SPECIALE: La Cina tenta di sterilizzare forzatamente oltre 10.000 genitori per la politica del figlio unico

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Una notizia sconvolgente arriva in queste ore dalla provincia del Guangdong: il governo tenta di sterilizzare oltre 10.000 genitori per far rispettare la politica del figlio unico in Cina.

Timesonline.co.uk ha pubblicato un articolo dall’eloquente titolo “La Cina tenta di sterilizzare oltre 10.000 genitori per far rispettare la regola del figlio unico”. Alcuni medici nel sud della Cina stanno lavorando giorno e notte per soddisfare l’obiettivo del governo di sterilizzare – con la forza se necessario – quasi 10 mila uomini e donne che hanno violato le politiche di controllo delle nascite. Le autorità di pianificazione familiare sono determinate a fermare le coppie che hanno messo al mondo più figli rispetto alla normativa e a trattenere i familiari di coloro che resistono alla sterilizzazione.

Circa 1.300 persone sono state tenute in spazi angusti nella città della contea Puning, nella provincia del Guangdong, mentre i funzionari locali hanno cercato di fare pressione sulle coppie, che hanno avuto figli illegali, a farsi avanti per la sterilizzazione. La campagna di 20 giorni, che è stata lanciata il 7 aprile, mira a completare precisamente 9.559 sterilizzazioni nella sola Puning, che, con una popolazione di 2,24 milioni, è una delle contee più popolose della provincia. Un medico nel villaggio di Daba ha detto che il suo team per rispettare il piano di sterilizzazioni ha lavorato a pieno regime, ogni giorno a partire dalle 8 del mattino fino alle 4 del mattino del giorno successivo.

Lizhao Zhang, 38 anni, padre di due figli, di età compresa tra 6 e 4, ha raccontato di essersi precipitato a casa per sottoporsi alla sterilizzazione, verso tarda notte dopo un giro d’acquisti di nespole per la sua impresa di frutta all’ingrosso e di aver saputo che il suo fratello maggiore era stato trattenuto dalle forze dell’ordine. Sua moglie era già tornata in modo che il fratello potesse essere liberato. Zhang ha raccontato: “Questa mattina mia moglie mi ha chiamato e mi ha detto che la stavano costringendo a farci sterilizzare oggi. Ha supplicato con la clinica di aspettare perché ha  il ciclo mestruale. Ma non avrebbero aspettato un solo giorno. Ho chiamato e chiesto loro di pazientare, ma hanno detto di no. Così mi sono affrettato per tornare. Sono fortunato perché ho due figli.”

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Migliaia di altri hanno rifiutato di presentarsi e i funzionari continuano a detenere i loro parenti, compresi i genitori anziani, per costringerli a sottoporsi a un intervento chirurgico. Quelli trattenuti sono tenuti ad ascoltare le lezioni sulle norme che limitano le dimensioni delle famiglie. Il 10 aprile The Southern Countryside Daily ha riferito che circa 100 persone, per lo più anziani, sono state trattenute in un ambiente umido di circa 200m² per favorire il rispetto della regola della pianificazione familiare.

Il giornale ha riferito: “C’erano alcune stuoie sul pavimento, ma l’ambiente era troppo piccolo per tutte le persone ed non vi era sufficiente spazio per sdraiarsi e dormire, così i giovani hanno dovuto stare in piedi o accovacciati. A causa della mancanza di coperte, molti si rannicchiavano per combattere il freddo.” Tra queste persone trattenute vi era il padre di 68 anni del signor Ruifeng Huang, che ha tre figlie.

Huang ha dichiarato: “Alcuni giorni fa un funzionario del villaggio mi ha chiamato ed ha chiesto a me o a mia moglie di tornare per l’intervento. Altrimenti avrebbe preso mio padre.” Ha aggiunto che era troppo occupato per andare e non aveva alcuna fiducia nelle tecniche mediche del villaggio. Inoltre, un suo desiderio, è quello di vedere la moglie mettere alla luce il loro primo figlio maschio. Un funzionario del Puning Population and Family Planning Bureau, che non ha voluto essere identificato, ha detto al Times: “Non è raro che l’autorità della pianificazione familiare adotti alcune tattiche dure”. Nella contea di Puning le coppie con figli illegali e i loro parenti che richiedono i permessi per costruire una casa vedono le loro pratiche respinte.

I bambini illegali sono esclusi dalla registrazione di residenza, una pena che nega loro l’accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione. Le autorità hanno scoperto, tuttavia, che tali metodi hanno meno successo del sequestro dei parenti. Un funzionario del partito ha riferito che un’inchiesta sarà avviata per stabilire se le autorità della contea di Puning abbiano superato il loro mandato ed esercitato un abuso di potere. Un regolamento a livello statale prevede che le coppie che violano la politica di pianificazione familiare non debbano essere punite senza la debita autorizzazione e i familiari non possono essere penalizzati per fare pressione sulle coppie in questione.

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Negli anni successivi al lancio della severa politica di pianificazione familiare, “una coppia, un bambino”, dai tardi anni 1970 sono stati ampiamente segnalati abusi, come costrizione all’aborto in gravidanza avanzata, sterilizzazioni e persino l’uccisione dei neonati. Tali pratiche, in alcune regioni, sono diminuite negli ultimi anni, poiché la politica è diventata più accettata e sono state introdotte delle eccezioni.

I funzionari di Puning sono però particolarmente sotto pressione: rischiano di venir meno alla loro offerta per la promozione in contea di secondo livello, se non riescono a raggiungere le quote. Ciò significa anche mantenere il numero delle nascite entro i limiti del governo. La regione è infatti oggetto di critiche da parte delle autorità del Guangdong, che vogliono rallentare la crescita della popolazione che sta riflettendo una cattiva luce sulla crescita di tutta la provincia.

Uno dei motivi del grande aumentare della popolazione di Puning è che le famiglie nella regione prevalentemente rurale continuano ad avere spesso fino a tre o quattro figli. Molti di quelli che hanno dei bambini in più hanno lasciato il luogo di appartenenza per cercare un lavoro in fabbrica, lungo la costa che è molto più sviluppata, e hanno anche approfittato del fatto di essere lontano dalla sorveglianza del governo locale per dare vita a più figli al di fuori della quota. Le norme di Puning, come in tutta la Cina rurale, permettono agli agricoltori di avere un secondo figlio se il primo è una figlia. Dopo di che le coppie non sono più autorizzate ad avere altri figli. La mattina del 12 aprile i funzionari di Puning hanno dichiarato di aver raggiunto, in soli cinque giorni, circa la metà del loro obiettivo sterilizzazione, dopo aver persuaso la gente a rispettare il loro piano di “educazione”.

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Un caso particolare

Una cosa importante da prendere in considerazione dopo la lettura del pezzo del Times è il fatto che si parla di una realtà limitata a Puning, contea di una regione sovrappopolata, e che l’equazione non può essere applicata a tutta la Cina poiché vi sono molte aree dove le autorità governative valutano caso e caso e non sempre applicano restrizioni nei diritti degli abitanti. Il 1°settembre 2002 la politica di pianificazione familiare è ufficialmente diventata una legge nazionale dalla quale dipendono tutte le politiche provinciali.

Vi sono province che, per coloro che hanno avuto più di un figlio, applicano multe fino a 8 volte il reddito annuale della famiglia in questione, ma nonostante la politica del figlio unico, è comune trovare coppie in campagna o nei quartieri periferici di città con un gran numero di bambini che fortunatamente non hanno subito alcuna ritorsione. Vi sono famiglie che si limitano ad avere due figli, ma per paura della legge, se il primo è nato maschio lo vestono e pettinano come se fosse una bambina.

C’è da ricordarsi inoltre che in Cina si trovano realtà dove vengono ancora presi in considerazione gli slogan “Alleva meno bambini e più maiali”, “Un altro bambino significa un’altra tomba”, ma anche altre dove si preferiscono frasi come “Se la Cina desidera una società armoniosa, deve prima risolvere il problema demografico” o come “Le figlie sono brave quanto i figli”, quest’ultima nata nel 2004 dal progetto “Girl Care” che si era prefisso di riequilibrare, per il 2010, la sproporzione tra la natalità maschile e femminile nelle aree rurali. (a questo link potete trovare i vecchi slogan di propaganda per il controllo delle nascite).

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Una politica controversa

La politica del figlio unico è stata spesso causa di abusi dei diritti umani e per questo è stata rivista più volte dalla Cina, poiché si è dimostrata una politica negativa a livello sociale e culturale, che ha creato discriminazioni tra sesso maschile e femminile e una forte diminuzione nella natalità femminile. Infatti sono state introdotte leggi come la possibilità dei figli in più a pagamento (anche a soli 1000 RMB); del secondo figlio nelle coppie appartenenti ai gruppi delle minoranze etniche o ai contadini, unicamente qualora abbiano avuto come nascita precedente una figlia; il secondo figlio a Shanghai, in 10 casi particolari, per ribilanciare lo squilibrio della popolazione che invecchia.

Infatti Xie Lingli, capo della Commissione di Shanghai per la popolazione e la pianificazione familiare, ha chiesto alle famiglie di “fare figli”, poiché vi sono anche problemi nel settore della manodopera; la legge dei due figli per la generazione di figli unici nata negli anni ‘80; la totale rimozione della legge del figlio unico nell’area della regione del Sichuan afflitta dal terremoto del maggio 2008. Nonostante le numerose nuove regolamentazioni e cambiamenti, ciò non toglie che la legge del figlio unico è un serio problema per la Cina, un problema che non riguarda solo le aree rurali, infatti anche nelle città, quando i funzionari di partito, e non, decidono di applicarla alla lettera possono creare diverse ripercussioni sui cittadini.

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Chinese Human Rights Defender, i primi di questo mese ha infatti riferito che le autorità di Beijing hanno licenziato un professore universitario di Giurisprudenza, poiché ritenuto colpevole di aver avuto un secondo figlio, violando così la pianificazione familiare.

La testata ha riportato che in data 26 marzo 2010, il professor Yang Zhizhu, il quale è divenuto padre per la seconda volta il 21 dicembre 2009 è stato licenziato dalla Facoltà di Scienze politiche della China Youth University. Grazie al web il professor Yang, è riuscito a comunicare al mondo l’ingiustizia subita e tramite il suo blog ha espresso il suo disappunto per le nuove normative dell’ateneo, emanate tra l’altro proprio il giorno della nascita del suo secondo bimbo, nel voler licenziare o penalizzare i docenti che violano la pianificazione familiare, con un anno di sospensione e tre anni d’immobilità di carriera.

Ma se da un lato vi sono persone come il professor Yang che lotta per non essere penalizzato per aver deciso di avere un secondo figlio, dall’altro vi è la generazione degli anni ’80, la generazione dei figli unici, che seppur per legge è autorizzata ad avere due figli, alle domande dei sondaggi sul controllo delle nascite risponde per lo più che non prende in considerazione la possibilità di avere un secondo figlio poiché si è trovata bene in qualità di figlio unico.

Per sensibilizzare le coppie formate da due figli unici ad avere più di un figlio sono partite numerose campagne, ma la competitività sul lavoro, la necessità di svago nel tempo libero e il maggiore benessere stanno stimolando al ritardo della formazione del nucleo familiare e al prediligere un nucleo piccolo per poter mantenere alti gli standard di vita (motivazioni molto simili a quelle che hanno portato l’occidente a scegliere il figlio unico). Ma la popolazione sta iniziando ad invecchiare e la seconda generazione di figli unici, chiamati “piccoli principi” dovrà prendersi l’obbligo di provvedere alle spese delle future pensioni e crescendo isolati come bambini viziati non è semplice immaginare come possano prendersi la responsabilità di occuparsi degli altri.

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Sembra incredibile però che questo meccanismo a catena, che si sta sempre più ritorcendo contro la società cinese, sia nato dal discorso qui sotto riportato: “La Cina è la patria di più di un quinto della popolazione mondiale.

Si capisce a fondo la responsabilità che grava nel stabilizzare la crescita della popolazione mondiale e il ruolo essenziale che esso deve svolgere. La pianificazione familiare deve essere vista come una soluzione efficace ai problemi della popolazione della Cina, è una questione di responsabilità verso il benessere del popolo cinese e le generazioni future, è un dovere per il mantenimento della stabilità della popolazione mondiale. Lavorando per l’interesse comune di tutta l’umanità, allo stesso tempo si lavora per gli interessi individuali di ogni nazione, la comunità internazionale e ogni nazione devono lavorare insieme per risolvere i problemi della popolazione dal punto di vista delle singole nazioni e del mondo intero.

Ciò promuoverà lo sviluppo e il progresso in ogni paese e in tutta la società umana. Ventuno anni dopo la First International Population Conference che si è tenuta a Bucarest nel 1974, il governo di ciascuna nazione e della comunità internazionale nel suo insieme hanno compiuto nuovi progressi nell’attuazione del “World Population Plan of Action” e la “Mexico City Declaration”. Il tasso di aumento della popolazione mondiale è stato ulteriormente rallentato. Eppure, la popolazione mondiale continua ad aumentare di 90 milioni all’anno, e raggiungerà 6,25 miliardi entro la fine del secolo e 8,4 miliardi entro il 2025. Il controllo della popolazione mondiale rimane un compito urgente e difficile. La Cina, come sempre, continuerà a lavorare in collaborazione con tutte le nazioni del mondo per effettuare la “Programme of Action of the International Conference on Population and Development” e dare un contributo positivo alla stabilizzazione della popolazione mondiale e assicurare un futuro più felice per l’umanità.”

Fonti: timesonline.co.uk,
china.org.cn/e-white/familypanning

http://www.shanghaidaily.com/sp/article/2010/201004/20100416/article_434385.htm
http://china.globaltimes.cn/society/2010-04/522789.html

Testo e Foto di Dominique Musorrafiti

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