Permettete, Mo Yan?

L’autore di Sorgo Rosso a Milano il 29 e 30 giugno. Ai lettori la possibilità di inviare una domanda in anticipo.

Sarà a Milano il 29 e 30 giugno Mo Yan, scrittore tra i più importanti della Cina contemporanea, vincitore in Italia del Premio Nonino nel 2005.

Il suo nome di penna significa “senza parole”. Eppure Guan Moye, in arte Mo Yan, oltre ad essere tra gli scrittori più premiati della Cina contemporanea, è anche uno dei più
prolifici: sette romanzi, racconti, storie brevi, e poi sceneggiature, come quella per il famoso Addio mia concubina diretto da Chen Kaige. Una carriera, quella dell’autore di Sorgo rosso, che dura da più di trent’anni e che, da trent’anni, si mantiene sulla cresta dell’onda.

Esponente del cosiddetto “movimento delle radici” e scrittore dell’establishment (è stato a lungo stipendiato dall’Esercito popolare di liberazione), Mo Yan è celebrato in patria per la sua capacità di narrare la Storia del Paese attraverso le storie di singoli personaggi. All’estero, è tradotto in 18 lingue e osannato per il “realismo magico” che lo avvicinerebbe a Gabriel Garcia Marquez. Il suo ultimo romanzo è Le sei reincarnazioni di Ximen nao (Einaudi 2009).

Martedì 29 giugno alle 21 nella sala del Centro culturale francese al Palazzo delle Stelline, via Magenta 63, Milano (MM1/MM2 Cadorna), Mo Yan parteciperà alla proiezione di Sorgo Rosso (in lingua italiana), adattamento del romanzo omonimo dello scrittore realizzato dal regista Zhang Yimou. Il film, acclamato all’estero e vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino, è considerato il primo esempio di un nuovo modo di fare cinema in Cina. Nonostante il successo registrato in patria, dopo l’uscita nelle sale Zhang Yimou fu criticato duramente per il film e i suoi due lungometraggi successivi (Ju Dou e Lanterne rosse) furono banditi in Cina.

Nella serata di mercoledì 30 giugno, a partire dalle 18 nella Sala di Rappresentanza dell’Università degli Studi di Milano, via Festa del Perdono 7, Milano (MM1 Duomo/MM3 Missori), lo scrittore parlerà della sua scrittura e della sua carriera, ma soprattutto dialogherà con i suoi lettori rispondendo anche alle domande inviate entro il 29 giugno all’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano all’indirizzo [email protected] (indicare “Una domanda per Mo Yan” nell’oggetto nella mail).

Biografia

Mo Yan è nato in Cina nel 1955 da una famiglia di contadini nella provincia dello Shandong. Per molti anni ha lavorato al Dipartimento culturale delle Forze armate. Ha scritto romanzi e racconti, di cui in Italia sono stati tradotti Sorgo rosso; L’uomo che allevava i gatti; Grande seno, fianchi larghi; Supplizio del legno di sandalo e Le sei reincarnazioni di Ximen Nao. Ha inoltre vinto numerosi premi letterari in Cina. Sorgo rosso è stato nominato all’Oscar come migliore film straniero e ha visto l’Orso d’oro al festival del cinema di Berlino nel 1988.

Sorgo Rosso (Hong gaoliang), Orso d’oro al Festival del cinema di Berlino nel 1988, è il film tratto dal romanzo omonimo di Mo Yan diretto dal regista Zhang Yimou e interpretato dall’attrice Gong Li. Ambientato nelle campagne della provincia dello Shandong, si sviluppa come una serie di flashback che ci riportano fino agli anni Venti e Trenta, durante la guerra antigiapponese. Al centro del film, le vicende di una famiglia e del suo tentativo di difendere la propria vineria dagli invasori. Toni lirici ed epici si alternano a momenti comici.
Curatissimo l’aspetto formale, con il ricorrere del colore rosso: dal rosso del sorgo al rosso del vino, dal rosso degli abiti nuziali al rosso del sangue.

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