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Shanghai, Cina, negli anni immediatamente precedenti alla prima guerra mondiale: il susseguirsi di mille attività legali ed illegali i cui profitti fanno gola a molti e per i quali ci si gioca anche la vita.
Shanghai (Shanghai) di Po-Chih Leong (1992)
Durata: 112′
Origine: Hong Kong
Produzione: Warner Bros
Distribuzione: Fu Ngai Film
Montaggio: William Parker
Sceneggiatura: T.R.Long, M.Laughlin
Musica: Kitaro
Fotografia: Joe Chan
Interpreti: John Lone, Adrian Pasdar, Gennie Yuen, Lau Shiu Ming, Loretta Lee, Lin Tiang
Shanghai, Cina, negli anni immediatamente precedenti alla prima guerra mondiale: il susseguirsi di mille attività legali ed illegali i cui profitti fanno gola a molti e per i quali ci si gioca anche la vita.
Questo è lo sfondo della storia di due uomini, l’americano Dawson (Adrian Pasdar) ed il cinese Fong (John Lone), prima legati da una profonda amicizia e poi separati dagli interessi, sempre più dentro nella spirale del crimine.
Eppure mentre il mondo cambia, la loro amicizia è destinata a ricucirsi…
Il film si apre con una frase di A.Tennyson “Voglio bere la vita fino in fondo!”, per iniziare lo spettatore a questa storia di forte amicizia tra un occidentale ed un cinese, tra infanzia disperata e successo adulto nell’alta delinquenza del posto.
La sceneggiatura scritta da Timothy R.Long e Michael Laughlin, però, manca di equilibrio e di identità, e la messa in scena di Po-Chih rischia di essere schiacciata dalla sua stessa sfarzosità (la produzione della Fungai Film è molto ambiziosa), cosicché le vicende ora violente, ora accorate dei protagonisti faticano ad attecchire: anche se l’interpretazione di John Lone (quello de “L’Ultimo imperatore” e “M.Butterfly”) è, come sempre, notevole.
La confezione in ogni caso è di prima qualità: musiche originali di Kitaro, fotografia a quattro mani di Joe Chan e Walter Gregg.
Michele H Pastrello

CinaOggi.it è un sito sulla Cina curato da Matteo Damiani e Dominique Musorrafiti. Il sito, dal 2002, cerca di offrire una panoramica sulla cultura cinese contemporanea e tradizionale.