Tornare a casa per morire di depressione

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Definizione. Haigui – Un cinese d’oltremare che decide di ritornare a casa: le persone che ritornano nella loro madrepatria d’origine , in questo caso la Cina, dopo aver finito gli studi all’estero, soprattutto per aprire attività nel mondo dell’imprenditoria.

Dal momento che Haigui ha la stessa pronuncia di “tartaruga marina”, questo secondo termine viene spesso utilizzato per indicare la prima categoria.

Il messaggio:

“A questo punto, penso che la mia decisione è stata presa troppo di fretta e non mi sarei mai aspettato ciò che è accaduto dopo. Vorrei ringraziare gli amici che mi hanno consigliato. La realtà dei circoli accademici cinesi: crudeli, sleali e senza cuore, sebbene io abbia trascurato tutti questi fattori a causa del mio senso di giustizia.”

Nessuno sa come il Dr.Tu abbia raggiunto l’undicesimo piano dal terzo e sia saltato giù. Questo trentaduenne cinese d’oltremare, era ritornato in Cina da Chicago a giugno di quest’anno. Prima del suo ritorno, nulla avrebbe potuto far pensare ad un gesto così disperato, dato che un brillante futuro lo attendeva.

Ad ogni modo, il 17 settembre alle due del mattino, dopo aver scritto un messaggio di addio di sei pagine, ha raggiunto il tetto della Zhenjiang University dove viveva. Sua moglie disoccupata e il figlioletto di tre anni stavano dormendo, non avevano idea della tragedia che stavano per vivere. Durante questi mesi, il dottor Tu insegnava presso l’Università del Zhejiang, e nessuno mai avrebbe potuto pronosticare la sua morte innaturale. Secondo le informazioni rilasciate dall’Università, aveva appena presentato domanda per diventare professore associato.

Da Chicago ad Hangzhou

Nel 1977, Tu Xuxin nasceva da una famiglia di intellettuali. Sin da bambino, e per tutta la sua vita di giovane adulto, è stato considerato uno dei migliori elementi. Dopo aver conseguito il diploma nella sua scuola, è stato inviato al dipartimento di Irrigazione della Tsinghua University. Prima dell’11 settembre del 2001, ha ottenuto il visto per gli States e una borsa di studio presso la Northwestern University per studiare ingegneria civile. Sei anni più tardi ha ottenuto il suo PhD e rimase nella scuola per altri due anni per una ricerca di post dottorato. Secondo le informazioni fornite dall’Università del Zhejiang, Tu contattò l’istituto geotecnico dell’università a gennaio con una email.

Ad aprile, l’università gli inviò una email di assunzione, che garantiva al dr Tu una posizione di insegnamento, senza specificare esattamente il titolo.  Agli inizi di giugno, il dr Tu aveva finalmente finito il suo lavoro presso la Northwestern e aveva deciso di tornare in Cina. Disse a sua moglie che c’erano alcuni progetti che lo attendevano in patria.  La moglie aveva ottenuto un dottorato negli States e aveva terminato la sua formazione in una conosciuta università nella Cina settentrionale. Dopo la laurea, aveva seguito il marito negli Stati Uniti, ottenendo una borsa di studio che appunto le fece guadagnare il suo dottorato.  La gente che lo conosceva, lo ha sempre descritto come un figlio leale. Sua sorella vive ad Hangzhou, i genitori a Jinghua. Pertanto tornare ad Hanghzhou è stata la sua prima scelta. Insomma, ogni cosa stava andando per il verso giusto. La loro figlia era accudita dai nonni materni.

La strategia del talento

Tu era uno dei 1000 accademici introdotti al “Piano 1311”. Il suo stipendio era di circa 2000 yuan al mese (circa 200 euro) più l’affitto. Il capo del Dipartimento di Propaganda della Commissione di Partito dell’Università del Zhejiang, Shen Wenhua, ha detto ai giornalisti, che il “Piano 1311” era stato pensato per creare un team di giovani talenti. Il team era strutturato in questo modo: 100 “Maestri”, 300 membri che andavano a comporre il nocciolo del gruppo, 100 membri del team di innovazione e altri 1000 accademici. Tu era uno dei 1000 accademici. Vi sono migliaia di professori all’Università del Zhejiang, ma non tutti possono far parte della ristretta cerchia degli accademici. In altre parole, il suo lavoro era stato valutato molto positivamente.

Il ritorno di Tu in Cina ha un suo background storico preciso. Nell’ultimo secolo, la perifrasi “mandato dallo stato” è stata sostituita da “borsa di studio”. I migliori studenti sono stati inviati nelle più prestigiose università in America, Gran Bretagna e Germania. Tu fu inviato alla Northwestern, una delle migliori università americane, vicino al lago Michigan a Chicago. Dopo la prima ondata all’estero, negli ultimi anni, moltissimi sono stati gli studenti cinesi che hanno deciso di ritornare in patria. Secondo le statistiche del Ministero dell’Educazione, nel 2004 gli studenti che hanno deciso di rientrare sono stati 20.000. Nel 2006 40.000. Nel 2008, in seguito alla crisi finanziaria, oltre 50.000. Lavorare nelle università o negli istituti di ricerca è un importante tassello per i cinesi di ritorno. Dieci anni fa, quando erano ancora pochi i cinesi che ritornavano da scuole prestigiose, il titolo iniziale era quello di professore. Ad ogni modo, ai giorni d’oggi, le condizioni del mercato non sono più così buone.

Le scuole dovrebbero considerare delle iniziative per attrarre gli studenti che decidono di ritornare, soprattutto targetizzando gli studenti più preparati che hanno più credenziali. Ad esempio nel campus Zijing della Zhejiang University, vi sono centinaia di case già pronte, che non sono state vendute o distribuite. Ma queste case sono state preparate per i “Maestri”. I giovani hanno bisogno di un processo di sviluppo, ha continuato Shen Wenhua, non è che uno arriva a scuola e ne diventa il capo in due giorni. Più alte sono le qualifiche, più risorse una persona avrà a disposizione. Quando Tu parlava con gli amici di Chicago, aveva già intravisto alcune difficoltà. Ad ogni modo, queste difficoltà sembravano molto di più di quelle che aveva immaginato.

Il suo progetto non andò esattamente come se lo era immaginato. A giugno tornò nella sua casa a Jinghua dove rimase per qualche tempo. A luglio Tu tornò ad Hangzhou, e il 28 affittò un appartamento fornito dall’Università. Le informazioni fornite dalla scuola indicano una metratura di 57 metri quadrati, dotata di cucina indipendente, bagno, TV, frigorifero, mobilia, etc. Questo è l’edificio dove Tu ha vissuto per due mesi e dove si è tolto la vita. Da qui si poteva avere una panoramica del campus: gli alberi lussureggianti, gli studenti indaffarati che camminano su e giù per i sentieri dell’Università, gli striscioni che promuovono lo scambio accademico appesi un po’ dappertutto. Il personale universitario ha detto ai giornalisti che l’affitto degli appartamenti si aggira attorno ai 2000 yuan, poco meno dei prezzi che si aggirano sul mercato, ed era detratto dalla sua busta paga.

Il direttore del personale dell’università, il dottor Zhu Xiaoyun ha detto alla stampa che l’onorario di Tu veniva percepito come lettore. Inoltre gli erano stati consegnati 40.000 yuan circa come gratifica per la casa, che avrebbero dovuto aiutarlo ad acquistare una casa, un trattamento speciale riservato a determinati talenti. Inoltre Tu aveva ricevuto tutti i benefici dalla facoltà, inclusa una clausola che destinava 1500 yuan al mese per dieci anni come gratifica per la casa.

Se Tu fosse diventato un professore in futuro, la cifra sarebbe raddoppiata. Le sue entrate includevano che 1000 yuan di gratifica per i giovani insegnanti. Insomma il suo stipendio sarebbe dovuto essere più che sufficiente per garantirgli di lavorare in tranquillità. Ad ogni modo queste sono solo delle semplici costatazioni. Presto la figlioletta di Tu sarebbe dovuta andare all’asilo, e le rette possono essere anche molto costose, ben più costose delle scuole elementari. Inoltre sua moglie non aveva avuto successo.

Non poteva più rimanere ad Hangzhou, e doveva occuparsi della figlia. Insomma Tu doveva sostenere tutta la famiglia. Sebbene ambedue fossero stati studenti con una borsa di studio completa in America, avevano un figlio a carico, e non erano stati capaci di mettere da parte abbastanza denaro per sostenerli al loro ritorno in patria. E nel così detto paradiso in terra, come viene chiamata Hangzhou, gli affitti non sono inferiori a quelli di Shanghai. Nonostante il nuovo campus dell’università non sia in una posizione particolarmente favorevole, i prezzi per metro quadro raggiungono anche i 20.000 yuan.

Stato d’ansia

Secondo i suoi parenti, Tu aveva detto che il suo salario era quello di un professore associato. Prima del suo suicidio, aveva ricoperto il ruolo di insegnante. Ma ad agosto, cominciò ad essere piuttosto ansioso, e cominciò ad assumere sonniferi per dormire. Nessuno all’epoca sapeva da dove provenisse lo stato d’ansia di Tu. La maggior parte del tempo se ne stava da solo. Ma una cosa è certa.

Nonostante il suo stato psicologico, Tu non aveva mollato il suo lavoro. Secondo le registrazioni scolastiche fino all’11 settembre aveva seguito i corsi per i nuovi insegnanti, aveva sostenuto audizioni per l’avanzamento della carriera e aveva anche compilato i moduli per diventare professore associato. Nonostante tutto era ancora pieno di speranza.  Sei giorni più tardi, il 17 settembre alle due del mattino, il Dr Tu è saltato dall’undicesimo piano, dopo aver lasciato un messaggio dove chiedeva perdono alla moglie, alla figlia, ai genitori e alla sorella. La notte prima, la moglie aveva parlato con lui al telefono, e sarebbe dovuta tornare il giorno dopo. Il potenziale accademico di Tu era ben riconosciuto. Aveva già pubblicato sei scritti, di cui tre erano stati ripresi dal giornale dello SCI. La sua ricerca si era focalizzata su calcoli di modelli d’ingegneria geotecnica.

Il titolo professionale e il salto nel vuoto

Secondo alcune voci di corridoio su internet, l’Università del Zhejiang aveva commissionato alcuni impegni a Tu, che non era riuscito a rispettare. La scuola ha però sempre negato queste voci. Che cosa lo ha spinto allora a gettarsi il 17 settembre?

La sua morte è stata Investigata dal commissariato di polizia interno al campus. I giornalisti hanno contattato il capo della stazione, che ha detto che, dopo aver parlato con amici, parenti, vicini e colleghi, è stata avanzata la possibilità di omicidio. A fine settembre, il sito della scuola ha pubblicato un necrologio al dottor Tu, spiegando che le cause della morte sono da imputarsi alla “malattia che lo affliggeva e che lo ha spinto a gettarsi dall’edificio”. Ma la scuola non spiega di che malattia si trattasse, né tanto meno forniva un collegamento tra il suo stato di salute e il suo suicidio. Gli internauti cinesi hanno risposto duramente a questo necrologio. Dopo la morte di Tu, sono stati fatti numerosissime speculazioni sulla sua morte, e ancora oggi ne compaiono di nuove. Alcuni hanno accusato la scuola, altri la famiglia e altri hanno attribuito al suo disordine mentale il suo gesto disperato. Secondo i più però, l’università del Zhejiang, come aveva accennato in precedenza, aveva dato a Tu dei compiti, che non era stato in grado di portare a termine.

Jing Weiyong, un funzionario lovale, ha detto ai giornalisti, che ha esaminato letto la corrispondenza fra Tu e l’università. In tutte le email, Tu veniva sempre definito come “insegnante” e non come “professore associato”. La scuola ha sempre negato il collegamento tra la morte del dottor Tu e il processo di valutazione, affermando che settembre è solo il periodo per presentare domanda, e la facoltà non aveva ancora rilasciato il risultato degli esami di selezione. Il messaggio di addio di sei pagine di Tu non è mai stato reso pubblico, sappiamo solo che contiene questo passaggio: “A questo punto, penso che la mia decisione è stata presa troppo di fretta e non mi sarei mai aspettato ciò che è accaduto dopo. Vorrei ringraziare gli amici che mi hanno consigliato. La realtà dei circoli accademici cinesi: crudeli, sleali e senza cuore, sebbene io abbia trascurato tutti questi fattori a causa del mio senso di giustizia.”

Nota finale: Molti dei cinesi che studiano all’estero e ritornano in patria per mettere in pratica ciò che hanno duramente studiato, vivono un profondo senso di frustrazione, trovandosi a dover affrontare un mondo completamente diverso da quello che hanno imparato a conoscere nelle università occidentali. Così spesso non valgono più le nozioni o le idee innovative che li hanno portati a brillare nel sistema educativo dell’occidente e si scontrano con metodologie profondamente diverse e spesso ingiuste: gli affari in Cina vengono portati avanti con un complesso sistema di guangxi da tutelare tramite cene costose, KTV, karaoke e regali, al limite della corruzione. Tutto ciò porta spesso ad un profondo senso di frustrazione soprattutto quando si instaura un complesso senso di rivalità tra i cinesi che si sono formati in patri e quelli nelle prestigiose università americane o europee.

Articolo originale di Chinahush
traduzione di CinaOggi.it

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