La minoranza etnica cinese MIAO

I Miao vivono prevalentemente nella Cina meridionale e nelle regioni circostanti (Vietnam, Laos, Birmania, Thailandia).

In passato il termine cinese “miao” fu utilizzato per indicare una varietà di popolazioni non han, spesso con una connotazione simile al nostro “barbari”. Oggi viene riferito ai gruppi Hmong/Mong e Hmu. La designazione cinese oltretutto fa riferimento al colore dei vestiti indossati dalle donne. Ad esempio vi sono i Miao Rossi nello Hunan occidentale, i Miao Neri nel Guizhou, i Miao Blu e Verdi nello Yunnan meridionale.

Secondo le leggende cinesi, i Miao sarebbero discendenti della tribù dei Jiuli guidati da Chiyou e sconfitti nella battaglia di Zhoulu da una coalizione militare capeggiata da Huang Di e Yan Di, comandante della tribù dei Huaxia, per il controllo della valle del Fiume Giallo. Lo scontro sarebbe avvenuto nel ventiseiesimo secolo A.C. Dopo la battaglia la tribù di Chiyou si divise in due gruppi, i Miao e i Li. I Miao si spinsero a sudovest. Secondo una variante di questa storia, Chiyou ebbe tre fi gli; dopo la battaglia di Jiuli, il più vecchio guidò una parte della popolazione verso sud; quello di mezzo andò verso nord e il più giovane invece rimase nella zona e il suo popolo venne assimilato dagli Han.

La lingua dei Miao appartiene al ceppo Sino-tibetano e si è sviluppato in tre dialetti: il dialetto usato nello Hunan occidentale, quello del Guizhou orientale e lo Chuan Qian Dian utilizzato prevalentemente nello Yunnan e nel Sichuan. Dal 1956, come per altre minoranze etniche, hanno adottato l’alfabeto latino per trascrivere la lingua. Anche i Miao sono animisti, anche se in anni recenti alcuni gruppi si sono convertiti al cristianesimo.

IL FESTIVAL CAIHUASHAN DEI MIAO

A Wenshan, Il primo, il terzo o il sesto giorno del primo mese lunare si svolge lo Caihuashan Festival, una grande festa della minoranza dei Miao. I Miao, imbellettati con ornamenti di oro e argento si riuniscono ai piedi di una scalinata decorata con fiori. Qui si esibiscono in concerti, danze, combattimenti con le spade. Anche questo festival è una buona occasione per i giovani per incontrare la propria anima gemella.

Testi: Matteo Damiani
Foto:  Oliver Huang

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