PER LA PRIMA VOLTA A MILANO LO SCRITTORE CHE “AMA I DOLLARI”

In cinese si intitola Wo ai meiyuan, letteralmente “Io amo i dollari”, il racconto che apre il primo libro tradotto in italiano di Zhu Wen, 43 anni, scrittore e cineasta (premiato a Venezia e a Berlino) tra i più noti e discussi in Cina.

La dichiarazione inquadra non soltanto la vicenda narrata nel racconto, ma anche il nichilismo e la meschinità che accomunano i personaggi delle altre cinque storie contenute nella raccolta (Dollari, la mia passione, Metropoli d’Asia 2010).

È infatti una Cina sovraffollata, cinica e ossessionata dal denaro quella ritratta nei racconti di Zhu Wen, che arriverà a Milano per la prima volta martedì 25 maggio alle 21.15 e incontrerà il pubblico nella serata organizzata dall’Istituto Confucio
dell’Università degli Studi di Milano presso il negozio civico “ChiAma Milano”, nel cuore della città.

Uno scrittore freelance fanatico di dollari e sesso, un giovane fidanzato costretto a vegliare per una notte da incubo il suocero in ospedale, un operaio entrato nel mirino di una famiglia di mafiosi di provincia a causa di uno scontro in bicicletta mai accaduto.

Sono questi e altri i personaggi al centro dei racconti di Zhu Wen, istantanee di una Cina in transizione tra socialismo e capitalismo in cui tutto può
accadere, nessuno è padrone del proprio destino e nessuno si fida degli altri.

Filo conduttore è l’ossessione dei personaggi per il denaro, fonte di gioia o di tragedie, l’unica certezza a cui appigliarsi nel nonsense delle loro esistenze.

Nonostante la violenza, la suspence e le situazioni paradossali della sua narrativa, il tono di Zhu Wen si mantiene sempre distaccato: l’assurdità del mondo che racconta e l’impotenza degli uomini di farle fronte è quasi normale, tanto che non sembra ci sia ragione di scomporsi.

La carriera di Zhu Wen, che fino al 1994 ha lavorato come ingegnere in una centrale termoelettrica, è iniziata proprio con il racconto “Io amo i dollari”.

Da allora è diventato una delle figure centrali del panorama letterario cinese.

Nel 1998 è stato tra i promotori del movimento di “rottura” (duanlie) che, da Nanchino, tentò di dare voce al malcontento degli scrittori nei confronti dell’establishment letterario cinese e di spingere le nuove generazioni alla ricerca dell’originalità.

Zhu Wen è autore di poesie, raccolte di racconti e di un romanzo (Shenme shi laji, shenme shi ai, “Cos’è spazzatura, cos’è amore”). Ha diretto tre film: Seafood, che nel 2001 ha vinto il Gran Premio della Giuria al Festival del Cinema di Venezia, South of the Clouds, che nel 2004 ha ottenuto il Premio NETPAC al Festival di Berlino e un terzo appena terminato.

La raccolta Dollari, la mia passione è già uscita in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e sarà presto tradotta anche in Francia e Germania.

L’incontro si terrà martedì 25 maggio alle 21.15 al negozio civico “ChiAma
Milano”
Largo Corsia dei Servi 11, Milano (MM1 Duomo/San Babila). A introdurre Zhu
Wen saranno Alessandra Lavagnino e Jin Zhigang, direttori dell’Istituto
Confucio dell’Università degli Studi di Milano. Ingresso libero.

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