Shanghai Expo paga 3.2 milioni di dollari per l’inno plagiato

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L’organizzazione di Shanghai World Expo pagherà 300 milioni di yen (circa 3.2 milioni di dollari) alla cantante giapponese Maya Okamoto per il plagio di una sua canzone.

La canzone Right Here Waiting for You 2010, cantata da un gruppo di superstar cinesi, è stata utilizzata prima dell’apertura della cerimonia di inaugurazione ed era già costata una fortuna (1,46 milioni di dollari per la sua produzione). Subito dopo la sua prima messa in onda il 1 aprile, i netizens avevano notato la forte somiglianza con una canzone pop giapponese di Okamoto del 1997 (Stay the Way You Are).

La notizia aveva trovato molto spazio sui media giapponesi giacché nessuno aveva pagato per il suo utilizzo Nè tantomeno sono mai giunte scuse ufficiali da parte dello staff organizzativo. In Giappone è ampiamente diffusa l’idea della Cina come il paese dei cloni; generalmente non vengono prese misure legali, ma in questo caso, essendo coinvolta un ufficio governativo, non hanno voluto lasciare perdere. Ad ogni modo, come spesso vanno proprio queste cose, per la cantante giapponese le cose non sono andate male. Oltre all’indennizzo, lo scandalo ha rilanciato la sua carriera, e produrrà un nuovo album nei prossimi mesi.

I due video comparativi in questa pagina.

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