Il Tao della truffa: qigong e superstizione in Cina degli anni ’80 e ’90

Uno scettico Alberto Sordi, nel film “Sono un fenomeno paranormale”, recandosi in India per smascherare i santoni indiani, finisce ben presto per diventare a sua volta un involontario santone.

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Le indagini di Sima Nan, giornalista ed ex adepto, invece sono state più sfortunate, e la sua curiosità lo ha portato ad essere picchiato, emarginato, ridicolizzato e minacciato da alcuni esponenti delle scuole di Qigong che ha cercato di investigare.

Sima Nan proviene da una famiglia di guaritori in grado di utilizzare la forza del qigong per curare alcune malattie. Sia il nonno che il padre difatti esercitavano questo mestiere e tra i primi fedeli reclutati vi erano amici e parenti. Il destino di Sima Nan sembrava già scritto: avrebbe seguito le orme paterne e sarebbe diventato un grande guaritore e maestro del Qigong. Nel 1977, ancora all’ università, aveva cominciato a studiare il qigong e dopo il suo diploma aveva trovato un lavoro presso il governo centrale a Pechino.

Nel 1981, lo ricordiamo, le autorità cinesi erano fissate con le famigerate “abilità speciali” (teyi gongneng), ovvero un campo della pseudoscienza che studia i poteri psichici. Molti sforzi furono profusi da Pechino per perfezionare la conoscenza di queste discipline, e spesso l’atteggiamento delle autorità fu molto benigno verso le AS: il risultato, come abbiamo visto in questo articolo, fu il proliferare di una lunga serie di truffe che coinvolsero da semplici cittadini fino a intere commissioni governative.

Come ciò sia possibile è tristemente spiegabile. La Cina di Mao, che aveva spietatamente combattuto ogni genere di superstizione, aveva fatto però piazza pulita di ogni sentimento di spiritualità senza allo stesso tempo dare ai cittadini cinesi gli strumenti per analizzare criticamente la realtà quotidiana. Si trattava semplicemente di condannare le superstizioni, perché così voleva il partito.

Sima Nan, ebbe l’opportunità di visionare da vicino le dimostrazioni di molti importanti maestri: piegare cucchiaini con la sola forza del pensiero, spaccare mattoni con la testa senza procurarsi neppure un graffio, etc. Un nuovo mondo fatto di magiche presenze e di poteri nascosti improvvisamente si dischiuse. La curiosità del giovane si rafforzò e Sima cominciò a divorare libri sull’argomento, a cominciare da la “Scienza del Corpo Umano” del medico Qian Xueshen.

Entrò in una commissione chiamata Chinese Human Body Science Association (Associazione Cinese delle Scienze del Corpo Umano), il cui scopo era quello di investigare i casi riguardanti le Abilità Speciali. Umilmente, Sima si rese conto che la sua padronanza della disciplina gongfu era ancora limitata: avrebbe dovuto studiare ancora a lungo e duramente prima di potere dominare la forza della mente. Ad ogni modo, proprio grazie alla sua adesione all’ associazione, ebbe modo di frequentare da vicino molti maestri illuminati. Come dicevamo poc’anzi, negli anni ottanta, il campo delle abilità speciali godeva di molta attenzione da parte della comunità scientifica cinese.

Numerosi erano i scienziati famosi che avevano posato gli occhi sulle AS e sulle possibilità che esse offrivano. Questa attenzione finì per giustificare l’esistenza di queste materie agli occhi di numerose persone, che finirono con l’accettare come un dato di fatto le dichiarazioni sconcertanti dei maestri del qigong. Ben presto però l ‘entusiasmo di Sima venne smorzato difronte all’amara verità. I maestri sembravano più interessati ad arruolare celebrità per rafforzare l’immagine delle loro scuole e ai soldi.

Sima cominciò a osservare con maggiore spirito critico le esibizioni miracolose dei maestri: a una più attenta osservazione si rese conto che le loro magie non erano altro che trucchi per manipolare le persone. Sima, non si scoraggiò e pensò che se costoro non erano altro che dei mistificatori, senza dubbio doveva esserci del vero nella miracolosa forza del qigong. Uno degli elementi più apprezzati e più spirituali della cultura cinese non poteva essere totalmente una truffa dopotutto.

Continuò a osservare i maestri  e i loro trucchi da quattro soldi, ma si rifiutò di etichettare l’intera materia del qigong come una falsità. Ormai, aveva servito i maestri a lungo: svolgeva innumerevoli compiti meno spirituali, come andare ad acquistare elettrodomestici in centri commerciali o seguire le pratiche per l’acquisto d’immobili per prestanome. Fino a questo momento, nell’organizzazione Sima aveva un ruolo subalterno.

Quando era entrato nell’associazione, aveva ingenuamente pensato che la ricerca scientifica non potesse avvalorare cose che con la scienza non centravano nulla. Gli scienziati, professori e le autorità non potevano sbagliarsi. Ma presto le cose cambiarono e Sima aprì gli occhi. Si rese conto che molte di queste persone avevano raggiunto le loro rispettate posizioni sociali attraverso la manipolazione, anzi che proprio il potere e il benessere erano i veri scopi che alimentavano questo intero settore.

Un giorno assistette a una dimostrazione dinnanzi ad alcuni importanti funzionari governativi. I maestri effettuarono i loro numeri da prestigiatori difronte agli entusiasti osservatori. Sima si rese conto che i metodi utilizzati non erano altro che mistificazione e chiese ai suoi maestri perché mai dovessero agire in questo modo. La risposta fu:”Oggi, è molto difficile per noi proseguire con il nostro lavoro; abbiamo bisogno di fondi. Questa è un’ottima occasione e dobbiamo convincerli a finanziarci.”

Il piano era piuttosto semplice ed efficace: convincere i funzionari creduloni, in modo tale da acquistare credibilità di fronte ai media e al pubblico. Se controlli la testa, controlli anche tutto il corpo. L’entusiasmo verso le AS raggiunse negli anni ottanta il culmine. L’atteggiamento e l’indagine critica vennero accantonate, mentre ogni tipo di abilità veniva spronata e premiata. La pazienza di Sima però era giunta al termine. Fino a quel momento aveva creduto in buona fede nelle capacità del qigong.

L’occasione per fare qualcosa non tardò ad arrivare. Durante un seminario tenutosi presso la Chinese Technology Convention Center, si presentò come uno studente di un celebre maestro del qigong e agli esperti che presenziavano disse: “Sebbene io abbia seguito solo per un breve periodo il mio maestro,  sono in grado di confutare il criticismo che voi scienziati avete dimostrato contro la scienza del qigong. Al fine di dimostrare le mie capacità, mi esibirò in una performance affinché possiate giudicare voi stessi. Se la mia dimostrazione fallisce, avrete ragione voi, il qigong non esiste.

Ma se le mie dimostrazioni superano il vostro scrutinio, allora vi chiedo di accettare pubblicamente le Abilità Speciali del qigong”. Tutti gli esperti accettarono le condizioni poste da Sima e il giovane cominciò. Fece collocare sette mattoni sulla testa e un suo compagno li distrusse con un mattone. Sima non mostrò neppure un graffio. Poi un poderoso blocco di cemento, sistemato sullo stomaco, fu spezzato in due parti dal suo muscoloso amico. Dimostrò le sue capacità di telepate leggendo alcuni caratteri scritti su un foglio di carta. Spiegò come modificare l’essenza dell’acqua di rubinetto utilizzando il suo qi esterno. Il pubblico, dopo averne assaggiato un sorso, convenne che il sapore dell’acqua era effettivamente mutato.

L’entusiasmo si diffuse nella platea e a quel punto pareva ineluttabile l’esistenza del qigong. Questo è stato il primo test di Sima per dimostrare quanto la comunità scientifica cinese fosse manipolabile utilizzando semplici trucchi vecchi quanto il mondo. È interessante inoltre notare come Sima sia riuscito a scalare l’organizzazione nel momento stesso in cui deliberatamente iniziò a cimentarsi nei trucchetti del repertorio del qigong. Morale della storia: se credi ciecamente in quello che vedi, rimarrai un umile subalterno: se invece ti adegui, comincerai la tua scalata verso il successo.

La gente di Pechino oramai era pronta a seguire in massa i maestri del qigong. L’attività psichica ogni giorno conquistava nuovi adepti ed estimatori. Sima si infiltrò in un prestigioso gruppo spacciandosi per un importante maestro, imitando il loro linguaggio mistico. L’infinita saggezza dell’Universo era finalmente a portata di mano. La tecnica era sempre la stessa: incantare i nuovi arrivati attraverso una dialettica ammaliante. Persino alcuni esponenti del governo centrale si lasciarono coinvolgere, organizzando convegni al fine di propagare gli insegnamenti di queste persone dotate. Anche quando Sima rivelò ai politici che il qigong era tutta una farsa, costoro scelsero di credere alle abilità speciali.

Da buon giornalista, Sima pensò che fosse suo dovere quello d’investigare ed esporre al pubblico la verità sul culto. Dopo aver scalato i vertici dell’organizzazione, Sima possedeva tutti gli elementi per dimostrare che il presunto misticismo del qigong non era altro che una tecnica per l’acquisizione di alcuni sogni che non potevano essere più distanti dalla spiritualità professata dalla dottrina: sesso, soldi e potere. In una prima fase si limitò a rivelare alcuni semplici trucchi del mestiere. Fu subito denunciato come traditore e ricevette infinite critiche per la sua mancanza di virtù. Fu immediatamente espulso dalla Chinese Human Body Association, che lo accusò di essere invidioso delle loro capacità e sostanzialmente incapace. La sua vera colpa ovviamente era quella di avere svelato pubblicamente i segreti dell’antica dottrina.

Nei dieci anni di movimento, l’onniscienza del qigong aveva conquistato persone provenienti da tutte le classi sociali. Interi dipartimenti del governo avevano dato vita a studi di ricerca sul qigong e fiumi di soldi erano stati investiti. Il network costruito in questo decennio si ramificava fino alle più alte cariche governative. Furono utilizzati tutti i modi possibili immaginabili per far confluire denaro nelle casse del movimento e per promuovere la Nuova Scienza. Il livello di cialtronaggine della comunità scientifica cinese aveva raggiunto livelli oramai incontrollabili e persino outsider che non centravano più nulla con il qigong erano in grado di attirare attenzione e supporto.

Solo la più prestigiosa Accademia Cinese delle Scienze si salva da questo sconfortante quadro di degrado. Tutti gli studi e le ricerche furono condotte al di fuori dell’Accademia e senza la loro approvazione. Per questa ragione, l’Università della Scienza e della Tecnologia di Hefei, nello Anhui, l’unica sotto il diretto controllo dell’Accademia, non supportò in alcun modo il qigong. Tutte le altre scuole e università cinesi all’epoca dipendevano invece dalla Commissione per l’Educazione cinese, che invece si prestò alla propaganda del qigong. Non mancarono anche le truffe di carattere economico.

I venti milioni di yuan donati da un filantropo di Hong Kong e destinati alle assicurazioni sulla salute dei migliori atleti cinesi, furono dirottati invece verso alcuni maestri. Fino a oggi non esiste nessuna dimostrazione scientifica  delle capacità psichiche professate dal qigong. Nonostante questo, in Cina è stato possibile che un gruppo di stregoni abbia preso il potere e abbia controllato dipartimenti scientifici e università prestigiose. Naturalmente l’industria del qigong non può avere alcun vantaggio da una genuina indagine e riflessione scientifica. Come quando è accaduto per esempio con le Abilità Speciali dei bambini.

Molti furono indotti a credere in questa truffa perché si rifiutavano di pensare che i bambini potessero essere in grado di aggirare degli adulti (ma compiere miracoli si invece!). L’Istituto di Psicologia Cinese, affiliato con l’Accademia delle Scienze, dimostrò come si trattasse semplicemente di trucchi e che i bambini erano mossi dalla volontà di attirare l’attenzione.

Le modalità di finanziamento per l’industria del qigong sono sempre le stesse: donazioni, finanziamenti, vendita di merchandising (libri, dvd, corsi, te contente l ‘essenza del qi, etc), quote d’iscrizione. Nei casi più clamorosi si arriva allo sfruttamento degli adoratori, che vengono indotti a trasferire la proprietà dei loro appartamenti e dei loro beni ai maestri.

Secondo Sima il qigong, preso come ginnastica, ovviamente non può fare male, anzi può essere limitatamente efficace contro alcuni disturbi (ad esempio l’ipocondria: la presenza del maestro tranquillizza i malati). L’effetto psicologico della fede nel qigong in effetti può essere molto potente.

Chi è Sima Nan

Oggi Sima Nan è un rispettato giornalista e debunker. Fino al 1999 è stato emarginato e ostacolato, fino a quando il governo centrale non ha cambiato attitudine verso le SA. È finito nel mirino di Li Hongzhi, il fondatore del Falun Gong, che lo ha maledetto con un maleficio, affermando di aver dipinto segretamente una svastica invisibile sul suo addome che lo condurrà verso la giusta punizione. Nonostante sia avversario del Falun Gong si è sempre opposto agli arresti e alle torture. In collaborazione con l’Accademia delle Scienze continua la sua battaglia contro la pseudoscienza ed ha fondato un’agenzia per verificare le esperienze paranormali. Ha persino messo in palio un milione di yuan per chi sia in grado di dimostrare le abilità speciali. Nessuno finora ha intascato la ricompensa. È ateo convinto ed è stato messo al bando per tre anni poiché ha supportato il movimento democratico del 1989.

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