Le 11 città cinesi più inquinate

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Le città cinesi più inquinate

Ecco la triste classifica delle città più inquinate cinesi.

Il principale agente inquinante

Il diossido di zolfo, generato dalla combustione del carbone, è il principale responsabile delle piogge acide e della bassa qualità dell’aria in Cina. Oltre che ad essere dannoso per la salute delle persone, è anche una minaccia per l’agricoltura cinese. Le piogge acide inoltre sono responsabili dell’inquinamento delle foreste e dei fiumi e del cambiamento climatico di alcune zone. Il 19% delle coltivazioni di sette province cinesi meridionali (Jiangsu, Zhejiang, Anhui, Fujian, Hunan, Hubei, and Jiangxi) è contaminato.

Linfen

Linfen, nello Shanxi, nel cuore della cintura del carbone, non solo è una delle città più inquinate della Cina, ma del mondo intero. Un vero inferno in terra. Eppure Linfen è di nobili natali, essendo stata la capitale di Yao, il leggendario re di oltre 4000 anni fa. La principale causa dell’inquinamento della zona è il carbone. Secondo le ultime classifiche rilasciate dal governo cinese, il famigerato titolo di “città più inquinata della Cina” le è stato strappato dalla capitale dello Xinjiang, Urumqi. Ogni anno vengono estratte 50 milioni di tonnellate di carbone. Nell’ultimo periodo sono state chiuse alcune strutture proprio per mitigare l’asprezza climatica esasperata da anni di estrazioni minerarie.

linfen-città cinesi più inquinate

Shangba

E’ un villaggio nel Guangdong, abitato appena da 3300 abitanti. Un tempo l’economia si basava su un modello agricolo, oggi è tristemente famoso per essere diventato “Il villaggio della morte” o “il villaggio del cancro”, a causa del numero incredibile di casi di tumore. L’incidenza della malattia ha raggiunto l’80% della popolazione. Dal 1987 più di 250 persone sono morte di tumore. La maggior parte dei casi ha colpito il sistema digestivo e il fegato. Oltre al cancro, molti abitanti hanno contratto malattie della pelle e calcoli renali.  Shangba è attraversato dal fiume Hengshui, ed è l’unica risorsa di acqua della zona; anche questo corso è riuscito a guadagnarsi un nuovo appellativo: “Il Fiume Morto”.

E’ così inquinato da minacciare la sopravvivenza non solo di tutto quello che tocca le sue acque, ma anche di quello che si muove o cresce intorno. Le sue sponde sono coperte da erbacce avvelenate di colore bruno. Le rocce sono spalmate da sostanze scure limacciose, per lo più sedimenti metallici. L’agente più inquinante è il piombo, presente in dosi quindici volte maggiori rispetto al limite consentito. La causa di tutto questo inquinamento è la miniera di Dabaoshan, di proprietà statale, un tempo una delle più grandi risorse di zinco dell’Asia. I campi di grano sono anch’essi contaminati. A 200 chilometri da Shangba sorge l’impianto di riciclaggio di Taihe, controllato da Onyx, sussidiaria di Veolia, una compagnia francese. Qui vengono trattati ogni giorno 7000 tonnellate di rifiuti provenienti da Guangzhou. Taihe è diventato un modello esemplare per il trattamento dell’inquinamento e recentemente è stata visitata da più di 300 delegati provenienti da altre municipalità.

Shangba-città cinesi più inquinate

Urumqi

Nella primavera di quest’anno il governo locale ha effettuato massicci investimenti per migliorare le disastrose condizioni climatiche della città, pesantemente minacciata da un inquinamento intollerabile. Ma dal 2004 al 2007 Urumqi è stata la città più inquinata del mondo, contentendosi questo triste primato con Linfen. Le emissioni industriali di diossido di zolfo venivano trasformate in solfato nell’aria e le piogge contaminavano così le coltivazioni circostanti. Le alte concentrazioni di ammonio e di sali di solfato nell’aria cittadina insieme al poco vento, sono stati i principali fattori di inquinamento della zona.

urumqi-città cinesi più inquinate

Shaoguan

La fonderia di Shaoguan, nel Guangdong, è stata responsabile di un pesante inquinamento di cadmio nelle acque del fiume Beijiang, tale da allertare le autorità di Pechino che in seguito ne hanno ordinato un’ispezione e la chiusura. In un primo tempo si era parlato di un incidente, ma in seguito ad alcuni reportage condotti tra gli altri anche dalla BBC, si è scoperto che l’impianto inquinava deliberatamente il corso d’acqua, grazie ad una lunga serie di operazioni manageriali criminose.

Shaoguan è la sede di una imponente fonderia di metalli non ferrosi. L’impianto aveva investito diversi milioni di yuan per acquistare una centrale per il recupero del cadmio, che riusciva a riciclarne fino al 90%. Il resto veniva rilasciato nelle acque di scarico che poi confluivano nel fiume Beijiang. Secondo il manager di Shaoguan, le percentuali di cadmio erano nettamente inferiori ai limiti consentiti. Questo almeno sulla carta. Un’indagine condotta dal locale Dipartimento  per la protezione ambientale scoprì durante un controllo di routine che il contenuto di cadmio nelle acque del fiume era di molte volte superiore alla norma. Ciò che però attrasse maggiormente l’attenzione degli ispettori fu l’impianto di Maba, dipendente da Shaoguan, che di norma scaricava grandi quantitativi di cadmio nel fiume.

Maba era un piccolo impianto specializzato nell’estrarre dai residui di cadmio altri metalli rari come il gallio o l’indio. Secondo molti abitanti della zona le pratiche illecite operate dai dirigenti dell’impianto erano cosa nota da lungo tempo. Il fiume Beijiang portava così il suo carico di morte nelle città di Qingyuan, Foshan e Guangzhou. Shaoguan in tempi più recenti è stata anche il teatro dei disordini che hanno dato il via al massacro di Urumqi, del luglio scorso.

Yangquan

Yangquan è la prima città ad essere stata fondata dal Partito Comunista Cinese. Le principali cause del suo inquinamento sono il carbone e altre attività industriali.

Datong

Datong è un importante centro industriale nel nord dell’inquinatissima provincia dello Shanxi. E’ famosa anche per lo splendido tempio Hanging che si arrampica sui declivi del monte Heng e per i film Platform e In Public di Jia Zhangke. La sua economia si basa prevalentemente sull’estrazione del carbone. La cenere volatile rilasciata dagli impianti è la principale causa di inquinamento.

Shuizuishan

Un tempo la città è stata descritta dal settimanale Der Spiegel come la miglior location dove girare un film sulla fine del mondo. Shuizuishan si trova nel Ningxia. Ancora una volta la causa dell’inquinamento sono il carbone e gli impianti chimici che producono uno spesso strato di smog che copre la città. Recentemente un programma di recupero della zona è stato avviato dal governo che sta portando lentamente i primi risultati. Il cielo ogni tanto è di nuovo visibile, e l’aria è meno irrespirabile. Sono stati costruiti laghi artificiali e giardini.

Sanmenxia

Sanmenxia si trova nello Henan. L’impatto ecologico della stazione idroelettrica sul basso croso del Fiume Giallo è stato esaminato sin dal 1970. Costruito verso la fine degli anni ’50, la diga di Sanmenxia è stata accusata di inondazioni pesanti, inquinamento delle acque e diminuzione delle coltivazioni.

Jinchang

Nel bel mezzo del Gansu si trova Jinchang. E’ chiamata la “Capitale del Nickel” ed è abbondante di altre risorse minerarie come quarzo, ferro, manganese, rame, cobalto e zinco. Proprio a causa della ricchezza mineraria della regione, le coltivazioni agricole hanno sofferto di un grave problema di inquinamento. Oggi la situazione è fortunatamente un po’ diversa, in quanto alcune progetti per limitare gli effetti delle polveri pesanti sono stati adottati.

Shijiazhuang

E’ la grigia capitale dello Hebei, dove ho avuto la sfortuna di abitare per alcuni mesi verso la fine degli anni ’90. Il quadro che si prospetta al visitatore è abbastanza sconfortante: cieli sempre grigi, colonne di fumo nero, parchi sabbiosi, aria irrespirabile, alberi moribondi, piogge acide, canali dalle acque giallognole e maleodoranti. Anche per questa città sono state adottate, troppo tardi, alcune misure per migliorare la vivibilità della zona.

Zhuzhou

Zhuzhou si trova nello Hunan. La principale causa del suo inquinamento era imputabile alla fonderia locale, una delle più grandi di tutta la Cina, chiusa nel 2005 e riaperta un anno dopo. L’impianto è stato responsabile dell’inquinamento del fiume Xiang, che forniva l’acqua potabile alla città di Zhuzhou, Xiangtan e alla capitale della porvincia, Changsha. Il Cadmio, un elemento metallico usato spesso nelle batterie, può causare malori e tumori ai reni, al fegato e alle ossa.

Fonti: Wikipedia, Reuters, ImpactLab, China gov, Xinhua, China Daily

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