Anziana picchiata e sepolta viva da costruttori edili

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Una signora di 70 anni, nella provincia centrale dello Hubei, è stata picchiata e sepolta viva da dei promotori immobiliari che volevano ad ogni costo impossessarsi della sua terra.

Wang Cuyun aveva cercato di fermare una squadra di demolizione che stava per abbattersi sulla sua casa, quando è stata prima picchiata da un operaio armato di un bastone e poi spinta dentro una buca scavata attorno alla proprietà.

Un bulldozer ha poi sepolto la signora Wang, ancora viva.

I parenti non sono riusciti a salvarla in tempo.

L’incidente è accaduto nel villaggio Maodian nel distretto Huangpi.

Quello della signora Wang, è solo l’ultimo episodio di una lunga lista di soprusi che hanno attirato l’ira dell’opinione pubblica sui promotori immobiliari e sul governo, incapace di dare una risposta significativa a questo problema.

Quello della casa, per un motivo o per l’altro (espropri forzati, affitti alle stelle, corruzione) sta diventando uno dei maggiori problemi che affliggono la società moderna cinese.

I soprusi (da una parte o dall’altra) sono all’ordine del giorno. Il governo cinese è ovviamente a conoscenza della situazione allarmante.

I promotori immobiliari, una volta ottenute le licenze, in alcuni casi costringono gli abitanti delle case da abbattere, spesso abusive, ad abbandonare le loro abitazioni. Pestaggi, minacce, tagliare l’acqua e l’elettricità sono i modi spicci più utilizzati per raggiungere i loro fini.

Ma nel caso della signora Wang vi erano tre poliziotti a supervisionare i lavori.

Quando la squadra di demolizione si è accanita sulla signora non sono intervenuti.

Una volta riesumato il cadavere, il figlio lo ha portato nella strada principale più vicina, inscenando una protesta.

E’ stato raggiunto da migliaia di altri cittadini che chiedevano chiarimenti.

Il sito del governo locale ha pubblicato in questo modo la notizia della morte della signora Wang: “Wang Cuyun, 70 anni, abitante del villaggio Maodian, il 3 marzo, a seguito di un incidente nel cantiere di demolizione, è morta dopo essere stata portata in ospedale.

Il governo ha attivato un’indagine ed ha già arrestato alcune persone.”

Il governo ha anche ringraziato i netizens per aver portato l’incidente alla luce. Ad ogni modo la notizia non ha mai raggiunto i media nazionali.

Aggiornamento 20/03/2010: La famiglia di Wang Cuyun ha ricevuto un risarcimento pari a 600.000 yuan (60.000 euro circa) e cinque case da 160 mq, non senza qualche polemica.
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