Mangiare la placenta umana – quali benefici?

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La placenta umana è un ingrediente della Medicina Tradizionale Cinese.

Oltre che dalla MTC, la placentofagia è incoraggiata da alcune correnti della New Age, dalle “medicine” olistiche, alternative, etc.

In effetti, dal momento che la placenta contiene alti livelli di prostaglandine che stimolano il restringimento dell’utero e un discreto quantitativo di ossitocina che stimola i muscoli delle mammelle a rilasciare latte, in natura, viene regolarmente consumata da un gran numero di animali (erbivori, insettivori, carnivori e onnivori) al momento del parto. Secondo i suoi sostenitori inoltre, il consumo di placenta aiuterebbe le neo mamme a sconfiggere la depressione post parto.

Ma per la medicina moderna, mangiare la placenta è un atto sostanzialmente inutile e fine a se stesso dal momento che i benefici della placenta sono evidenti su persone o animali malnutriti. In presenza di una corretta alimentazione insomma, non cambia nulla. Maggie Blott portavoce del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists afferma senza mezzi termini l’inutilità di questo atto. Ma torniamo alla Cina. Nella MTC si chiama Ziheche (placenta secca) e viene utilizzata per curare l’infertilità, l’impotenza, l’asma, la depressione post parto e altre condizioni. Attorno al suo consumo si è creato un mercato dai contorni poco chiari e che lascia qualche perplessitá .

Su Taobao ad esempio è possibile trovare innumerevoli prodotti a base di placenta umana, il cui costo varia notevolmente. Secondo alcune fonti, in Cina vi sarebbero più di 10.000 prodotti che contengono placenta umana (da 1 a 20.000 rmb). Se mai vi capiterà di partorire un bambino in Cina vi verrà chiesto se vorrete consumare la placenta. Se rifiutate e non desiderate che la vostra placenta venga rivenduta su taobao per essere consumata da un estraneo, dovrete esplicitamente chiedere l’incenerimento.

Altrimenti la placenta, senza il vostro consenso, verrà quasi certamente rivenduta a dei fornitori che regolarmente visitano i principali ospedali per fare incetta di scorte. La placenta poi viene trattata, analizzata e ripulita in modo tale da farle riacquistare il colore originario.

Il costo di una placenta fresca è di 2 euro circa (20 rmb) al pezzo che poi viene rivenduta a 3,5 euro (35 rmb circa). Per produrre uno Ziheche di buona qualità si deve tagliare il cordone e le membrane utilizzando una lama affilata. Bisogna poi dividere la placenta in due o tre parti e metterla in un frullatore fino a che non assumerà l’aspetto di carne macinata. Una volta disidratata la si deve triturare nuovamente finchè non sarà diventata una polvere. Una volta in questo stato si possono finalmente riempire le capsule che poi verranno vendute ai clienti. Una placenta è sufficiente per realizzare 60-100 capsule. La dose giornaliera suggerita è tra le sei e le quindici capsule. Da notare che nelle confezioni di questi prodotti si fa esplicito richiamo al fatto che la Medicina Moderna ne esalterebbe le virtù, cosa falsa come abbiamo visto. Secondo alcune teorie inoltre la placentofagia è una forma di autocannibalismo (come la tricofagia, mangiarsi i capelli o le unghie).

Nella Cucina Cinese ( e non solo)

Sia nella cucina cinese che in quella occidentale, il consumo di placenta umana non è esclusivamente confinato al settore medico. In Cina viene consumata preferibilmente in zuppe o nei tortellini. In rete potete trovare numerose ricette.

Qui e qui potete trovare alcuni link di venditori di placenta su Taobao.com.

Fonti

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