Ai Weiwei: le proteste anti giapponesi sono state guidate da Beijing

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Secondo Ai Weiwei, il controverso artista cinese, le proteste anti giapponesi sono state innescate volontariamente dai leader di Beijing.

Le dichiarazioni sono giunte in seguito alle recenti dimostrazioni contro l’auto dell’ambasciatore americano a Pechino che é stata circondata e danneggiata dai manifestanti. Il filmato a corredo dell’articolo é stato girato dallo stesso Ai Weiwei. Ai stava visitando l’appartamento di un amico vicino all’ambasciata americana quando ha sentito le urla di una cinquantina di manifestanti che avevano preso di mira l’auto dell’ambasciatore americano Gary Locke e avevano danneggiato la bandiera statuinitense fino all’intervento delle forze di polizia.

“Sono rimasto abbastanza sorpreso perché tutti sappiamo che queste dimostrazioni (contro il Giappone) sono state organizzate dalle autoritá” ha affermato Ai.

L’ambasciatore americano ha detto che non si é mai sentito in pericolo durante le dimostrazioni, ma ha incontrato membri del ministero degli esteri cinese per incoraggiarli a fare di tutto per proteggere il personale americano in Cina.

Ai ha ribadito che i leader di Beijing sono decisamente naive nel cercare di porre un freno a queste proteste. Secondo l’artista cinese, i leader hanno cercato di farle passare come dimostrazioni spontanee ma vi sono numerosi dettagli che hanno fatto capire che si trattava di proteste pianificate. Pensare di utilizzare queste strategie nel contesto internazionale odierno é peró semplicemente ridicolo. Ai Weiwei conclude il ragionamento: tutti sappiamo come finiscono le vere proteste in Cina. Il ricordo dei fatti del giugno del 1989 é ancora vivo. Quella di Ai Weiwei non é l’unica voce dissonante nel coro anti giapponese. Anche Li Chengpeng, un giornalista investigativo che conduce uno dei blog di maggiore successo in Cina, ha criticato i motivi alla base delle contestazioni. “Alcuni dicono che dovremmo boicottare i prodotti giapponesi tanto per far capire ai giapponesi che facciamo sul serio, ma che tipo di lavaggio del cervello hanno fatto per affermare che comprare giapponese é un atto di tradimento?”

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