo avrebbero portato a 1250 GW, sfondando i limiti governativi.
Questa decisione fa seguito a quella della NEA di investire 300 miliardi di sterline nelle rinnovabili entro il 2020, anche se, va detto, che l’energie rinnovabili contribuiranno “solo” per il 15% del fabbisogno energetico cinese.
L’investimento porterà alla creazione di 13 milioni di posti di lavoro. Il settore del solare farà la parte del leone per quanto riguarda gli investimenti. Se desiderate avere informazioni in merito, vi rimandiamo alla video news che abbiamo pubblicato qualche giorno fa su China-underground.
Cina e Stati Uniti contruiscono da soli al 38% delle emissioni globali, secondo l’Accordo sul Clima di Parigi del 2016.
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CinaOggi.it e China-underground.com sono due siti sulla Cina realizzati e curati da Matteo Damiani e Dominique Musorrafiti. Dal 2002 la nostra missione è quella di creare un ponte virtuale con la Cina attraverso approfondimenti, analisi, foto, video, ed altro materiale sulla cultura cinese.