KU QIAN un film di Wang Bing

Presentato a Venezia 73 nella sezione Orizzonti, Ku Qian, Denaro Amaro, è un film documentario di Wang Bing sulle condizioni di vita di tre giovani migranti provenienti dallo Yunnan.

In una città che cresce in maniera esponenziale, nell’Est industriale della Cina, gli emigranti accorrono con il sogno di una vita migliore. Ma quello che trovano è ben diverso. Qualche piccola opportunità e delle condizioni di vita misere, le quali spingono le persone, anche le coppie, in relazioni violente e oppressive. Xiao Min, Ling Ling e Lao Yeh sono alcuni di questi personaggi del presente amaro della Cina di oggi.


Conferenza stampa e photocall del film “Ku Qian” (Denaro amaro) di Wang Bing (Orizzonti)

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Ku Qian di Wang Bing

Durata : 152 minutes.
Formato : Digital cinema 2K ; 16 : 9 ; Color.
Audio : 5.1.
Lingua : Mandarino, dialetti Anhui, Yunnan e Henan.
Paesi produttori : Francia, Hong Kong

Nella provincia dello Yunnan, Xiao Min, una ragazza di quindici anni, si imbarca in una lunga avventura. Dopo aver lasciato la propria famiglia, cerca di farsi strada con una nuova vita in compagnia di sua cugina Sun. Insiema, vanno a lavorare in una città industriale dell’Est della Cina, come molti altri giovani che viaggiano attraverso migliaia di kilometri in autobus o in treno. Sul suo posto di lavoro, Xiao Min incontra un’emigrata come lei, Ling Ling, che è in città da lungo tempo. Abbastanza da soffrire di disturbi del sonno, di ansia, di stress. Tutti problemi che immiseriscono la sua esistenza. La relazione con suo marito è in crisi, e il vivere con poche risorse li spinge ad avere dei conflitti a volte violenti. Vittima di un incidente di lavoro, suo marito ha perso la mano destra e con essa  i propri sogni. Ling Ling è abbastanza coraggiosa da tenergli testa, ma a quanto sembra sono soprattutti gli amici e i clienti del negozietto che frapponendosi evitano il peggio. Uno di questi buoni samaritani, Lao Yeh, di quarant’anni, è uno dei più anziani residenti del quartiere. Lao Yeh è innamorato di una sua collega di lavoro, una donna sposata con laquale ama passare il tempo a chiaccherare. La sua vita per il resto è piuttosto vuota, se non fosse per le discussioni con il suo compagno di dormitorio, Huang Lei, che è sempre lì a lamentarsi degli abusi del padrone e della miseria del salario.

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Nota del regista

Ku Qian segue tre giovani che lasciano la loro terra natale, la provincia dello Yunnan, per cercarsi il primo lavoro in una delle affaccendate città industriale della costa, un posto con il più alto numero di lavori part time. La macchina da presa li accompagna tenendosi a stretta distanza, catturando le loro vere emozioni nel lavoro quotidiano e osservando il loro disappunto quando ricevono i loro magri salari. Il denaro non è mai stato così importante nella società cinese. Oggi tutti desiderano di diventare ricchi. Ma la realtà è tutti vivono in un’illusione. La vita è ancora dura dovunque si guardi. In un era fatta di chimere e di scorramenti, spesso mentiamo a noi stessi, nascondiamo i nostri sentimenti per vivere una vita conforme. “Interrogarsi” è diventato il tema centrale dell’opinione pubblica cinese di oggi. Ho fatto ricorso a inquatrature che, passando da un soggetto ad un altro fanno, della macchina da presa un ascoltatore che permette agli altri di raccontare le loro storie.

Wang Bing

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Wang Bing è nato nello Xian, nella provincia dello Shaanxi, in Cina, nel 1967. Ha studiato fotografia e cinema alla Film Academy di Pechino. Ha cominciato la sua carriera come cineasta indipendente nel 1999. Scoperto nel 2003, West of the Tracks, un documentario di più di 9 ore, ha incontrato un grande successo internazionale. Oltre il lavoro di documentarista, Wang Bing è anche attivo come ideatore di istallazioni video, ha diretto diversi film di finzione e ha iniziato un lavoro notevole nel campo della fotografia. Le sue opere sono state selezionate in diversi festival. Riconosciuto dalla critica come uno dei più importanti artisti cinesi contemporanei e cineasti del proprio tempo, Wang Bing è stato celebrato in importanti musei con delle retrospettive di tutto il suo lavoro, come nel caso, recentemente, del Centro Pompidou di Parigi.

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