Muoversi in Cina

 Consigli per viaggiare in Cina

Spostarsi in facilità senza dover per forza rinunciare ai propri accessori tecnologici, comunicare con l’Italia anche con il cellulare e per finire qualche consiglio di shopping.

Consigli per viaggiare in Cina

CORRENTE

Chi vuole comprare apparecchiature elettroniche, sappia che in Cina si trovano anche prodotti con voltaggio per il Giappone. Se volete utilizzare i dispositivi che vi siete portati dall’Italia, sappiate che la rete elettrica cinese ha lo stesso voltaggio di quella italiana: 220-240V-50 HZ.

Le prese di corrente in Cina, a tre o due poli conduttori, sono dello standard di prese di tipo I, presente in Australia e Argentina, ma vengono montate capovolte. Alberghi e case moderne consentono di collegare alle prese a due poli anche la spina Europea a due poli di tipo C. Si possono trovare anche prese di corrente del tipo F, cioè tedesco a due poli. Le prese multiple sono in genere dotate di attacchi universali. Se avete spine elettriche di altri tipi, come per esempio quella italiana a tre spine di tipo L, vi conviene munirvi di adattatori universali prima di partire, perché sono difficili da trovare.

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CHIAMARE L’ITALIA

Per telefonare in Italia è necessario comporre il prefisso internazionale dello Stato (0039) e poi il numero di telefono del destinatario, incluso lo zero che sta davanti al prefisso. Come avviene in tutto il mondo, se siamo in albergo potremo telefonare direttamente dalla nostra stanza pagando esosi “supplementi” applicati dall’hotel. Una soluzione usata da molti stranieri è l’acquisto di una carta prepagata IP-card (sulla tessera è segnato il costo di 50 o 100 RMB, nei luoghi turistici è venduta a tale costo, ma si può ottenere anche al prezzo di 25 RMB).

Per chiamare bisogna seguire le istruzioni di una voce guida, in inglese, inserire i numeri della tessera e il codice PIN e poi seguire le stesse procedure di chiamata come precedentemente scritto. Le IP-card sono facilmente reperibili nei xiaomai bu, ovvero i piccoli negozi che si trovano praticamente a ogni angolo della strada e che vendono tabacchi, bibite e merendine. Possono essere usate sia con telefono fisso, sia con il cellulare. La Cina è in assoluto il più grande mercato di cellulari.

I telefonini acquistati in Italia prendono bene in quasi tutta la nazione. Prima della partenza è bene informarsi sulle formule e sulle offerte più convenienti per le chiamate dalla Cina. L’invio e la ricezione degli sms è possibile, ma i messaggi provenienti dall’operatore cinese potrebbero contenere caratteri illeggibili. Potete continuare a usare il vostro numero italiano ma, se il vostro cellulare è abilitato a utilizzare qualsiasi operatore, potete anche acquistare una scheda SIM cinese.

Il blocco operatore è attivo solo sui telefoni che compriamo a prezzi molto vantaggiosi in cambio della sottoscrizione di un contratto che ci impegna per alcuni anni. Se siete abituati a cambiare spesso il cellulare, potete trovare apparecchi molto interessanti: oltre ai marchi di fama internazionale e ai vari cloni che affollano i negozi, vi sono produttori cinesi che offrono telefonini di ottima qualità.

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SOUVENIR E SHOPPING

Le città cinesi sono veri paradisi dello shopping, dove sbizzarrirsi nell’acquisto. Si possono trovare vie con imponenti centri commerciali dedicati interamente a tecnologia, abbigliamento, accessori, e via dicendo. The, giade, porcellane, sete, cashmere, batik, statuette e miniature, vari oggetti d’antiquariato e astucci con pennelli e inchiostri sono i souvenir prediletti dai turisti. Se non siamo degli intenditori, conviene acquistare queste mercanzie nei negozi che rilasciano il certificato di garanzia: questo renderà più snelle anche le procedure doganali per il nostro ritorno a casa.

Le “cineserie” abbondano, e le false antichità si trovano sia nei mercatini, sia nei negozi. Se volete fare shopping in modo un po’ più originale, oppure comprare qualcosa che vi serve durante il viaggio, potrete trovare davvero ogni genere di articolo. In Cina ancor più che altrove, è bene controllare attentamente la qualità di ciò che si compra, senza farsi trascinare dall’entusiasmo. Per l’abbigliamento, è indispensabile dare un’occhiata in più a tessuto, cuciture, bottoni e cerniere.

È consigliabile anche provare indumenti e scarpe, poiché le misure reali non sempre combaciano con i numeri stampati sulla scatola o sull’etichetta. È possibile trovare scarpe di misura 45 che calzano bene a chi porta il 38, o pantaloni taglia 32 adatti a chi indossa la 28. Una cosa assolutamente fondamentale è ricordarsi di trattare sempre sul prezzo: soltanto nei negozi e nei centri commerciali i prezzi sono fissi.

Altra cosa da tener presente è che, a volte, i prezzi scritti sui cartellini non corrispondono a quello che si pagherà: molti negozi, infatti, applicano lo sconto anche se non glielo chiediamo. Se siamo bravi a trattare sul prezzo, riusciremo quasi sempre a ottenere uno “sconto” intorno al 50%, che in casi particolari può arrivare fino al 90%. Con i venditori più testardi, può funzionare anche la tecnica della rinuncia, cioè simulare l’abbandono della trattativa. In genere, il negoziante che vede uscire un cliente tende a inseguirlo per riprendere la trattativa.

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