La Cina fa volare un bombardiere nucleare sul Mar Cinese Meridionale per mandare un messaggio a Trump

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Secondo l’Independent, la Cina ha fatto volare il suo bombardiere in grado di trasportare armi nucleari oltre i propri confini come dimostrazione di forza nei confronti del neo-eletto presidente americano Donald Trump, dopo la telefonata con la presidente di Taiwan.

La telefonata in questione, è stata la prima da quando il presidente Jimmy Carter spostò le relazioni diplomatiche da Taiwan alla Cina, approvando di fatto l’idea che Taiwan fa parte di una sola Cina.

Lo Xian H-6 ha volato oltre la discussa ‘nine-dash line‘, che si snoda lungo il Mar Cinese Meridionale, passando sopra un numero interessante di isole contese. Secondo alcune fonti ufficiali americane, il volo è stato effettuato per lanciare un messaggio alla prossima amministrazione.

Già da venerdì, il Pentagono aveva ricevuto informazioni riguardanti il volo, il primo oltre la linea in 18 mesi, 18 mesi vissuti tra logoranti provocazioni e dispute tra i vari paesi coivolti.

Lo H-6 è la versione cinese del Tupolev Tu-16 russo, ed è utilizzato dai cinesi per trasportare bombe nucleari.

Trump ha utilizzato Twitter per criticare le politiche di Beijing e sostanzialmente per mettere in discussione la politica della “una sola Cina”, che sostanzialmente non riconosce Taiwan nessuna rappresentanza diplomatica, nemmeno alle Olimpiadi. La Cina non ha reagito bene. Gli Stati Uniti riconobbero la politica della “una sola Cina” già nel 1972, dopo un incontro tra Richard Nixon e il presindete Mao Zedong, ed in seguito fu rafforzata sotto la presidenza di Carter.

Crisi diplomatiche ai confini orientali cinesi

Negli ultimi anni la Cina inoltre ha rafforzato la propria presenza militare nelle acque del Mar Cinese Meridionale, costruendo isole artificiali, aeroporti e magazzini. La Cina al momento sta vivendo tre grandi crisi diplomatiche lungo i confini orientali: la contesa delle isole Spratly con il Giappone, la questione del Mar Cinese Meridionale, e la decennale questione taiwanese, che si trascina dal 1949, cioé da quando Chang Kai-shek non si rifugiò a Taiwan con il partito nazionalista, dopo la guerra civile cinese, senza dimenticare nemmeno le problematiche derivate dalle spinte democratiche ed indipendentiste di Hong Kong.

Fonte: Independent.co.uk

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