I grandi esploratori dello Yunnan

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Lo Yunnan da sempre è stata una terra in grado di evocare suggestive visioni e di attirare grandi esploratori.

MARCO POLO

per saperne di più: Marco Polo è andato veramente in Cina?

Durante i suoi avventurosi viaggi in Cina, Marco Polo, al seguito dei Mongoli, giunse anche nello Yunnan. Ne descrisse alcune usanze religiose locali, come i rimedi medicinali praticati dagli sciamani e l’uso dei gusci di ciprea e di sale in luogo delle monete, tutte testimonianze in seguito verificate da studiosi. Descrisse anche un lucertolone gigante dotato di gambe, in grado di mangiare un uomo. Secondo alcuni si stava riferendo a un coccodrillo, secondo altri a una leggenda locale che parlava di un serpente gigante mangiauomini.

Messer Marco descrisse anche i tatuaggi e le guaine d’oro sui denti degli abitanti locali. I tatuaggi erano applicati utilizzando cinque aghi uniti insieme che incidevano la pelle finché non ne usciva del sangue, poi strofinavano la porzione di pelle con una sostanza di colore nero. I Dai della regione, usano tuttora tatuaggi e denti d’oro come quelli descritti ne Il Milione. Marco si dilungò inoltre anche sulle abitudini alimentari delle etnie della zona: la gente mangiava carne cruda di galline, pecore e bufali … I più poveri immergevano le pietanze in una salsa a base di spezie ed aglio.

Marco Polo ebbe modo di descrivere anche Kunming, come una città viva e cosmopolita brulicante di mercanti e artigiani di differenti religioni: idolatri, cristiani nestoriani, saraceni o maomettiani. Ne descrisse l’abbondanza di riso e grano e anche un liquore locale. Presentò ai suoi lettori anche una usanza che può essere riferita ai Mosuo, ovvero quella della presunta libertinaggine delle donne, un pregiudizio che tuttora resiste, che venivano offerte ai viaggiatori.

missionari francesi in Cina
I MISSIONARI. Frate Louis Duc nel vigneto a Weixi.

ALLA RICERCA DI ALTRE NEVI

per saperne di più: Le immagini storiche dello Yunnan scattate dai missionari francesi negli anni ’30

Tra il 1933 e il 1952, i frati del Gran San Bernardo, il celebre monastero sul Mont Joux, il più antico passo sulle Alpi, inviarono quattro missioni nella provincia dello Yunnan. La loro area d’azione si estendeva da nord a sud, i confi ni erano delimitati dalle barriere naturali del fiume Yangzi, del fiume Salween, del Mekong e da Yanjing (in tibetano Yerkalo) a Weixi. Edificarono un rifugio, cominciarono la costruzione di un monastero sul picco di Latsa e aprirono alcune scuole, tra cui quella di Hualuoba. I frati furono in grado di penetrare in un universo di diverse etnicità, religioni, costumi e tradizioni. Una mostra dedicata a questo gruppo di frati, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura a Pechino, è stata presentata a Pechino, Tianjin, Canton e Kunming.

HUALUOBA
HUALUOBA. Costruzione della Scuola Hualuoba.

JOSEPH ROCK

Il viennese Joseph F. Rock fece di Lijiang, un tempo solamente un remoto villaggio, la sua base per 27 anni, tra gli anni ‘20 e ‘40. Esploratore e accademico, divenne ben presto un’autorità in botanica e nelle culture delle minoranze etniche cinesi. Lavorò con il National Geographic e nel 1947 pubblicò per l’Università di Harvard il primo saggio sui Naxi. Scrisse anche il primo dizionario Inglese – Naxi, che constava di oltre mille pagine. Giunse in Asia inseguendo l’albero di Chaulmoogra in Birmania, Thailandia e Assam. Nel 1922 i suoi viaggi lo portarono nello Yunnan dove passò le tre decadi successive.

Secondo alcuni, i suoi resoconti per il National Geographic, hanno ispirato il romanzo di James HiltonOrizzonti Perduti”, che descriveva una comunità fittizia conosciuta come Shangri-La. Tra i suoi ricordi più suggestivi, vi sono le battaglie tra la Cricca dei Ma, un gruppo di cinesi musulmani, contro i tibetani nella contea di Xiahe e il Monastero di Labrang. Le truppe dei Ma lasciarono innumerevoli scheletri di tibetani per tutta la zona e nel monastero di Labrang furono esposte le teste mozzate dei malcapitati. Le teste dei tibetani, comprese quelle di bambini e di donne, furono utilizzate come ornamento dai soldati musulmani.

LE TIGRI VOLANTI

per saperne di più: 35 vecchie immagini di soldati americani e cinesi che combattono fianco a fianco , 24 rare images of The Flying Tigers: from Chinese pilots training camp in Arizona to the war in China against Japan

Durante la Seconda Guerra Mondiale lo Yunnan fu la base per la resistenza cinese contro l’invasione giapponese e grazie al supporto delle Tigri Volanti, un corpo di aviatori volontari americani, le forze combinate sino-americane riuscirono ad infliggere numerose perdite alle truppe del Sol Levante. Secondo alcuni detrattori, le Tigri Volanti in realtà non erano altro che mercenari al soldo di un contractor privato. Ad ogni modo, polemiche a parte, le loro imprese sono rimasse ben impresse. Recentemente infatti, il nuovo aeroporto di Tengchong, inaugurato nel 2009, è stato chiamato in loro onore. Nello stesso anno, il celebre regista John Woo ha annunciato gli inizi della lavorazione della sua pellicola, Flying Tigers Heroes.

CHE CI FACCIO QUI?

Proprio gli esotici racconti di Joseph Rock stimolarono un altro grande viaggiatore, Bruce Chatwin a intraprendere un viaggio nello Yunnan; il resoconto della sua esplorazione fu pubblicato in un articolo apparso sul New York Times e in seguito ripubblicato nella collezione “What Am I Doing here?”. Le descrizioni di Chatwin contribuirono anch’esse al mito dello Yunnan e attrassero numerosi viaggiatori ed esploratori, tra i quali non possiamo non citare Michael Palin, che dopo la sua carriera nei Monty Python, ha realizzato una serie di documentari di viaggio per la BBC.

LO YUNNAN IN VESPA

per saperne di più: la nostra intervista a Giorgio Bettinelli

Nel 2008, il nostro Giorgio Bettinelli, viaggiatore e avventuriero moderno, aveva deciso di appendere al chiodo i suoi guanti della Vespa che lo aveva accompagnato in giro per tutto il mondo, per ritirarsi nella sua nuova casa a Jinghong nello Xishuangbanna, con sua moglie Yapei. Purtroppo un malore lo ha stroncato troppo presto.

Giorgio Bettinelli
GIORGIO BETTINELLI. dopo aver viaggiato per tutto il mondo, nel 2008 si era trasferito a Jinghong nel Xishuangbanna. Giorgio Bettinelli ha attraversato tutte e 33 le province cinesi, comprese Hong Kong e Taiwan, a bordo della sua Vespa, viaggio documentato nel libro “La Cina in Vespa”.

Fotografie: per gentile concessione del Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea, Giorgio Bettinelli

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