La Cina ed i casinò

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La passione dei cinesi, per i giochi di casinò ed i giochi d’azzardo in generale, ha antiche origini.

Nel 1949 però con l’ascesa al potere di Mao, il partito comunista ha proibito I giochi di casino in ogni sua forma, liberalizzando solamente due lotterie nazionali.

Se non si può giocare per soldi come avviene nel noto casino online William Hill, I cinesi lo fanno per puro divertimento, ed in ogni città dello stato asiatico, giovani e meno ,a casa,  nei parchi od in altri luoghi di ritrovo, scommettono fiammiferi e ceci sui vari giochi di carte, o sul tradizionale gioco del majong, le cui origini risalgono addirittura al XIX secolo e che in Italia è particolarmente giocato nella città di Ravenna.

Poi in primavera è molto diffuso il combattimento dei grilli, ma anche su questo non è possibile puntare soldi veri, ma solamente oggetti simbolici.

In realtà però, nel 1999 quando Macao era tornata a far parte dell Cina, il governo di Pechino aveva non solo mantenuto i casinò esistenti, ma ne aveva addirittura incentivato lo sviluppo di nuovi.

Questo permessivismo durò fino al 2014, quando si scopri che alcuni funzionari corrotti, con i proventi delle bustarelle avevano fatto la fortuna delle  case da gioco dell’ex colonia portoghese.

Il governo centrale di Pechino prese allora una decisione drastica: i cinesi potevano entrare a Macao solo una volta ogni due mesi e per un massimo di 5 giorni. Inoltre gli abitanti della madre patria , potevano portare con sé solo l’equivalente di 3 mila euro e prelevare dagli sportelli bancomat al massimo  l’equivalente di 1500 euro. Per i casinò è iniziata una fase calante e nel 2014, per la prima volta dal 2002, l’industria del gioco ha registrato un calo del 2,5%.

Per evitare la chiusura dei casino di Macao con tutte le conseguenze connesse, da inizio luglio 2015 però questa regolamentazione è stata rivista ed adesso è consentito ai cinesi di entrare nell’ex colonia portoghese 2 volte al mese per 7 giorni, in pratica gli amanti del genere possono passare la metà del loro tempo a Macao.

Per ulteriori informazioni sull’attività di gioco, potete controllare inoltre casinomondo.it.

Insomma la Cina a poco a poco sta aprendo le porte al gioco online e chissà che un giorno non verrà consentito l’ingresso dei casino online come williamhill.

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