Il PIL cinese del terzo quarto cresce del 6,7% grazie all’edilizia, il debito cresce

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Il PIL cinese nel terzo quarto del 2016 ha continuato ad espandersi del 6,7% confermando le previsioni di Beijing, grazie al settore bancario e quello immobiliare, andando ad incidere sul debito.

Crescita stabile

I dati del pil cinese che sono arrivati ci presentano una situazione che si sta andando a stabilizzare ma che allo stesso tempo fa sempre più affidamento agli investimenti governativi e all’edilizia per la crescita, mentre gli investimenti privati e le esportazioni rimangono stagnanti.

Secondo alcuni economisti l’ostinazione di Beijing di volere centrare le previsioni di inizio anno che vedono una crescita del PIL dal 6,5% al 7%, potrebbe nascondere un’insidia, minando il progetto pianificato di riforme e la salute generale della seconda economia mondiale. Il problema di tale ambizioso obiettivo è la crescita del debito, essendo il PIL sostanzialmente ingrossato grazie ad investimenti pubblici e al mercato immobiliare che come ben sappiamo è una mina vagante.

Gli investimenti governativi e l’edilizia hanno dato soprattutto impulso al settore delle materie prime e della loro lavorazione: la domanda di materie prime, di cemento e acciaio difatti è stata buona.

Il settore immobiliare cinese

Come sempre le maggiori incertezze provengono dal settore immobiliare, vera e propria croce e delizia della rapida crescita economica cinese degli ultimi anni e che vale il 15% del PIL cinese. Gli investimenti sono accelerati mentre le vendite di case sono salite. Il settore è cresciuto del 7,8% in un anno e le vendite sono aumentate del 34%, mentre l’apertura di nuovi cantieri è diminuita del 19,4%. Alcuni interventi per limitare il mercato da parte del governo vanno interpretati in ottica anti speculativa. Finantoché l’immigrazione nelle città dalle campagne continuerà, il mercato non crollerà.

Il debito cinese in crescita costante

L’altro lato della medaglia di questa pioggia di investimenti è il rapporto tra debito e PIL che ora è arrivato al 250%. Secondo alcuni economisti potrebbe essere in vista nei prossimi tre anni una crisi bancaria. Secondo Zhou Hao di Commerzbank a Hong Kong ha affermato che le misure di calmierazione del mercato immobiliare peseranno sull’economia cinese nei prossimi quarti. Secondo invece Sheng Laiyun, portavoce dell’ufficio di statistica cinese, l’impatto delle misure non sarà molto grande nel breve periodo.

pil cinese
RMB cinesi.
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