LA LEGGENDA DEL SERPENTE BIANCO, L’OPERA DI PECHINO, IERI E OGGI

L’Opera di Pechino è una delle espressioni più elevate e complesse del teatro cinese tradizionale.

Altamente codificata, è difficile da comprendere e apprezzare a fondo per chi non ne sappia interpretare i simboli e i modelli ricorrenti.

Ciclo di conferenze 22 e 29 aprile, 6 e 13 maggio

Qual è il significato dei costumi utilizzati sulla scena? Qual è il valore da attribuire al trucco degli attori, una vera e propria arte a se stante? A queste e molte altre domande risponderà un ciclo di incontri dedicati all’Opera di Pechino organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano.

Il ciclo è stato pensato per preparare il pubblico alla rappresentazione di “The Legend of White Snake – La Leggenda del Serpente Bianco”, piéce tra le più famose dell’Opera di Pechino, in programma al Piccolo Teatro Strehler il 30 e 31 maggio 2013.

Quattro gli incontri di approfondimento, che si terranno lunedì 22 e 29 aprile e 6 e 13 maggio dalle 17 alle 18.30 presso il Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2, Milano, MM1 Cordusio), per scoprire diversi aspetti dell’Opera di Pechino: dalla storia di Mei Lanfang, l’attore che ha reso celebre l’Opera in tutto il mondo, all’uso di trucchi e costumi per definire personaggi e rango sociale di ciascuno; dal ruolo ricoperto dalla Leggenda del Serpente Bianco nella tradizione cinese, alla sua rivisitazione, in tempi moderni, dalla televisione, dal grande schermo e perfino dai nuovi media.

Gli incontri saranno tenuti da esperti italiani e cinesi e saranno in italiano e cinese (con traduzione nell’una o nell’altra lingua), con l’intento di avvicinare un pubblico variegato e di favorire un migliore scambio interculturale.

L’ingresso agli incontri è libero con prenotazione (tel. 02.50321675 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00; [email protected]).

PROGRAMMA

Lunedì, 22 aprile

Mei Lanfang e l’Opera di Pechino

con Fu Haifeng (conferenza in cinese, con traduzione in italiano)

lunedì, 29 aprile

La “Leggenda del Serpente Bianco” nella tradizione cinese e nel mondo

con Fu Haifeng (conferenza in cinese, con traduzione in italiano)

Lunedì, 6 maggio

Trucco e costumi nell’Opera di Pechino: una tradizione da decodificare

con Elettra Casarin (conferenza in italiano, con traduzione in cinese)

Lunedì, 13 maggio

La muta del Serpente Bianco

con Valeria Varriano (conferenza in italiano, con traduzione in cinese)

I RELATORI

Elettra Casarin, sinologa, laureata con lode in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, è studiosa di storia del costume cinese e del tessuto antico. Tiene corsi e conferenze inerenti vari aspetti della cultura e della storia dell’arte cinese, in particolare sulla storia del costume e del tessuto.

È autrice di numerosi articoli, saggi e recensioni nonché del volume In Cina per lavoro, usi, costumi, parole (Zanichelli, 2012). Collabora regolarmente con le riviste Quaderni Asiatici, edito dal Centro di Cultura Italia-Asia di Milano, e Jacquard – pagine di cultura tessile, edito dalla Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze.

Dal 2011 insegna lingua e cultura cinese presso il Liceo Classico “Virgilio” di Mantova operando nel contempo come mediatore linguistico e culturale in altri istituti superiori mantovani.

Fu Haifeng è calligrafo e docente di lingua cinese all’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano.

Valeria Varriano ha studiato a Napoli presso l’Università degli studi “L’Orientale” – dove ottenuto il dottorato di ricerca in Orientalistica – e in Cina presso l’Università di lingua e cultura e l’Università del popolo di Pechino.

Le sua attività di ricerca è incentrata sull’analisi della produzione televisiva cinese vista sia come prodotto culturale all’interno della fitta rete di rapporti con la letteratura, sia come agente attivo nella formazione delle rappresentazioni sociali della Cina del secondo millennio.

Sul tema ha pubblicato diversi saggi tra cui la monografia Televisione in Cina. uno specchio convesso sulla realtà degli anni novanta (2006),  “Confucio in tv risponde alle domande di un presente inquieto” (in Silvia Pozzi, Confucio re senza corona, 2011) e “Cucine e sapori glocali nella televisione cinese” (Mondo cinese 151, 2013).

Per ulteriori informazioni:

Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano

tel. 02.50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 13.00)

[email protected]

www.istitutoconfucio.unimi.it

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