MADE IN JAPAN – il cinema giapponese al Far East Film Festival 15

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Battono bandiera nipponica 3 dei film più rappresentativi dell’edizione 2013: I Have to Buy New Shoes di Kitagawa Eriko, See You Tomorrow, Everyone di Nakamura Yoshihiro e A Story of Yonosuke di Okita Shuichi.

UDINE – 3 racconti narrati sottovoce, 3 quadri dipinti ad acquerello: è l’estrema delicatezza, estetica ed emotiva, il filo rosso che congiunge tre dei film più rappresentativi del Far East Film Festival 2013.

Una memorabile selezione giapponese dove incontreremo altrettanto memorabili variazioni sul tema della commedia: I Have to Buy New Shoes di Kitagawa Eriko, See You Tomorrow, Everyone di Nakamura Yoshihiro (uno dei grandi ospiti dell’imminente quindicesima edizione!) e A Story of Yonosuke di Okita Shuichi.

Scritto e diretto con felice mano femminile, I Have to Buy New Shoes (anteprima europea) è una ballata sentimentale priva di facili sdolcinatezze che, riflettendo sulle imprevedibili geometrie del destino, descrive in punta di piedi la magia e lo struggimento di un incontro d’amore.

Come Prima dell’alba, ma con una Parigi davvero mozzafiato al posto di Vienna, e meglio di Prima dell’alba, perché i personaggi sanno dialogare senza sommergersi di parole! Valore aggiunto del film, che trova nell’eleganza visiva la sua cifra più immediata, la colonna sonora griffata dal sempre grande Ryuichi Sakamoto.


Dalla Parigi sfumata dei colori pastello si passa ai confini invalicabili, decisi, della città nella città descritta in See You Tomorrow, Everyone (anteprima internazionale). Con quest’opera Nakamura, uno dei registi-chiave del cinema giapponese contemporaneo, ritorna dopo il successo di Fish Story (FEFF 2009) e Golden Slumber (FEFF 2010) a uno dei suoi temi preferiti: il piccolo grande uomo che diventa eroe. È la storia di Satoru, nato e cresciuto in un affascinante complesso condominiale (The Projects/Danchi), ai margini della metropoli.

Uno dei tanti progetti abitativi costruiti gli anni del boom del dopoguerra che, lentamente, saranno abbandonati diventando fatiscenti domicili per emigranti dell’ultima ora. Satoru presidia il Danchi con tutta la sua forza e la sua anima: per lui, “il complesso” è il paradiso sociale dove lavorare, innamorarsi, ricrearsi e dove veder finalmente coronato il suo sogno di felicità personale e collettiva… Nakamura, con abilità da vero maestro, spinge lo spettatore a parteggiare per Satoru, ad accettare la sua sfida, folle e visionaria, e lottare al suo fianco fino alla fine!

Come See You Tomorrow, Everyone, comincia negli anni Ottanta anche A Story of Yonosuke (anteprima europea), dolcissima lettura cinematografica di un fatto di cronaca che il regista, giocando con l’anima lucente dei personaggi e non certo con i freddi resoconti giornalistici, lascia irrompere nella rappresentazione solo attraverso minuscoli fast forward.

Una malinconica e divertente riflessione sul tempo che passa affidata al teenager Yonosuke, tanto buffo e maldestro quanto incline all’altruismo, e all’irresistibile galleria di personaggi secondari. Una favola vera, semplice e quotidiana, che avvolge lo spettatore minuto dopo minuto e lo commuove, profondamente, mentre ancora sulle labbra gli si muove l’ennesimo sorriso…

Il Far East Film Festival 15, attesissimo a Udine dal 19 al 27 aprile prossimi, punterà lo sguardo sul presente e sul futuro del cinema popolare asiatico, attraverso 60 titoli che attingono alle migliori produzioni degli ultimi mesi.

Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Indonesia, Filippine, Taiwan: tra anteprime europee e internazionali, tra potenti blockbuster e preziosi outsider, la ricca mappa 2013 non deluderà certo le aspettative del vastissimo Far East people.

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