Cibi cinesi da evitare o da consumare con moderazione

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Xinhuanet recentemente si è preoccupata della dieta dei netizen ed ha deciso di pubblicare una breve lista di alcuni cibi cinesi o ingredienti che vengono assunti comunemente, ma che possono risultare nel tempo dannosi per il corpo.

Per mantenersi in salute infatti è bene che alcuni di questi cibi siano consumati moderatamente, mentre altri, come suggerisce la testata cinese, forse sarebbe meglio evitarli a priori. Nella lista Xinhua non si pone alcuno scrupolo nell’includere cibi tradizionali, cibi di elevato consumo dalla maggior parte della popolazione cinese ed anche ingredienti fondamentali della cucina cinese.

E’ sconsigliato o da moderare l’assunzione dei seguenti cibi:

Lo “Stinky tofu”, ovvero il tofu puzzolente, croce o delizia per molti stranieri, un cibo che si ama o si odia, non vi sono mezze vie. Xinhua riferisce che questa specialità di tofu può essere facilmente contaminata da microbi che si formano nel processo di fermentazione e quindi può contenere grandi quantità di azoto basico volatile e solfuro di idrogeno, i quali corrompono e decomprimono l’assunzione delle proteine. Questo tipo di tofu, risulta nocivo per il corpo umano. Da ricordarsi che vi sono diverse varianti di “stinky tofu” che si differenziano tra di loro per i tempi di fermentazione, infatti se ne possono trovare alcuni che presentano una leggera oppure molto folta peluria, altri che nei ristoranti vengono presentati prefritti, nei quali non è visibile la peluria ed altri ancora dal colore nero, quest’ultimo è venduto anche per le strade come snack fritto e si riconosce facilmente per il suo odore molto forte e pungente.

“Song hua dan”, le uova preservate di anatra (conosciute anche come uova dei cento anni o uova dei mille anni) sono anchesse una di quelle specialità che mettono in disaccordo gli stranieri che amano la cucina cinese, infatti furono inserite lo scorso anno nell’elenco dei cibi più disgustosi del mondo, poiché a causa della presenza di idrossido di sodio e la quantità di ammoniaca generata durante la preparazione, l’uovo finito presenta sempre un gusto alcalino molto forte che viene mitigato, a volte nella preparazione del piatto, dall’uso di salsa di soia. La ricetta tradizionale popolare, per produrre queste uova preservate prevede che le uova fresche siano messe in ammollo in calce viva mescolata con acqua e sale. Ora si possono trovare uova impregnate, per un periodo di tempo tra i 40 e 60 giorni, in un liquido composto da soda caustica, salata e foglie di tè. Un altro metodo di preparazione in alcune regioni prevede che vengano avvolte, sgusciate individualmente, in una miscela di argilla contenente ossido di calcio, sale e bucce di grano in modo tale da diventare commestibili in 2 o 3 settimane. Ma vi sono anche uova realizzate con grandi quantità di piombo, quindi Xinhua avverte che questo cibo può causare avvelenamento da piombo, oppure una carenza di calcio.

“Glutammato monosodico”, ovvero l’esaltatore di saporità principe della cucina cinese, lo si assume in ogni piatto cinese cotto oppure viene lievemente cosparso ed aggiunto in alcuni cibi freddi o crudi (ndr. in alcuni ristoranti è anche presente sulle tavole, tra i condimenti, accanto alla salsa di soia), in occidente è un componente costante dei dadi da brodo e si può trovare nei preparati granulari per il brodo. Viene consigliato di non superare una dose di 6 milligrammi per persona al giorno, poiché si avverte che un’eccessiva assunzione di acido glutammico e quindi un suo alto contenuto nel sangue può limitare le funzioni di calcio e magnesio nell’organismo causando sintomi, come mal di testa o temporanea nausea. Nei casi peggiori, possono anche insorgere complicazioni più serie.

Da sapere che questo ingrediente ha generato in occidente la psicosi della “sindrome del ristorante cinese” ovvero un insieme di sintomi che si manifestano contemporaneamente quali senso di bruciore su tutto il corpo, senso di pressione facciale, cefale, ansia, formicolio, dolori al torace, alterazioni della sensibilità e dolori al capo e al collo, bruciori nella zona della nuca, nausea, sudorazione e difficoltà respiratorie. La sindrome prende il suo nome dal dottor Robert Ho Man Kwok, che nel 1968, in una sua lettera descrive di riscontrare questa “strana sindrome ogni qualvolta mangia in un ristorante cinese”. Test clinici su persone che dichiararono di soffrire della suddeta “sindrome” non confermarono che il glutammato monosodico fosse l’agente responsabile. La sua assunzione però può produrre effetti collatetali direttamente legati alla dose assorbita ed i sintomi chiaramente possono variare da individuo ad individuo.

Fangbian mian,ovvero gli spaghetti istantanei che si possono acquistare in Cina in qualsiasi negozietto o supermercato. I cittadini cinesi vengono avvertiti che le mono porzioni contengono un elevato numero di coloranti alimentari e conservanti, mangiarne troppi, può risultare a lungo termine dannoso per il corpo.

“Salamoie”,i sottaceti cinesi, che si possono trovare nei ristoranti in grandi giare o possono essere acquistati in buste come snack (ndr. Spesso accompagnati dalla scritta in inglese che sono un alimento consigliato per gli studenti) o  si possono trovare aggiunti come condimento per gli spaghetti istantanei. Di solito possono essere serviti come antipasti gratuiti, al posto dei semi, nei ristoranti, mentre si attende l’arrivo delle pietanze, oppure come condimento nei piatti di verdure o legumi. Queste salamoie contengono nitrosi ammine che possono diventare cancerogene.

L’ “Impasto fritto”(youtiao), una specialità delle colazioni cinesi, presente anche nei menù dei fast food occidentali su territorio cinese, o preparato per strada come snack. Questo impasto fritto contiene composti inorganici come l’alluminio generato nella pasta tramite la frittura in pentole non adeguate. Il composto non essendo facile da espellere può diventare velenoso per il cervello e per le cellule nervose, quindi l’assunzione quotidiana negli anni può causare demenza in età anziana.

Nella lista viene incluso anche l’ “Arrosto di manzo e montone”, ma nello specifico si menziona di astenersi dalla specialità realizzata con la carne affumicata. Poiché nel processo (ndr. Nei tradizionali mercati cinesi all’aperto è anche possibile assistere alla tostatura, per rendere la carne affumicata. La pratica è realizzata tramite fiamma ossidrica) vengono prodotte delle sostanze nocive, come il benzopirene, che è cancerogeno. Solo nei ristoranti dove si accede alla cucina e si può vedere ed ordinare direttamente la carne per il piatto richiesto si può sapere se la carne in questione sia stata affumicata oppure no.

Inoltre Xinhua invita anche a prestare attenzione al consumo di “Fegato di maiale” a causa degli alti valori di colesterolo che possono indurre arteriosclerosi ed aumentano la possibilità di malattie cardiovascolari.

topic: cucina cinese,cibi cinesi,cibi cinesi dannosi per la salute

Fonte: Xinhuanet.com

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