Fossa comune di animali in uno zoo cinese

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I corpi di più di trenta animali, tra cui tigri bianche e leoni morti di malnutrizione, sono stati ritrovati in una fossa comune in uno zoo cinese.

La scoperta segue la notizia di qualche giorno fa riguardante la morte di una dozzina di tigri per fame in un altro zoo cinese, e che ha cominciato a sollevare qualche sospetto, riguardante la produzione del costosissimo e vietato tonico di osso di tigre.

Le ossa e i resti di un gran numero di animali sono stati ritrovati in una buca nel terreno profonda tre metri nello zoo di Harbin, nella provincia dello Heilongjiang. All’interno vi erano due tigri bianche, cinque leoni, due leopardi e altri cinque grandi felini, morti all’inizio del 2008, come ha riferito un dipendente dello zoo ad un giornalista. Si pensa inoltre che stiano stati sepolti anche i cadaveri di due dei tre elefanti asiatici dello zoo e circa una trentina di otarde.

Secondo i dirigenti dello zoo, le morti sono avvenute in seguito ad una decisione del 2007 di cambiare la dieta degli animali, dato che le finanze del parco erano esigue. Una dieta a base di montone e cervo è stata sostituita con il pollo. Ad alcuni leoni veniva dato solo mais, anziché carne. Secondo Zhang XInru, per i primi mesi non vi sarebbero stati problemi. Dopo sei mesi però fu notato un calo vistoso della massa corporea e muscolare degli animali. Si ritornò a seguire la dieta originale ma era troppo tardi. Secondo un altro dirigente, i cadaveri sono stati sepolti, perché lo zoo non poteva permettersi l’acquisto di un inceneritore.

Come accennavamo poco prima, a inizio mese erano morte 13 tigri siberiane in uno zoo di Shenyang per malnutrizione. Alcuni giornali hanno riferito che gli animali potrebbero essere stati usati per produrre un liquore a base di osso di tigre, un tonico che tradizionalmente si vuole restituisca virilità. Alcuni dettagli avvalorano questa sconcertante tesi. Un giornalista cinese in incognito si è recato nello harbin Siberian Tiger Park, dove più di 1000 esemplari sono stati cresciuti in cattività. Al giornalista è stato offerto un tonico contenete osso di tigre per 2800 yuan (280 euro circa) e un’altra bottiglia a 780 yuean. Il giornalista ha chiesto allora al dipendente dello zoo se il tonico fosse falso e gli è stato risposto: “Perché scomodarsi per vendere un tonico falso?” Senza dubbio il modo peggiore per cominciare l’Anno della Tigre.

Foto: Matteo Damiani – CinaOggi.it

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