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Guida a Deqen
La prefettura autonoma tibetana di Diqing (Deqen) è popolata da una quantità di minoranze etniche anche se i tibetani rappresentano la maggioranza.
La prefettura è suddivisa in tre contee, Shangri-la , Deqen e Weixi e giace appena a sud dell’Altopiano tibetano. L’altezza media della regione si assesta attorno ai 3380 metri ed è costellata da immense vette innevate, torrenti impetuosi e praterie. Ad ogni modo la vetta più celebrata è quella del complesso di Meili, a circa 10 chilometri ad ovest di Deqin, che comprende 13 montagne, tutte sopra i 6000 metri sopra il livello del mare.
Mappa della contea di Deqen
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La vetta più celebrata è quella del complesso di Meili, che comprende 13 montagne, tutte sopra i 6000 metri sopra il livello del mare
Il picco principale è quello di Kawagebo, a 6740 metri sul livello del mare ed è anche la montagna più alta di tutto lo Yunnan. Come spesso accade in Cina, questa montagna sacra, sempre avvolta da nubi misteriose, è diventata materia di leggende, la cui più famosa vuole che questo picco sia l’incarnazione di un dio tibetano che aiutò la popolazione locale a cacciare degli spiriti maligni. Lungo il fianco della montagna vi è un maestoso ghiacciaio, Mingyong, lungo 4 chilometri e con una larghezza variabile tra i 30 e gli 80 metri.
SHANGRI-LA
La caccia a Shangrila è stata uno degli sport preferiti da certa letteratura cinese degli ultimi anni. L’ambito titolo se lo sono giocati alla fine tre cittadine, Bingzhongluo, Deqing e Zhongdian. Alla fine, a quanto pare, è stata proprio quest’ultima a strappare questo nome. Shangrila in realtà era soltanto un luogo simbolico creato ad arte dallo scrittore britannico James Hilton nel libro Orizzonti Perduti del 1933.
Nel libro, “Shangri-La” è un luogo mistico, una valle armoniosa, guidata da saggi monaci nelle vicinanze della catena montuosa Kunlun. Con il tempo, il termine ha assunto anche il significato di un luogo paradisiaco, isolato dal resto del mondo. Zhongdian ovvero Gyalthang in tibetano, ad ogni modo ben interpreta le caratteristiche idealizzate della Shangri-la letteraria. Anche se proprio questa analogia oggi l’ha resa una meta ancora più ambita dalle comitive turistiche della Mainland ed è stata ampiamente venduta proprio per incentivare questa risorsa.
Shangrila in realtà era un luogo simbolico creato ad arte dallo scrittore britannico James Hilton nel libro Orizzonti Perduti del 1933
Ad ogni modo il tempio lama di Gedansongzhanlin (o Gandan Sumtselingo anche Sōngzànlín Sì) che domina il villaggio sottostante, è uno splendido esempio di architettura tibetana. Questo tempio tibetano è situato a 5 chilometri da Zhongdian. Il monastero è uno dei più grandi templi del buddhismo tibetano dell’intera provincia e talvolta viene addirittura chiamato il Piccolo Potala Palace. E’ stato costruito nel 1679 ed è abitato da circa 700 monaci. All’interno del monastero vi sono tre templi ed è custodita una statua di Buddha alta 8 metri.
Baishuitai
Culla della cultura Dongba che ha dato origine alla civiltà Naxi, le terrazze sinterizzate di Baishuitai sono le più grandi della Cina. Questa curiosa conformazione geologica si sviluppa a circa 100 chilometri a Sud Est di Zhongdian. L’Ottavo giorno del secondo mese lunare, I Naxi della zona si raduno proprio a Baishuitai per venerare il dio della montagna.
La riserva naturale del monte Haba
“Haba” vuol dire fiore dorato nel linguaggio Naxi. A circa 120 chilometri da Jiantang, questa riserva naturale ricopre un’area di circa 220 chilometri quadrati caratterizzate da fitte foreste e ghiacciai. Il suo picco più elevato è perennemente ricoperto di neve e ghiaccio, ed è circondato da altri quattro picchi più bassi. Vi sono anche una serie di laghetti ghiacciati, tutti sopra I 3500 metri di altitudine: Heihai, Yuanhai, Huanghai e lo Shuanghai.
La Via del Tè
Deqin sorge lungo l’antica via del Tè che un tempo attraversava l’India, il Tibet, lo Yunnan e il Sichuan. Per quasi un millennio, dalla Dinastia Tang fino agli anni ’60, le carovane di commercianti di Tè hanno attraversato i passi delle remote montagne Henduan e l’Himalaya. A differenza però della Via della Seta, questi sentieri sono praticamente sconosciuti al mondo esterno. La via del The si snoda lungo due principali rotte. Quella settentrionale che si estende da Ya’an nel Sichuan a Qamdo nel Tibet; e quella meridionale, dallo Xishuangbanna a Qamdo, attraversando Dali, Lijiang ed ovviamente Deqin. Ancora oggi questa rotta è utilizzata da uno sparuto numero di pellegrini.
Testi: Matteo Damiani
Foto: Oliver Huang

CinaOggi.it e China-underground.com sono due siti sulla Cina realizzati e curati da Matteo Damiani e Dominique Musorrafiti. Dal 2002 la nostra missione è quella di creare un ponte virtuale con la Cina attraverso approfondimenti, analisi, foto, video, ed altro materiale sulla cultura cinese.