- Casa
- /
- Blog
- /
- Attualità in Cina
- /
- Falsa autocoscienza
I cinesi credono onestamente che, nonostante tutte le evidenze scientifiche, empiriche e aneddotiche dimostrino l’esatto contrario, la Cina abbia il miglior sistema di educazione nel mondo.
Non solo, in una società traboccante corruzione e disonestà, i cinesi credono che il sistema di esami nazionale sia onesto e giusto e che rappresenti la migliore e l’unica scelta per una bambino nella norma per migliorare la sua posizione nella vita.
I cinesi sanno che persino le lottorie e i mercati azionari sono truccati in favore dei ricchi e potenti, così perché mai dovrebbero pensare che il sistema di esami nazionali è incorruttibile? Chi scrive questi test ha figli e figlie, familiari e amici, patroni e superiori – in Cina le guangxi hanno la precedenza su tutto. E se i ricchi e i potenti possono addirittura scombussolare assetti statali, scommettere con i fondi pubblici e monopolizzare intere industrie, si può immaginare quanto facile sia per loro ottenere le risposte alle domande dei test nazionali. Quando si arriva agli esami nazionali, i cinesi soffrono di una delusione nazionale auto inflitta.
Questa autodelusione è fondamentalmente nata da un interesse egoistico e dall’orgoglio. I cinesi possono anche detestare questo sistema, ma credono che il non allinearsi ad esso comporti costi troppo alti : non riuscire ad entrare all’università significa emarginazione politica, sociale ed economica. Se esiste un 50% di possibilità che un neo laureato cinese non trovi lavoro, questa probabilità passa al 100% per un non laureato. C’è poi un altro problema: tutti i genitori non fanno altro che parlare con amici e colleghi delle prospettive scolastiche ed universitarie dei loro figli. Se il figlio non riesce ad entrare all’università, ecco che i genitori perderanno la faccia con amici, familiari e colleghi, e questa situazione è equiparabile alla morte per loro.
Ma ciò non spiega come un sistema che attivamente incoraggi la competizione individuale e amorale non sia collassato. La risposta giace nella struttura organizzativa specifica del sistema di educazione cinese, una struttura nata dalle radici del Partito Comunista Cinese e che è stata poi ricalcata e riflessa sulla società. In questa struttura organizzativa un solo tipo di individuo è alla fine responsabile per la stabilità, la conformità e l’ortodossia nel sistema: il capo insegnate di cui ho discusso la settimana scorsa (e su cui ritorneremo in uno dei prossimi post di Jiang Xueqin).
L’autore: Jiang Xueqin scrive per The Diplomat. E’ dirigente presso la Shenzhen Middle School, il principale centro in Cina per la riforma progressiva del sistema educativo.

CinaOggi.it è un sito sulla Cina curato da Matteo Damiani e Dominique Musorrafiti. Il sito, dal 2002, cerca di offrire una panoramica sulla cultura cinese contemporanea e tradizionale.