Recensione de ‘Il Piccolo Panda’

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Michael Tyler, veterinario che lavora in una riserva di panda nell’isola di Hong Kong, spedisce un biglietto aereo per il figlio Ryan in modo che questi possa raggiungerlo per trascorrere con lui le vacanze estive.

Il piccolo panda The Amazing Panda Adventure – The Amazing Panda Rescue – Little Panda
di Christopher Cain (1995)


Durata:
81’/ 84′
Origine:
USA
Produttore:
Gary Foster, Lee Rich, Dylan Sellers, John Wilcox
Produttoreesecutivo:
Gabriella Martinelli
Produzione Design:
John Willett
Soggetto: John Wilcox, Steven Alldredge
Sceneggiatura:
Jeff Rothberg, Laurice Elehwany
Fotografia:
Jack N. Green
Interpreti:
Stephen Lang, Ryan Slater, Yi Ding, Fei Wang, Zhong Zhou Jian, Yao Er Ga, O Mi Jia Can, Cheu Gang, He Yu, Yeh Hui, Shou Wei, Isabella Hofmann, Brian Wagner, Joanne Dorian, Doug Abrahams, John Willett, Za Xi Wan Dui, Yu Lang, Li Zhen Dou, Ding San An, Lang Ping, Daniella Evangelista
Montaggio:
Jack Hofstra
Direzione artistica:
William Heslup
Musica Originali:
William Ross
Suoni: Dino Dimuro, Jason England, Dan Gleich, Eric Gotthelf, Jim Harrison, Mark P. Stoeckinger, Carolyn Tapp
Special Effetti speciali: Kevin J. Andruschak, Corbin Fox, Carol Koch, Dean Lockwood, Neil Trifunovich, Joel Whist, Dan Cervin, Art Sakamoto
Stuntmen: Mickey Gilbert, Huang Her, David Mylrea, Irene Tanaka

Michael Tyler, veterinario che lavora in una riserva di panda nell’isola di Hong Kong, spedisce un biglietto aereo per il figlio Ryan in modo che questi possa raggiungerlo per trascorrere con lui le vacanze estive. Il ragazzo parte dall’America sconfortato poiché, conoscendo il carattere del padre perennemente preso dal suo lavoro, ha paura di essere trascurato ed annoiarsi. Arrivato all’aeroporto di Hong Kong Ryan si trova abbandonato a se stesso: il padre si è dimenticato del suo arrivo. Conoscendo il luogo in cui lavora il genitore prende un autobus che lo conduce alla riserva dei Panda.

Subito percepisce il distacco del padre preoccupato maggiormente per una madre ed un cucciolo di panda in preda ai bracconieri, che per il mancato appuntamento con il figlio. Il Panda è grave poiché è stato preso da una tagliola e necessita soccorso, mentre il piccolo è stato portato via per essere venduto a qualche zoo occidentale. Michael prende l’elicottero con il panda per derigersi al centro veterinario, e lascia il figlio con l’anziano Chu e la giovane Ling promettendo di venirlo presto a riprendere. Ling e Chu però preferiscono mettersi sulle orme dei bracconieri in modo da non perdere le tracce del piccolo panda. Ryan è costretto controvoglia a seguirli per non rimanere solo.

I due ragazzini, in un momento in cui i due malviventi si sono separati, riescono ad avvicinarsi al panda ed a sottrarlo dalle grinfie dei bracconieri. Sulla vie della fuga con il cucciolo si trovano però a dover attraversare un pericolante ponte di legno che vede precipitare Ryan, Ling ed il panda nelle impetuose acque del fiume. Fortunatamente riescono a salvarsi raggiungendo le sponde del fiume, ma si trovano molto lontani dalla meta poiché la corrente moto forte li ha portati a valle.

Michael nel frattempo tornato nel luogo delll’appuntamento con il figlio non lo trova e quindi decide di mettersi sulle sue tracce, ignaro delle peripezie che Ryan sta affrontando. Incontrato il vecchio Chu apprende che il figlio e Ling sono caduti da un ponte e che per loro non vi è stata soppravvivenza. Il genitore decide di non perdersi d’animo e di continuare le ricerche. Si ricorda che al piccolo panda è stato attaccato un trasmettitore e che quindi questo può essere un valido aiuto per la localizzazione dei ragazzi e del cucciolo.

Nello stesso momento Ling cerca di utilizzare il localizzatore del panda, ma poiché la batteria si è disinserita con la brusca caduta, tenta di riassettarla, sfortunatamente questa finisce in acqua ed i due si sentono definitivamente persi. Oltrepassando boschi e campi Ryan, Ling ed il cucciolo arrivano in un villaggio dove vengono accolti con gran calore per via del panda simbolo di buon auspicio.

Rifocillatisi e dopo una notte di sonno scoprono che i due bracconieri sono sulle loro tracce, ricevono così l’aiuto degli abitanti del villaggio che vogliono portarli via di nascosto all’interno di alcuni sacchi di tela, ma il vivace ed ingenuo panda, muovendosi troppo dall’interno del suo sacco, cattura l’attenzione dei malviventi che sono pronti a ricatturarlo. Ryan e Ling decidono di impossessarsi di un carro per salvarsi. Non essendo in grado di guidarlo riescono così a perderne il controllo ed a finire fuori strada. La sfortuna sembra perseguitarli con le spoglie dei bracconieri.

Ryan si ricorda che il suo orologio da polso funziona a batteria e così la utilizza per il localizzatore. Il segnale ritorna nel monitor della riserva. Michael individuato il luogo dove si trovano i ragazzi ed il cucciolo si reca immediatamente da loro. Nonostante i bracconieri continuino imperterriti nel tentativo di catturare il panda, Ling e Ryan riescono a fuggire ed ad esseri raggiunti da Michael. Scampati ai pericoli e riportato il cucciolo di panda alla madre, Ryan, che ora comprende l’importanza del lavoro del padre, lo abbraccia con rispetto.

Questa fiaba a lieto fine, in cui vincono i buoni sentimenti, dove un padre ed un figlio si riavvicinano, come ogni storia di questo genere vede il piccolo protagonista Ryan percorrere il cammino verso la crescita. Il contatto con la natura, il cucciolo di panda, che egli in un momento di sconforto tenta di abbandonare nei boschi, ma poi vinto dalla sua dolcezza ed ingenuità riprende con sè, le prove di fuga e sopravvivenza ed il sapersi adattare alle circostanze più scomode dell’ impervia zona estranea, sono elementi fondamentali del suo percorso di maturità.

Questa crescita non è facile per un bambino di dieci anni, poiché non è semplice comprendere il perché un padre sia lontano per lungo tempo da casa ed ami in una maniera così devota il proprio lavoro. Ugualmente non è facile per un padre capire quanto un figlio possa sentire la necessità di un genitore vicino. Questa imprevista avventura che Ryan affronta con una nuova amica per i boschi e le valli dell’isola di Hong Kong, seppur fisicamente distacca il figlio dal genitore, spiritualmente porta ad un netto riavvicinamento ed ad una ricerca di comprensione tra i due. Ora che Ryan ha sperimentato e conosciuto da solo la realtà e l’utilità del lavoro paterno, può apprezzarlo e rispettarlo.

In questa avventura la piccola Ling, con le sue storie tramandate di generazione in generazione, con la sua saggezza pazienza e comprensione e con il suo amore per la natura, indirizza Ryan verso la meta. Seppur la storia sia il noto cammino verso l’età adulta la fotografia di questo film può vantare meravigliosi scenari naturalistici che riempiono totalmente lo schermo ed avvolgono lo spettatore in un clima di favola. L’affascinante paesaggio asiatico ben si presta ad ospitare l’avventura dei due piccoli protagonisti.

Gli scenari naturalistici dominano completamente: le montagne boschose, l’intrepido e tumultuoso fiume ed i campi brulli trionfano nell’immagine. Le sfumature delineate nella pellicola hanno predominanze di verdi e tonalità calde cariche e ricche di vita e vivacità. Una piccola curiosità di questo film è che Ryan, all’epoca dodicenne, è interpretato da Ryan Slater, fratello minore del celebre attore hollywoodiano Christian Slater.

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