Le fastidiose vuvuzela ai Mondiali in Sud Africa sono tutte made in China

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Uno dei temi più controversi di questi anomali mondiali di calcio che vedono le grandi squadre europee arrancare, è forse quello delle vuvuzela, le fastidiose trombette assordanti che già qualche giornalista ha proposto di vietare.

Sebbene la squadra cinese non sia riuscita a qualificarsi alla Coppa del Mondo, i cinesi forse potranno inorgoglirsi sapendo che il 90% delle odiose trombette sono fatte in Cina. Oltre alle vuvuzela, anche molti altri prodotti presenti ai Mondiali sono fatti in Cina. Si dice che una vuvuzela emetta qualcosa come 127 decibel. Ora, immaginatevi l’acustica dello stadio satura dal suono di migliaia trombette che suonano contemporaneamente. Secondo alcune fonti, la popolazione sud africana utilizza le vuvuzela per scacciare i babbuini, dal momento che il suono fastidioso, rincitrullisce gli animali. Il suono però stordirebbe anche gli atleti e i tifosi non abituati. Ad ogni modo queste trombette sono prodotte a migliaia di chilometri di distanza. La maggior parte è fatta nel Zhejiang e nel Guangdong.

Giusto ieri, il manager di Zhejiang Ninghai Ji Ying Plastic Products Factory, Wu Yijun, durante un’intervista a Daily Economic News, ha dichiarato alla stampa che circa il 90% delle vuvuzela sono proprio prodotte dalla sua e da poche altre compagnie. Wu Yijun ha affermato che dall’inizio dell’anno fino ad aprile, solo la sua fabbrica ne ha prodotte più di un milione. Tutti i produttori sono concentrati a Ninbo, nella provincia del Zhejiang e a Shantou, nel Guangdong.

La sales manager della fabbrica di giocattoli Guangda nel Guangdong, Lin Miaoyun, ha detto che è stata molto indaffarata per la vendita di queste trombette per i Mondiali. Secondo lei, la fabbrica produce 20 modelli diversi di vuvuzela, in vendita in Olanda, Sud Africa, Brazile, Sud Corea e altre nazioni. Lin Miaoyun, durante l’intervista concessa a Daily Economic News, ha anche aggiunto che la sua azienda produce da anni questo genere di prodotti per i grandi eventi sportivi, ma in quantità moderata e in pochi modelli. Anche per lei il successo delle vuvuzela ai mondiali è stato sorprendente. Già dallo scorso settembre però si è incominciato ad intuire il successo di queste trombe, grazie ad un numero sempre crescente di ordinativi.

Da novembre a marzo sono stati impegnatissimi con la produzione. Una montagna di soldi si è riversata nelle loro casse, spingendo la produzione ai massimi livelli, per soddisfare milioni di consumatori. Le vendite sono state così importanti che Lin Miaoyun non ha ancora avuto il tempo di calcolare dettagliatamente i dati di vendita. Ovviamente, il mercato, con una domanda che ha superato notevolmente la produzione ha attirato una infinità di uomini d’affari. “Molti produttori non hanno mai prodotto corni prima d’ora, e soprattutto non sono produttori di corni professionali. Adesso che il mercato è così infiammato, molti piccoli produttori, hanno cominciato la produzione, annusando il profumo della Coppa del Mondo”.

Secondo Yu Yijun, il profitto dei produttori di giocattoli quest’anno aumenterà notevolmente, con punte di incrementi del 50%.

Ma non solo le vuvuzela ai Mondiali sono prodotte in Cina. Anche catenelle per cellulari, portachiavi, palloni, parrucche, bandiere, cappelli e mille altri gadget sono “made in China”.

Fonte: Chinahush

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