Storia della Diaspora Cinese in America

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I cinesi, di solito, identificano una persona in base alla sua origine etnica, invece che per la sua nazionalità.

Se  una persona ha delle origini cinesi, questa è considerata cinese, e se quella persona vive al di fuori della Cina, questa persona è considerata un cinese d’oltremare.

La Diaspora Cinese

I cinesi d’oltremare (海外 华人) generalmente sono persone di nascita cinese o di origini cinesi che vivono fuori della Cina, Taiwan, Hong Kong e Macao. I cinesi d’oltremare possono essere di maggioranza etnica Han cinese, o di uno di qualsiasi degli altri gruppi etnici della Cina. Diverse ondate di immigrazione hanno creato sottogruppi tra i cinesi d’oltremare, gli immigrati hanno raggiunto il sud-est Asiatico, nord America, Oceania, Caraibi, America Latina, Sud Africa e Russia. Nel 19° secolo, quando l’età del colonialismo era al suo apice ha avuto inizio la grande diaspora cinese. In molte colonie mancavano molti lavoratori. Contemporaneamente, nelle province di Fujian e Guangdong vi fu un’ondata d’emigrazione a causa della povertà e della distruzione causata dalla rivolta dei Taiping. Durante l’impero Qing i sudditi furono costretti a lavorare all’estero sotto le potenze coloniali.

Molti di questi emigranti cinesi nei paesi occidentali erano già cinesi d’oltremare, in particolare dal 1950 al 1980, un periodo durante il quale la RPC aveva posto severe restrizioni all’immigrazione dei suoi cittadini. Nel 1984, la Gran Bretagna ha accettato di trasferire la sovranità di Hong Kong alla Repubblica popolare cinese. Questo evento ha innescato una nuova ondata di migrazione verso il Regno Unito (soprattutto in Inghilterra), Australia, Canada, Stati Uniti, America Latina e in altre parti del mondo. Le proteste di piazza Tiananmen del 1989 inoltre hanno accelerato la migrazione. L’ondata migratoria si è ristabilizzata dopo la cessione di Hong Kong nel 1997. Dopo gli incidenti di piazza Tiananmen, le domande per visti d’immigrazione sono aumentate in ogni consolato a Hong Kong. Infatti, molti cittadini di Hong Kong hanno altre cittadinanze o dispongono di visti in corso per altri paesi, per cui se dovesse presentarsi la necessità, possono lasciare Hong Kong immediatamente.

I caraibici cinesi

I caraibici cinesi (加勒比华人) sono persone di origine etnica cinese che vivono nei Caraibi. Ci sono piccoli ma significativi nuclei di cinesi e dei loro discendenti in tutti i paesi delle Grandi Antille. Fanno tutti parte della grande diaspora cinese. Tra il 1853 e il 1879, 14.000 lavoratori cinesi sono stati importati nei Caraibi britannici con un contratto di lavoro vincolato nelle piantagioni di zucchero. Si stabilirono in tre sedi principali: Giamaica, Trinidad e Guiana britannica (ora Guyana). Quando l’importazione si concluse nel 1879, la popolazione diminuì costantemente, soprattutto a causa dell’emigrazione a Trinidad e Suriname.

L’immigrazione cinese a Cuba ebbe inizio nel 1847, quando i lavoratori cantonesi a contratto furono portati a lavorare nei campi di zucchero, questi diffusero la religione buddista. Centinaia di migliaia di lavoratori cinesi provenienti da Hong Kong, Macao e Taiwan nel corso dei decenni successivi sostituirono e / o lavorarono al fianco degli schiavi africani. Dopo aver completato i contratti da 8 anni o comunque ottenuta la propria libertà, alcuni immigrati cinesi si stabilirono definitivamente a Cuba, mentre la maggior parte rimase in attesa del permesso per il rimpatrio. Quando gli Stati Uniti promulgarono la Chinese Exclusion Act il 6 maggio del 1882 molti cinesi negli Stati Uniti fuggirono a Porto Rico, Cuba e in altri paesi dell’America Latina, dove stabilirono delle piccole nicchie e iniziarono a lavorare in ristoranti e lavanderie.

I canadesi cinesi

Lavoratori cinesi delle ferrovie.
Lavoratori cinesi delle ferrovie.

I canadesi cinesi (华裔加拿大人) sono canadesi di totale o parziale origine cinese. La comunità cinese in Canada è una tra le dei più grandi comunità cinesi d’oltremare ed è la seconda più grande in America del Nord, dopo gli Stati Uniti, la settima più grande della diaspora cinese. Il primo cinese registrato in Canada risale al 1788. Si tratta di un gruppo di circa 70 carpentieri cinesi provenienti da Macao assunti dal capitano britannico ribelle John Meares. Quando il British Columbia ha accettato di unirsi alla Confederazione nel 1871, una delle condizioni era che il governo costruisse una ferrovia che collegasse il British Columbia al Canada orientale, da realizzare in un arco di 10 anni.

I politici e gli elettori del British Columbia insistettero sul taglio dei costi del progetto con l’impiego di lavoratori cinesi per costruire la ferrovia. In origine, nel 1880 Andrew Onderdonk, a capo di una delle principali imprese di costruzione della Canadian Pacific Railway, assunse lavoratori cinesi dalla California. Quando la maggior parte di questi decise di abbandonare l’impiego preferendo i giacimenti auriferi, Onderdonk ed i suoi agenti firmarono diversi accordi con gli imprenditori cinesi di Guangdong, Taiwan e anche attraverso le imprese cinesi che si trovavano a Victoria. Questi contratti portarono più di 5.000 lavoratori dalla Cina via nave. Inoltre ne furono reclutati oltre 7.000 dalla California. Questi due gruppi di lavoratori furono la forza principale per la costruzione del sette per cento del chilometraggio. Verso la fine del 1881, il primo gruppo di lavoratori cinesi,si ridusse a meno di 1.500, Onderdonk si mise direttamente in contatto con uomini d’affari cinesi a Victoria, in California e Cina per ottenere altri lavoratori in Canada.

Nel 1885 venne introdotta una legge con restrizioni sull’immigrazione cinese ed il governo canadese decise di imporre una tassa pro capite per ogni persona cinese che cercava di emigrare in Canada. I cinesi sono stati l’unico gruppo etnico che doveva pagare tale imposta. Nel 1923, il governo aveva vietato l’immigrazione cinese anche se numerose esenzioni venivano concesse agli uomini d’affari, al clero, agli studenti e ad altri che non venivano ritenuti del tutto immigrati. Alcuni dei lavoratori cinesi che erano stati ingaggiati per i lavori della ferrovia si stabilirono in Canada.

La maggior parte non aveva potuto portare il resto della propria famiglia, nemmeno i parenti più stretti, a causa delle restrizioni governative e delle enormi spese per il ricongiungimento. Questi istituirono delle Chinatown nelle città. Durante la Grande Depressione, la vita era ancora più dura per i cinesi di quanto lo fosse per gli altri canadesi. Da quando il Canada ha firmato la Carta delle Nazioni Unite dei diritti dell’uomo, a conclusione della seconda guerra mondiale, il governo canadese ha dovuto abrogare la Chinese Exclusion Act. Dal 1947 fino ai primi anni del 1970, gli immigrati cinesi in Canada provenivano per lo più da Hong Kong, Taiwan, o Sud-Est asiatico. I cinesi della mainland che erano ammissibili al programma di ricongiungimento familiare dovevano visitare l’Alta Commissione canadese di Hong Kong, dal momento che il Canada e la Repubblica Popolare Cinese non avevano relazioni diplomatiche. Dopo il 1997, una parte significativa di immigrati cinesi ha scelto di tornare a Hong Kong. Nel 21° secolo, l’immigrazione cinese da Hong Kong è scesa bruscamente e la più grande fonte d’immigrazione cinese è dalla Cina continentale. Un numero minore proviene da Taiwan.

Oggi, la Cina supera Hong Kong e Taiwan come numero di immigrati. Nel 2010, quando la Cina è diventata la seconda potenza economica più grande nel mondo dopo gli Stati Uniti, la sua crescita economica ha scatenato anche maggiori opportunità di immigrazione cinese dalla Cina continentale. Un sondaggio del 2011 ha mostrato che il 60% dei milionari cinesi ha intenzione di emigrare, ed il 37% di questi intervistati vuole immigrare in Canada. Molti paesi stranieri come il Canada sono presi in grande considerazione dai ricchi cinesi, per via del loro sistema di assistenza sociale migliore, una maggiore qualità dell’istruzione e una maggiore opportunità per gli investimenti. I principali motivi per cui gli uomini d’affari vogliono trasferirsi all’estero sono le opportunità d’istruzione per i loro figli, le cure mediche avanzate ed il peggioramento dell’inquinamento nella Cina continentale.

I cinesi americani

I cinesi non furono immuni alla febbre dell'oro.
I cinesi non furono immuni alla febbre dell’oro.

La comunità degli americani cinesi è la più grande comunità cinese d’oltremare al di fuori dell’Asia. I primi immigrati cinesi sono arrivati nel 1820. Secondo i dati del governo degli Stati Uniti, erano 325 gli uomini arrivati prima del 1849, anno in cui per via del California Gold Rush, fu richiamato un numero significativo di lavoratori provenienti dalla Cina per estrarre l’oro ed eseguire i lavori più umili. Vi furono 25.000 immigrati nel 1852 e 105.465 nel 1880. Dato che il numero dei lavoratori cinesi aumentava, crebbe un forte sentimento anti-cinese tra gli altri lavoratori. Questo diede origine ad una legislazione che mirava a limitare l’ingresso di altri lavoratori cinesi negli Stati Uniti. Al fine di non creare scontri diplomatici tra Stati Uniti e Cina, quest’ultima accettò di limitare l’immigrazione negli Stati Uniti. La Chinese Exclusion Acts non fu abrogata fino al 1943, ed avvenne solo per il fatto che gli Stati Uniti si allearono con la Cina contro il Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 90% degli immigrati cinesi era di sesso maschile ed a causa dell’esclusione, pensavano solo a guadagnare per poi ritornare in Cina e creare una famiglia. Quelli che rimasero in America si trovavano di fronte alla mancanza di spose cinesi, perché alle donne cinesi, dopo il 1872, era concesso di immigrare negli Stati Uniti in numero molto limitato.

A seguito del Quattordicesimo Emendamento nel 1898 negli Stati Uniti per decisione del giudice della corte suprema, Wong Kim Ark, tutti i nati di etnia cinese negli Stati Uniti erano cittadini americani. Verso la metà del 1850, i cinesi che vivevano a New York City erano tra i 70 ed i 150 e 11 di loro si erano sposati con donne irlandesi. Il 6 agosto 1906, Il New York Times riportava che erano 300 le donne americane-irlandesi sposate con uomini cinesi a New York, mentre molti altri convivevano. Dall’inizio del 20° secolo vi è stato un incremento del tasso fino al 55% degli uomini cinesi a New York che hanno contratto matrimoni multietnici, questo dato numerico è costate dal 1920, ma ha subito un calo ed ha toccato il 20% nel 1930.

Di Dominique Musorrafiti

https://en.wikipedia.org/wiki/Multiracial
https://en.wikipedia.org/wiki/Overseas_Chinese
https://en.wikipedia.org/wiki/Chinese_Caribbean
https://en.wikipedia.org/wiki/Chinese_Canadians
https://en.wikipedia.org/wiki/Chinese_Americans

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