La mascotte di Shanghai World Expo è un plagio?

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Non proprio un buon inizio per Shanghai World Expo. Dopo la canzone promozionale è la volta della mascotte.

L’ufficio del Shanghai World Expo ha tenuto la conferenza stampa il 23 aprile per aiutare le operazioni dei vari centri stampa. Inaspettatamente una reporter americana della National Pubic Radio, Louisa Lim (Lim Mulian) ha accusato la mascotte Haibao di essere un plagio del cartone statunitense Gumby. Ha fornito anche delle immagini a supporto delle sue affermazioni, e la caonferenza si è subito trasformata. I giornalisti e le stazioni nel giro di breve tempo hanno pubblicato le immagini della giornalista.

Xu Wei, a capo dell’ufficio di propaganda dell’Expo, era seduto sul palco imbarazzato, mentre tutto ciò stava accadendo. Louisa Lim non ha risparmiato Xu Wei, portando due immagini e accusando inoltre lo stile del centro esibizioni di essere copiato da alcuni edifici in Giappone. L’incontenibile giornalista, con un registratore e un microfono in mano è salita sul palco chiedendo a Xu Wei di commentare i due casi di plagio. Nello stesso istante i giornalisti cinesi e stranieri hanno circondato il palco.

Per la verità queste accuse non sono nuove. Ancora nel 2007 al creatore di Haibao, Wu Yongjian, fu chiesto dai netizens cinesi quanto fosse grande l’influenza di Growing Pains, il classico della tv americana anni ’80, mostrato in Cina verso la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, e divenuto piuttosto celebre in tutta la nazione. Wu Yongjian, il designer di Haibao ha affermato che lanciare accuse di questo tipo è un grande insulto e sta prendendo in considerazione la possibilità di ricorrere ad azioni legali contro la giornalista. Ha aggiunto inoltre che quando ha creato Haibao non aveva mai visto il cartone Gumby.

reporter

haibao-gumpy-mascotte di Shanghai World Expo

Fonte: Chinahush

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