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Rotonde, rettangolari o pentagonali.
Ecco le affascinanti case di terra sparpagliate nell’esotico Fujian meridionale.
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Disseminate tra le valli delle montagne del Fujian meridionale, le comunità Hakka diffuse nella regione e nella vicina Taiwan, tra il dodicesimo e ventesimo secolo hanno dato vita ad un contesto architettonico del tutto particolare, che solo recentemente è stato inserito dall’Unesco nella lista dei tesori del patrimonio dell’umanità.
Difatti nelle contee di Zhangzhou, Quanzhou e soprattutto Yongding, si possono trovare queste formidabili costruzioni ancora conservate in ottime condizioni e tuttora abitate.

Il termine Tu Lou indica un contesto architettonico, isolato o riunito in villaggi, che può arrivare a 3,4 piani di altezza, in grado di raccogliere i membri di un intero clan e le loro famiglie, costruito la maggior parte delle volte in terra e dotato di una fragile scheletratura in legno.
Alcuni edifici, specie quelli di dimensioni maggiori furono edificati però con pietre di granito e murature in cotto o con un materiale composito chiamato sanhetu.
Le mura, edificate con un mix di terra e riso sono sostenute da una scheletratura in legno di bambù.

Con il crescere della comunità, attorno al tulou principale venivano edificate nuove strutture
La sua natura difensiva è particolarmente evidente negli edifici di maggiori dimensioni. Dalla forma rotonda o rettangolare (ma alcuni presentano addirittura piante pentagonali o a mezza luna), sono dotati di un singolo portone principale di ingresso e di alcuni accessi di servizio secondari, generalmente affacciati sui vicoli adiacenti. Sono dotati di alte mura, su cui si affacciano nei piani superiori delle feritoie che danno sull’esterno. Lungo il perimetro murale interno invece sono state costruite le stanze e i mini appartamenti dei membri del clan e della loro servitù.

Nel cortile interno invece vi sono le stalle, le latrine, i pollai, gli ovili, il magazzino, il pozzo e il tempio familiare, generalmente disposto dirimpetto al portone principale per motivi geomantici.
Infatti è ben evidente l’influenza del fengshui su queste costruzioni che spesso riportano simboli magici o religiosi.
Nella regione vi sono circa 20.000 Tu Lou di diverse dimensioni, anche se sono principalmente quarantasei quelli che hanno saputo raccogliere maggiore attenzione garantendo l’ambito status di patrimonio dell’umanità e che sono entrati nelle rotte turistiche cinesi.
Sono proprio i Tu Lou a pianta circolare ad attrarre maggiormente l’attenzione dei visitatori.
Il diametro medio di queste costruzioni è generalmente tra i 50 e 60 metri, ma nel caso degli edifici più spettacolari può arrivare sino a 90 metri, dove possono affacciarsi sul cortile interno sino a 400 stanze in grado di ospitare anche 800 persone.

In alcuni casi i Tu Lou rappresentano delle vere e proprie piante concentriche o a spirale. Le mura possono circondare sino a due o tre livelli di edifici interni, dove si svolgono le abituali attività della comunità.
Ogni Tu Lou è concepito in maniera indipendente. Ad esempio alcuni erano sede di compagnie di tabacco o the, altri erano le dimore o località di villeggiatura di ricche famiglie di funzionari imperiali della zona, altre ancora il rifugio di membri di clan di contadini.

Origini

Gli hakka

Come arrivarci
La via più semplice per giungere in questa regione incantata è quella di giungere a Xiamen e da qui pianificare il viaggio, giacché vi sono diversi villaggi da visitare.
Da Xiamen è possibile raggiungere la contea di Yongding, la più ricca di Tu Lou, partendo dalla stazione sud di Hubing. Il costo del biglietto è di 53 RMB (poco più di 5 euro) per la sola andata.
In alternativa è possibile visitare la zona appoggiandosi alle numerose agenzie turistiche che affollano Xiamen.
Il costo di questi tour organizzati varia da 300 ai 600 RMB. Il viaggio per arrivare può durare tra le 2 e le 5 ore, in base al mezzo di trasporto con cui si arriva.
Il paesaggio, nella prima parte di tragitto è tuttaltro che memorabile, ma dopo circa un’ora si cominceranno a percorrere scenari ben più suggestivi, tra distese infinite di bananeti e poi tra le dolci colline del Fujian meridionale.
I Tulou più grandi sono dei veri e propri villaggi arroccati attorno al cortile interno dove si svolgono le attività più comuni

Il tempio veniva utilizzato per scopi religiosi e cerimoniali quali la venerazione delle divinità, i matrimoni, i funerali e la celebrazione delle festività
Durante gli anni ’80 i satelliti americani, osservando le alture del Fujian meridionale,
notarono la presenza di numerose costruzioni circolari che vennero scambiate per silos di missili puntati verso la vicina Taiwan
Questo articolo è apparso originariamente su Cina Magazine 5, Gennaio 2009
Autore & Foto: Matteo Damiani

CinaOggi.it è un sito sulla Cina curato da Matteo Damiani e Dominique Musorrafiti. Il sito, dal 2002, cerca di offrire una panoramica sulla cultura cinese contemporanea e tradizionale.