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Le forze di sicurezza cinesi ignorano i confini internazionali per effettuare pattugliamenti ben oltre i confini cinesi, spingendosi per parecchi chilometri nel territorio afgano, secondo fonti nell’area.
Questa regione del territorio afgano confina con Cina, Pakistan, Tajikistan e India. E’ molto remota, scarsamente popolata, e casa della minoranza Shia Ismaili, poco riconosciuta dal governo di Kabul. WION, che ha pubblicato le immagini in esclusiva, ha raccolto le dichiarazioni di alcuni testimoni oculari che accusano le autorità cinesi di un coinvolgimento diretto. Se le accuse dovessero essere verificate, si tratterebbe di una seria violazione dei trattati internazionali. L’ambasciata cinese a New Delhi al momento si è rifiutata di commentare l’accaduto.

Veicoli militari di fabbricazione cinese
Esperti militari indipendenti hanno confermato che le immagini mostrano veicoli di produzione cinese. “L’immagine mostra un Mine Resistant Ambush Protected (MRAP) e un clone cinse dello Humvee. Entrambi sono versioni cinesi di veicoli corrazzati occidentali” ha detto Justin Bronk, un analista di Royal United Services Institute a Londra.
“Il veicolo che ricorda un Humvee è un Mengshi 4×4, conosciuto anche come Dongfeng EQ 2050.” Il MRAP è più difficile da identificare dal momento che la disposizione dei finestrini e delle ruote varia da modello a modello, ma probabilmente si tratta di un Norinco VP 11. Dongfeng e Norinco sono ambedue modelli prodotti in Cina e sono utilizzati dall’Armata Popolare di Liberazione. Un altro analista ha confermato questa prima analisi.
Dalle singole foto, gli analisti non hanno potuto confermare se i veicoli appartengano alle forze armate cinesi. Mentre le forze afgane sono equipaggiate con veicoli militare di produzione americana, gli analisti militari hanno anche aggiunto che potrebbero avere sostituito veicoli danneggiati con veicoli analoghi di produzione cinese. Infatti la Cina stessa recentemente ha cominciato a fornire la polizia di frontiera afgana. Ma altre fonti nella regione insistono affermando che la PLA è entrata nel Pamir due volte attraverso il Tajikistan. Le truppe hanno stanzionato in una scuola locale a Bozai Gumbaz con il divieto di parlare con i locali.

Le motivazioni dei pattugliamenti non sono conosciute, ma alcune compagnie cinesi detengono diritti sulle concessioni minerarie in Afghanistan e la miniera di rame di Mes Aynak nel Logar è stata soggetta a ritardi e problemi di sicurezza.
Kabul conserva alcuni accordi con la Cina e il Tajikistan che chiariscono i confini del Pamir. Secondo la Xinhua, i ministri degli esteri dei tre paesi hanno firmato degli accordi a giugno del 2012.
Ma i due paesi, non hanno alcun accordo pubblico per effettuare esercitazioni militari nella regione.
La politica aggressiva di Beijing in Asia
Dopo decadi di chiusura, la politica estera cinese negli ultimi anni è diventata sempre più aggressiva, specie nel Mar Cinese Meridionale. In India, truppe cinesi sono state accusate di ripetute incursioni nell’altipiano di Ladakh. Mentre gli afgani sono in affanno cercando di contenere la minaccia talebana, le attività militari cinesi lungo il confine orientale si fanno più intense. Il corridoio di Wahjan potrà anche essere una regione remota, ma l’espansionismo cinese nella zona non potrà non destare preoccupazione in India, Pakistan e Tajikistan.
Fonte: wionews.com

CinaOggi.it è un sito sulla Cina che dal 2002 si propone di creare un ponte virtuale tra Italia e Cina attraverso analisi, immagini, video, notizie ed approfondimenti. Il sito è curato da Matteo Damiani e Dominique Musorrafiti.